Recensioni per
Es-senza di te
di AntheaMalec

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/06/12, ore 17:57

Angst. I lovehate you. Bella one shot Aistra, davvero. C'č tutto quello che serve per rivivere assieme a John quei momenti successivi alla Caduta, per soffrire con lui e rivedere intensamente e vividamente quelle scene finali della serie. La lotta interna di John per non mostrare ciņ che prova č ben resa e non si puņ fare a meno di immedesimarsi con lui e con la sua sofferenza. Brava! Un abbraccio, Morgan

Recensore Veterano
12/02/12, ore 20:24

Allora, inizio con lo scusarmi con te per ieri sera, quando mi hai fatto leggere questa fan fiction: ero sbronza sul serio senza aver bevuto, ero sotto l'effetto del sonno e quindi del mio sclero pre-letto, dopo che mi avevi gentilmente svegliata per messaggio dal mio sonnellino sul divano. u.u
Ti sei accorta di quanto non ci stessi con la testa (io solo ora me ne rendo conto, ti giuro che ieri sera mi sembrava di essere totalmente lucida D:) e quindi non posso aver giudicato come merita questa meraviglia.
Si, perchè è proprio di meraviglia che si tratta. E ieri sera ero troppo deficiente per rendermene conto. Ovviamente il mio unico commento fu il solito "çAAAAAAAAAAç" che sai che esprime fin troppo per me u.ù Ormai è diventata la nostra faccina,non è dolce? :3
No.
Tornando alla storia. A parte che la ripetizione di "c'era" mi ricorda tanto una cosaaaaa, però non voglio insinuare nulla u.u
C'è una frase che, rileggendo la storia con attenzione, mi ha fatto davvero sorridere tristemente: C'era buio, nel soggiorno del 221 B di Baker Street e non soltanto perché la luna aveva preso il suo legittimo posto nel cielo, ma perché nessuno riusciva ad illuminare una stanza come faceva Sherlock Holmes. 
Ecco, è cosìììì çAç esprime alla perfezione quanto John fosse ammaliato dalla luce di Sherlock, quando splendesse, quanto fosse importane nella sua vita nonostante fosse inopportuno, maleducato, insensibile, adorabile.
E poi ancora: C'era tristezza in me, John Watson, che era sopravvissuto alla guerra, ma non ai sentimenti
Un John forte, un medico soldato capace di resistere alla guerra ma non al suo cuore. Egli si rende conto di quanto sia dura affrontare una morte del genere, e di quanto lo sia ancora di più andare avanti... di certo passare ore e giorni a fissare quella poltrona vuota non lo aiuta, ma è come se si ostinasse a farlo per sentire la presenza di Sherlock. L'immagine che dai alla fanfiction è perfetta, è come se tu stessa fossi John... probabilmente lo sei D: (oddio sei un Hobbit!!!!)
Per il resto, tutti brividi. Dalla prima frase alle ultime citazioni che sono da... ommioddio ç_ç
Very well, ora vado a spendere le mie ultime ore da donna libera (mi aspetta una settimana in cui ho compiti in classe OGNI-FOTTUTO-GIORNO) a scrivere... forse.
Ciao amòr! *O*