Intenso.
Credo che basterebbe questa parola per descrivere esattamente quel che c'è in questa storia.
I pensieri della ragazza mi hanno colpito, l'idea dell'abito che cercava di riportarla in salvo come se non volesse lasciarla andare e risparmiarla da quella morte voluta immersa nell'acqua gelida del Tamigi (una londinese dunque!) è meravigliosa. Toccante, ecco.
Basta poco per rendere l'espressività di un racconto. Devo dire che con questo lo hai dimostrato.
L'unica domanda che mi faccio è come è terminata la storia: l'angelo. Ha voluto salvarla contrariamente a quel che desiderava la ragazza? Oppure quel vuoto finale sta a significare qualcos'altro? Sopravvivere o morire, in questo modo ci lasci in sospeso. Il vuoto può essere molte cose, e forse, dopotutto, è meglio così.
Ci lasci la possibiltà di immaginare un finale che piace a noi, se decidere di farla vivere oppure di terminare la sua esistenza è qualcosa che spetta al lettore ora. E' una bella cosa. Tremenda forse, ma bella. Mi è piaciuta, ecco. Vorrei sapere cos'avevi pensato tu però: se avevi scelto la vita oppure la morte. Mi piacerebbe saperlo. (:
Con affetto,
Kurisutaru |