TERZA CLASSIFICATA
Rota23: Lo sguardo altrove
GIUDIZIO:
Grammatica: 9.5/10
In un'OS così lunga era inevitabile che scappassero alcuni errori, ma nel tuo caso non si tratta di nulla di grave.
- I trattini vanno sempre preceduti e seguiti dallo spazio.
- Anche a te segnalo quel "sé stesso" che tanto odio: non lo considero errore, ma ti consiglio di allinearti a quanto espresso dall'Accademia della Crusca.
- "Il rumore delle ruote che cigolavano, sotto il corpo ancora infermo dell'uomo, era l'unico rumore che separava [separasse] le loro battute, in un corridoio ormai privo di qualsiasi spettatore."
- Hai scritto "fino a ché", ma è sbagliato: finché o fino a che.
- Errore di distrazione qui: "avrebbe dovuto ricominciato [ricominciare] da capo, in maniera diversa."
Ed ecco tutto, bravissima :)
Efficacia espressiva: 16.5/20
1..Punteggiatura: ottimo uso della punteggiatura, non sono mai dovuta intervenire per aggiungere o eliminare virgole. Costruisci i periodi in maniera armonica e convincente, da questo punto di vista ho avuto l'impressione di un'autrice matura.
2.Stile e Ritmo narrativo: l'inizio della storia è, mi spiace dirlo, fiacco. Il ritmo narrativo è piuttosto lento e la storia vera e propria fatica a decollare: trovo che saresti potuta essere molto più sintetica all'inizio (sorvolando magari sulle continue prese di coscienza e sonnolenze di Ulquiorra) e allungare il finale. Avrei gradito vedere mostrati, non raccontati - secondo la famosa regola dello "Show, don't tell" - la scena dell'incidente e qualche momento passato tra Ichigo e Ulquiorra: così com'è, la storia subisce un'accelerazione improvvisa dopo il dialogo tra Ulquiorra e Orihime, mentre prima si avverte la sensazione che non sia accaduto praticamente niente. Per questo, lo stile non mi ha entusiasmata: non ho condiviso la tua scelta d'impostare così la narrazione e avrei voluto vedere flashback e altri accorgimenti per rendere la storia più movimentata.
3.Scelte lessicali e Registro linguistico: ho molto apprezzato alcuni passaggi, particolarmente densi d'introspezione, che hai saputo impreziosire anche a livello lessicale. Tuttavia, ti è mancata del tutto la costanza: sono troppo frequenti le ripetizioni e le espressioni colloquiali che fanno avvertire una precipitosa caduta di stile. Eccone degli esempi:
- " La coscienza gli diede dapprima una visuale tutta bianca che lui identificò subito, con una razionalità che era tipica di lui[...]"
- "Riprese, senza accorgersene, a dormire. / Quando riprese di nuovo conoscenza [...]"
- "[...]con tutto il letto appresso." [troppo colloquiale]
- "La persona che era rimasta nella stanza si mosse, aveva ai piedi delle scarpe dalla suola lustra di gomma che facevano un suono di plastica schiacciata quando entravano in contatto col pavimento." [ho dovuto leggerla un paio di volte, non scorre benissimo, quel "che facevano" intoppa un po' perché mi aspettavo un che riferito alla gomma, non alle scarpe, quindi trovare il plurale mi ha destabilizzata.]
- "No, decisamente non era una di quelle persone che era solito frequentare: era una persona normale che stava svolgendo il suo normale lavoro." [troppo ridondante]
- "Quindi, il risultato del ragionamento era che qualcuno l'aveva salvato con la forza. [...] Ma prima di fare altri ragionamenti [...]"
- "Aveva in mano una pistola e l'aveva in mano anche l'altro."
- "La stagione era diventata bella e ormai era tutto un fiore e un cinguettio continuo" [troppo colloquiale]
- "Non erano chiari molti punti e lui era sicuro che altrettanti gli erano stati tenuti volutamente all'oscuro [...]"
- "Doveva avere poco più che vent'anni e aveva un fisico asciutto [...]"
- "Ichigo non abbassò gli occhi ma fu lì lì per farlo" [troppo colloquiale]
Ti suggerisco un piccolo esercizio stilistico: prova a scrivere un testo omettendo del tutto (o inserendo solo quando è indispensabile) il verbo essere (anche avere, se ci riesci). Non è facile - ci ho provato - ma il risultato conferirà molto più colore alla tua storia!
Caratterizzazione e IC: 8/10
Il lavoro d'introspezione e approfondimento psicologico condotto su Ulquiorra è molto ben riuscito: è il personaggio indubbiamente più difficile e controverso di tutto il fandom, ma sei riuscita a conservare le sue caratteristiche salienti anche in un contesto AU. Mi è piaciuto veder adattata la sua storia in questa trasposizione, per altro assai originale. In più passaggi, ho riscontrato l'impronta del Quarto Espada: le riflessioni che hai condotto per sua mano non sono mai risultate fuori dai canoni del personaggio, anzi erano perfettamente in linea su quella che è la mia opinione nei suoi confronti.
Tuttavia, decisamente meno convincente m'è parso Ichigo: posto che ha molto meno spazio all'interno della tua storia, non credo tu l'abbia reso molto credibile. Attenzione, non sto dicendo che si comporti in modo OOC, semplicemente penso sia evidente che tu non ti sia curata troppo di dargli spessore. Nel tuo Kurosaki ho indubbiamente rivisto alcuni aspetti fondamentali di quello originale: la testardaggine, il muto affetto che prova per quelli a cui tiene, ad esempio. Ma è rimasto fin troppo nell'ombra e, fino alla fine, non sono entrata veramente in contatto con lui: tutt'ora, le sue motivazioni o l'affetto che lo ha legato a Ulquiorra rimangono dei punti oscuri e poco chiari. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere alcuni flashback - più vividi della tecnica narrativa da te utilizzata - per comprendere meglio il loro rapporto. A ogni modo, sono rimasta piacevolmente colpita dal tuo modo di gestire questa ship - nonostante tutto ciò su cui ho avuto da ridire - e rimango in attesa di tuoi ulteriori esperimenti in merito!
Punti bonus: 2/3
Punto bonus Introspezione + Punto bonus Personaggi - molto bello il lavoro fatto su Ulquiorra.
Totale: 36/43 (Recensione modificata il 29/08/2014 - 11:30 am)
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