Recensione premio

OMMIODDIO questa storia è tanto bella e commovente che ho rischiaro seriamente di mettermi a piangere. Ricordo ancora quanto ho pianto nel momento in cui, nel libro, è morto Fred. Credo di aver pianto di più solo quando sono morti Silente e Piton, ma lasciamo perdere i miei momenti di disperazione.
Hai descritto perfettamente i sentimenti di George, così spento e perso senza il fratello gemello, come se fosse morto insieme a lui quel 2 maggio. È così triste tutto ciò. E poi l'idea delle innumerevoli lettere, con cui ha tapezzato le pareti della stanza di George, segreto che rimarrà sempre e solo fra loro due. Terribilmente stupenda. Qui ti devo proprio fare i miei complimenti, anche per le citazioni delle opere e canzoni che hai inserito ;)
Baci

L'avevo già recensita questa storia, ma non so come la recensione è sparita D:

Detto questo.... Non ho parole per descrivere quanto questa OS mi piaccia!
Hai reso perfettamente George, il suo dolore e il suo bisogno di Fred. 
Hai usato di quelle espressioni che ad ogni parola un brivido saliva per la schiena e la pelle d'oca è rimasta ancora, nonostante io abbia finito ormai di leggerla.


"Era lì, nella sua solitudine, in quella stanza: rannicchiato sul pavimento come quando da bambino veniva messo in punizione, solo che questa volta la punizione era troppo dura da sopportare; il peso troppo greve per essere sostenuto dalle sue esili spalle, tanto che ogni giorno di più ne veniva sopraffatto, ogni giorno veniva schiacciato."



Adoro questo passaggio, tanto che credo proprio di rubartelo per metterlo nella mia paginetta :3
Nessuno avrebbe mai trovato parole migliori di queste.
Ma per fortuna dopo ogni tempesta c'è l'arcobaleno e dopo questo dolore arriva la serenità.
La morte di un George sereno e pacifico, che ritorna al fianco del compagno della sua anima.

Beh, complimenti <3

Son

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Toccante, dolce, perfetta.
Potrei concludere qui la recensione, ma è giusto che io spenda qualche parola in più per la bellezza di quanto hai scritto.
Hai ben tratteggiato George, che ogni 2 maggio ha bisogno di restare con se stesso, in un modo quasi infantile ha bisogno di ritrovare la sua vecchia stanza, il suo vecchio mondo, quando ancora c'era Fred.
Ho amato particolarmente questa tua frase:

" Piangeva riguardando lo specchio di sé stesso e le lettere a lui indirizzate: ognuna era una ferita mai rimarginata sul suo cuore spezzato. "

Lo specchio e le lettere.
Un Fred che fa capolino dall'immagine distratta riflessa e quelle lettere che parlano di loro, della loro vita spezzata quel giorno di maggio del 1998.
E poi la fine, il suo ricongiungersi finalmente alla sua metà.
Smettere di essere un cupo riflesso.
Quindi bella, davvero.
Complimenti!
Baci,
HermyLily89

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Ciao,la tua storia è molto carina e piena di sentimenti. Scommetto che ti piacciono molto eh, la coppia fred e george? :)
Il dolore è presentissimo in queste poche righe,e si vede dall'uso del parole che colpiscono il profondo.
Brava,brava.
Se ti va passa a leggere qualcosa da me (: