Correttezza grammaticale: 9/10
Lo scritto non è perfetto, ci sono diversi errori, ma perlopiù di poco conto e, commisurati alla lunghezza della storia, diciamo che ci possono anche stare, come errori di distrazione. Qua e là, infatti, ho trovato un paio di ripetizioni, ma soprattutto alcune imprecisioni nell’uso della lingua.
L’errore più frequente è nell’uso del verbo “tenere”; infatti si dice “tenere a qualcuno”, non “ci tenere a qualcuno”: spesso tu scrivi “ci tengo a te”, commettendo un errore detto anacoluto del complemento di termine, perché lo ripeti due volte senza motivo.
Segnalo un altro, sebbene l’abbia trovato in una sola frase, perché è piuttosto grave, come errore: “Tutto quello che lo stregone aveva potuto fare, era aiutare chi era rimasto ferito e sentire qualche frase qua e là.”
“Tutto quello che lo stregone aveva potuto fare” è il gruppo del soggetto, perciò non puoi separarlo dal verbo con una virgola. Inoltre, “era aiutare” non è un tempo abbastanza passato – scusa il gioco di parole – per essere coordinato con “aveva potuto fare”, perciò avrebbe dovuto essere “era stato aiutare”.
Per il resto non ho trovato altro che valesse la pena di segnalare, i miei complimenti.
Lessico e stile: 10/10
Ti do volentieri il punteggio pieno, l’hai davvero meritato: il tuo stile, infatti, è molto equilibrato e per questo la storia risulta fluida e facile da leggere. Combinato poi a un buon lessico, ha reso il racconto davvero godibile. È importante, per uno scrittore, scrivere in una maniera che non risulti pesante e, con l’uso di svariate subordinate, mai eccessive all’interno di un periodo, tu ci sei riuscita. Ottimo.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Anche qui, cosa posso dire? Sono semplicemente perfetti. Considero Camille un personaggio molto complicato, così come Magnus, ma tu li hai ritratti entrambi in maniera egregia. Non credevo che una storia dal punto di vista di Magnus – che considero estremamente difficile da usare – potesse essere così ben fatta dal punto di vista della caratterizzazione. Sembrano proprio loro, ritratti nella loro complessità psicologica: Camille, con i suoi discorsi pieni di belle parole e privi di significato autentico, tranne in quell’ultimo scambio di battute in cui capisce che qualcosa è cambiato davvero, e Magnus, sempre enigmatico, ma serio e fermo con le persone che ama – o ha amato – davvero, come Camille, nel caso specifico. Complimenti davvero.
Trama: 10/10
Ennesimo punteggio pieno. Dal punto di vista della trama non ho nulla da dire, anzi, ti faccio i miei complimenti anche qui: la storia si inserisce perfettamente all’interno de “Città degli angeli caduti” – cosa non sempre facile, che molto spesso presuppone un “what if…?” che a te non è servito –, l’idea è affascinante e secondo me sarebbe perfetto se davvero Magnus, attraverso Camille, capisse che cosa vuole da e con Alec. La storia inizia, si sviluppa e termina lasciando il lettore ampiamente soddisfatto, senza nulla di non detto o di oscuro, e questo è un bene, anche perché il racconto era esplicitamente non-nonsense (scusa la doppia negazione). Insomma, la trama è molto carina, la fanfiction è inserita a regola d’arte nell’opera della Clare e quindi ti sei ampiamente meritata il dieci su dieci.
Attinenza al genere e centralità della coppia sorteggiata (5 punti per voce): 7, 5/10
Attinenza al genere (2, 5/5): hai perso qualche punto perché la storia non si può definire triste. In alcuni punti è malinconica, ma non è mai esplicitamente triste. La vicenda che ruota intorno a Camille e Magnus è quella di un amore ormai finito, cosa che entrambi, per com’è il loro carattere, affrontano senza particolare tristezza ed è questo che ti ha fregato, se vuoi passarmi l’espressione: per mantenerli IC e allo stesso tempo narrare ciò che ti eri prefissa, l’elemento triste è venuto un po’ a mancare.
Centralità della coppia (5/5): niente da dire, questo è MagnusCamille allo stato puro. Sebbene alla fine sia la MagnusAlec a trionfare, la tua fanfiction ha come fulcro solo e soltanto la coppia sorteggiata, perciò il punteggio non potrebbe che essere pieno.
Ti ribadisco i miei complimenti, hai scritto davvero una bella storia.
Totale: 46, 5/50