Recensioni per
Another Night
di DarkAeris

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/12/12, ore 09:46
Cap. 1:

Io adoro Marco e Aurora!
Sì, ok! Non si sono comportati benissimo! Almeno non rispetto ad Ettore! Lei troppo codarda per accettare i propri sentimenti, lui che si crea insicurezze che lo portano al gesto finale solo davanti alla chiesa.
Ma, che posso dire: sono un romantico e, quando lessi "Sulle note di Cat Stevens" di MedusaNoir, tifavo per Marco ^^

Nuovo recensore
23/02/12, ore 18:47
Cap. 1:

Ma wow! Io, davvero, sono contentissimo che tu abbia deciso di scrivere su Aurora. Si vede che si basa su di te, perché lo padroneggi in maniera perfetta e riesce ad essere di un'intensità da brivido. Mi è piaciuto molto che sia collegato alla prima storia scritta dalla medusetta ;) E rifletti: lei si chiede perché Marco non stia urlando, mentre nell'altra storia è evidente che lo sta facendo. Non si possono mai sapere i motivi per i quali una persona aspetta ad agire, basta che prima o poi lo faccia. Mai dire l'ultima parola ;)

Recensore Veterano
20/02/12, ore 18:18
Cap. 1:

E ora, dopo aver finito (?) di studiare, recensisco un’altra delle splendide “avventure” di Aurora e Marco!
Mi piace che la storia sia vista con gli occhi di Aurora, però devo dire che, anche stilisticamente, ho preferito la prima parte, quella in cui lei decide di andare da Marco. Forse perché nel resto della storia sapevo cosa sarebbe successo, conoscevo i dialoghi, per cui la prima scena mi ha emozionata di più. Sì, emozionata, perché – come ti dicevo ieri sera – avevo gli occhi a cuoricino e lanciavo gridolini a intermittenza.
 
Aveva accettato, ovviamente. Perché non avrebbe dovuto? Lei lo amava, no?
 
No, Aurora cara, tu non lo ami, accettalo. Accettalo o ti accetto io, almeno così Marco si prende una parte ed Ettore un’altra. Mh, no, non mi soddisfa: devi andare completamente a Marco, perché Ettore è di Davide! Devo scrivere quella scena, nella mia mente era fantastica, Ettore era così… Ma andiamo avanti.
 
Una bugia: bel modo di iniziare un matrimonio.
 
Perfetto, quindi tanto meglio non iniziarlo!
Come una cretina (se non avessi conosciuto la storia, avrei detto “non sapendo come andrà a finire”) incoraggiavo Aurora: “Vai, brava, corri da Marco! Lascia stare Ettore, tu sei di Marco!”
 
Cat Stevens.

 
Emblematica la presenza di Cat Stevens. Adoro questo genere di frasi (frasi?), due parole e basta, sono significative.
Sembra quasi che Cat Stevens incoraggi Aurora ad andare da Marco, a farsi coraggio, e infatti lei preme il piede sull’acceleratore, incurante del resto, a cui di solito avrebbe dato tutta la sua attenzione.
Di solito avrebbe pensato ad Ettore.
Di solito avrebbe chiamato Silvia per sfogarsi.
Di solito non sarebbe corsa come una pazza da Marco.
Ma deve dirgli che sposerà Ettore, il “di solito” in questo caso non funziona. Non c’è niente di solito. E’ l’ultima occasione che ha per capire se Marco sia ancora innamorato di lei.
 
Mugugnò qualcosa, evidentemente sorpreso nel vederla lì, ma lei non riuscì a capire nulla di quanto disse.
 
Nemmeno lui l’ha capito, Aurora. Per meglio dire, ha capito che ciò che stava dicendo non era vero.
 
Sgranò solo gli occhi un secondo e poi aprì le labbra in un sorriso, esclamando:
“Ma cosa gli fai tu agli uomini?!”

 
Eh, Aurora, decisamente: cosa fai tu agli uomini?
E’ proprio una frase da Marco, immagino il suo cuore martellargli nel petto mentre lui cerca di mantenere la calma e tira fuori una battuta per rilassarsi. Ma è teso, avverte la testa scoppiare e fa il possibile per sembrare tranquillo e sinceramente felice per lei.
 
Aurora avvertì allo stomaco una fitta violentissima, che quasi le fece perdere l'equilibrio.
Marco stava sorridendo.
Cosa si era aspettata che avrebbe fatto? Che le avrebbe strillato addosso che non poteva sposare Ettore, perché lui la amava?
Sì.
Perché non urli? Dimmi di rimanere, dimmi che è con te il mio posto.
Ma Marco non era più suo, Marco non lo avrebbe fatto, non avrebbe lottato per lei.
Era giusto così, sì.

 
Non è assolutamente giusto così, nooooo!
La cura formale in questa scena è perfetta: il corsivo che evidenzia lo stupore di Aurora vedendo il sorriso di Marco; la frase seguente che indica ciò che realmente l’uomo avrebbe voluto fare; quel “Sì” che sembra un urlo disperato nella testa di Aurora, la consapevolezza di avere desiderato che lui la fermasse; la sua richiesta silenziosa di stringerla e rassicurarla che ora c’era lui, che non l’avrebbe più lasciata andare via.
 
Lui non ti ama più, non vedi?
 
Mi piace questa citazione di Masini, che inoltre è una ripresa della mia storia in cui lui si ripete di non amarla né odiarla più (credo sia stato intenzionale, quindi se faccio un’osservazione sbagliata non correggermi e fammi passare per critica letteraria!): ora è Aurora a dirsi che Marco non la ama più, che è stata una stupida a credere che correndo da lui sarebbe potuto cambiare qualcosa.
Amo il fatto che loro pensino le stesse cose in molte occasioni, sottolinea non solo quanto siano simili, ma anche la profondità del loro legame nonostante i cinque anni di “lontananza” (“la vita può allontanarci, l’amore poi continuerà”).
 
Quanto era patetica. Aveva davvero bisogno che lui le dicesse che non doveva sposarlo per capire che non voleva farlo? Perché non diceva chiaramente a Marco che era una stupida, che non aveva mai capito niente di se stessa?
 
, ne aveva bisogno. Aurora non è una Rossella O’Hara, è più simile a una principessa dei romanzi cavallereschi; è ironica, certo, ha carattere forte, certo, ma non è capace di scegliere tra due uomini, tra quello che era sempre stata convinta di amare e quello che ama realmente. Non osiamo paragonare Ettore ad Ashley, eh. Aurora è Rossella in quanto intestardita nell’idea che potrà amare solo Ettore, ma se Marco, come Rhett, avesse tentato una sola volta di strapparla dal suo fidanzato lei si sarebbe fatta trasportare dagli eventi. Detto così continuo a non dare la giusta descrizione del personaggio di Aurora.
Proviamo a dirlo meglio: Aurora amava Ettore, le sembra così strano essersi innamorato di un altro, quando Ettore si fa avanti non esita (se non per senso di colpa nei confronti di Marco) a farsi conquistare da lui perché finalmente sta succedendo, finalmente l’uomo dei suoi sogni la ricambia… Però ama Marco, c’è poco da fare; appena lui tenterà di riprendersela lei non ci penserà due volte.
 
“Cos’hai detto?”
Che andrà tutto bene, certo che è la persona giusta per te, no?
Ma in quel momento la vide: negli occhi di Marco c'era disperazione.

 
Marco ti ama, Aurora, è assurdo che vi ci siano voluti cinque anni per capirlo.
 
Marco era lì.
 
Potrei dire di avere inventato io questa formula, ma credo proprio (anche se non ricordo di averla letta o forse non l’ho mai fatto) che l’abbiano usata in moltissimi; tuttavia, conosco le emozioni della scena in cui l’avevo inserita, quindi so il suo significato, posso immedesimarmi totalmente con Aurora. Con Aurora, già, io che di solito mi immedesimo in Marco!
Sono tre parole che escludono il resto del mondo e includono tutti i sentimenti e le emozioni provate da Aurora. Marco è vero, reale, lei può sentirlo sulle sue labbra e addosso alla pelle, lo può stringere, avvertirlo con ogni fibra del corpo; non è più un sogno, una speranza o un’illusione, lui agisce come Aurora avrebbe voluto.
Mi dispiace non poter citare la frase prima per concentrare interamente l’attenzione su di questa, ma “con una delicatezza che spezzava tutte le certezze fasulle che la passione di Ettore aveva costruito in lei” è straordinaria, spiega in poche parole il legame che c’è tra Marco e Aurora e tra Ettore e Aurora.
 
Era così sciocca. Perché viveva in un mondo tutto suo? Perché non tirava fuori la forza necessaria per lasciare Ettore e tornare da Marco?
Non riusciva a darsi pace per questa mancanza, ma, in realtà, con suo sommo disgusto, l'unico pensiero che veramente le invadeva la mente era la paura che, se lei avesse lasciato Ettore, Marco si sarebbe tirato indietro.

 
Aurora si risponde da sola, ha paura di quello che potrebbe succedere. Un’altra ragazza, forse, avrebbe preferito comunque lasciare Ettore, sapendo di amare Marco, ma Aurora è realistica. Perché lasciare qualcuno a cui è profondamente affezionata senza la garanzia del vero amore pronto ad aspettarla?
Non si può biasimare Aurora, o almeno non lo si può fare finché non comparirà in scena Ettore.
 
Non si accorse della figura di Ettore, che si chinò su di lei, sedendosi al suo fianco.
Le accarezzò i capelli, facendola sussultare, e, prima che potesse voltarsi verso di lui, lo sentì sussurrare:
“Ti amo.”

 
Appunto.
Auroraseiunacretinaincredibile.
Ettore non mi piace perché è rivale di Marco, ma ha dei sentimenti, soffre anche lui sapendo che Aurora sarà sempre innamorata di un altro. E allora chi incolpare?
Marco che ha chiesto di uscire ad Aurora anche se conosceva i sentimenti dell’amico per lei?
Ettore che le ha fatto tradite Marco?
Aurora che ha tradito Marco?
Marco che ha ribaltato le parti ed è diventato lui l’amante?
Ettore che vuole sposare Aurora perché crede che così lei smetta di soffrire per Marco?
Aurora che non riesce a prendere una decisione priva di garanzie?
Si incolpano tutti, poi ci si riconosce in almeno un aspetto di ciascun personaggio e non si sa più cosa pensare.
 
“Mi spiace, principessa, ma ho troppa paura di scontrarmi direttamente con Ettore!”
Era arrivato, il cavaliere era davvero arrivato a salvare la principessa.
Ma quella non era una favola e lei non doveva essere salvata da nessuno, se non da se stessa e dalla sua codardia.
“Riportami indietro.”

 
Marco ♥
Mi piace questo riferimento alla principessa e al cavaliere, mi piace anche la decisione di Aurora di agire per una volta. La volta sbagliata, dettagli.
 
“Dammi un motivo.”
Ti prego...
“Ti amo.”
Erano due semplici e stupide parole, ma cosa diavolo avrebbe voluto sapere di più?

 
Non serve neanche che mi soffermi a spiegare, non c’è altro da dire.
 
Io li amo, lo ripeto in continuazione, sono stupendi. E mi piace quando vengono impiegati bene, per cui approvo decisamente questa storia!