Ciao! Finalmente posso commentare la tua storia, ritagliandomi un po’ di spazio dallo studio. Innanzitutto, benvenuta su questo fandom!
La tua storia mi ha molto commossa! Parto col dire che ho apprezzato che tu abbia scelto Siracusa come città natale di Reborn, è una meravigliosa città, l’ho visitata parecchie volte perché mi è quasi vicina, e l’ho trovata comunque perfetta, perché per la storia che ha avuto fin dai tempi antichi, dimostra ancora la sua grandezza e importanza.
Ho provato tanta curiosità nel leggere l’ interpretazione dell’ infanzia di un personaggio misterioso come Reborn, il quale purtroppo in questa storia, pur non ammettendolo, somiglia parecchio all’ odiato padre.
Le basette, il cappello, l’aria da killer, sono caratteristiche che ritroveremo nell’adulto Reborn e che erano connotati anche di Roberto.
Alla fine quando la madre, prima di morire, gli tocca le basette, sembra non proprio rivolgersi al figlio ma a colui cui lui somiglia. Credo che questa sia la scena più commovente della storia. Ovviamente Roberto ha continuato a fingere fino alla fine, magari era anche arrabbiato perché con la morte della moglie venivano meno quelle garanzie che possedeva. Ma non mi stupirei di una reazione tale, perché queste cose, da come ci racconta Reborn, funzionavano così.
Sinceramente l’ unica cosa che mi ha un po’ messa in difficoltà è stato l’aspetto grafico. Tengo però a precisare che non è la fine del mondo, a me interessa la storia XD.
Non ho mai scritto storie quindi non so come funziona, ma il carattere che hai scelto è molto fitto, e mancano le spaziature dopo i segni di punteggiatura, che sono fondamentali per alleggerire un po’ il carattere… anche se questo problema è più all’inizio della storia perché dopo ti sei corretta.
Ripeto, non è grave =) forse è perché è la tua prima storia, quindi sei ancora poco pratica con queste cose.
Tornando alla storia ti faccio comunque i miei complimenti, perché è difficile trovare storie su Reborn e autrici coraggiose che vogliono cimentarsi in ciò. La storia è semplice, ma nella sua semplicità possiede comunque dei bei valori.
Complimenti!
- Kyoite |
