Adoro Grindelwald, quando ho visto che avevi scritto qualcosa su di lui non ho potuto trattenermi dal leggerla!
Già l'inizio mi piace, basta una scacchiera per dare l'idea di come il tempo in cella non scorra come nel resto del mondo, come le regole a Nurmengard siano diverse dal resto del mondo.
Mi piace come Albus pensi al padre mettendo piede a Nurmengard. Bella la sequenza di mosse: dice tante cose sui personaggi che si affrontano ora davanti a una scacchiera, ma si sono affrontati precedentemente nella vita reale. La vittoria negli scacchi di Gellert mi è sembrata giusta data la sua precedente sconfitta in altri ambiti. Anche se non è che ci faccia molto XD
Trenta anni dopo. Nonostante il tempo passi, certe cose rimangono le stesse. Non so perché, ma mi piace l'idea di una Azkaban troppo piena, e di Mangiamorte portati a Nurmengard. Per troppo tempo i due paesi sono stati indifferenti l'uno alle vicende dell'altro, l'uno del mago oscuro dell'altro, ma abbiamo anche alcuni punti di contatto: l'idea delle prigioni potrebbe essere uno di questi.
«E allora lo sconfiggerai come hai sconfitto me così tanti anni fa» Anche questa frase mi è piaciuta molto, così come il modo di Gellert di chiamare Albus "amico". Come se, nonostante la rivalità sotto gli occhi di tutti, ci fosse qualcosa di più profondo sotto e di meno ostile.
Nella volontà di Albus di "sacrificare" Harry ho sempre letto "Per il bene superiore", sono contenta che la tua storia sottolinei questa cosa. Altra partita, di nuovo Albus sconfitto. Solo negli scacchi, o forse per il fatto che la sua visita si è dimostrata al dunque inconcludente?
E' molto bello come gli incontri si susseguano nello stesso modo, ciò che cambia è solo l'aspetto fisico dei due uomini, unica traccia del tempo che passa. Nessuna partita questa volta, però. La descrizione della cella di Gellert è sempre stata un po' angst, ma con la visione di Albus in fin di vita è ancora peggio.
«Sei soltanto venuto a dirmi addio, allora?»
«Sì».
«Non preoccuparti» replicò Grindelwald. «Non credo che vivrò molto più a lungo di te». Oddio, piango ç_ç
Bellissima storia, davvero! |