Seguo l'esempio di TwinStar e recensisco le drabble delle mie due adorate compagne d'avventura. Mi pare doveroso, dopo che hanno voluto seguirmi in questa follia e hanno tanto bene completato il quadro, con una visione sorprendentemente simile alla mia.
Inziamo da quella di TwinStar, allora.
Non me ne voglia Boll quando dico che di tutte e tre le drabble (la mia compresa) questa resterà sempre la mia preferita. Per ovvie ragioni: lo svantaggio che comportava per l'autrice, magistralmente superato e il fatto che TwinStar per scriverla ha superato una notevole ritrosia per il mio personaggio preferito, al punto di incunearlo nel suo pairing amatissimo.
Brava e grazie sono le prime due cose che non posso non dirle.
Passiamo oltre. Innanzi tutto conosco ormai abbastanza bene Mary (chiamarla TwinStar alla lunga mi risulta troppo formale) per sapere che lei ha la tendenza a non restare compressa in poche parole. Le drabble, che pure scrive benissimo, non sono propriamente il suo cavallo di battaglia. Ma ha un dono particolare questa fanciulla, un dono che non ritrovo in molte altre fanwriter e che forse in nessun altra è tanto potente: sa scrivere in modo tale che anche ciò che non dice, che non mette nero su bianco, si legge tra le righe, nitidamente.
Anche in questo caso è così. Lo si vede dai piccoli particolari, lo si sente nei personaggi. Quindi complimenti.
Vediamoli questi personaggi.
Severus: non lo metto per primo a caso ;) Ma non tanto perchè è il mio beniamino, quanto perchè era l'handycap di Mary. Un "Signor Svantaggio" alto, secco, poco attraente e pure orso! mica roba da poco. E infatti Mary ci gira intorno, finchè può, senza affrontarlo di petto, come invece fa Boll (io non faccio testo, io "ero" Severus XD). Prima ci dice che Sirius non riesce a tenere i sensi sulla realtà e già questo è Severus, pur se ben dissimulato. Perchè la realtà sono Remus e Sirius insieme. Loro sono il qui e ora. Severus, invece, è l'irrealtà, il sogno dietro le ciglia serrate, il fantasma. Questo Severus è già tanto nelle mie corde così, senza essere ancora nemmeno comparso del tutto, senza che venga definito esplicitamente. E' tratteggiato, appunto, attraverso quel "non scritto", il "fra le righe" che tanto amo in Mary. E lo è magnificamente in sintonia con la mia visione di Severus rapportato a Sirius. perchè non viene mai detto nella drabble, ma ecco: Severus è l'ossessione contro la volontà e il cuore di Sirius e l'incubo che non si può non desiderare, anche se quando finalmente viene descritto, ci si dice che è sgraziato (che concordanza di termini per definirlo in due drabble in cui la cosa non era prestabilita. Vedi Mary che ha ragione Snivellus, lui lo sa bene chi è e come Sirius lo vede) e perfino sgradevole. E poi arriva la frase che più mi piace: Odora d'inchiostro e ha il sapore della notte. Calzante da morire per dipingere Severus, perfetta per lui come un abito su misura. Ma anche semplicemente elegante e pregante a livello di stile di scrittura. E' come uno dei miei Haiku, come una drabble nella drabble: 9 parole che formano perfettamente un quadro, una persona intera. E il fatto è che è una di quelle frasi che ci si aspetta da una fan di Piton. Ma non da una siriana come te. Intensa come se ci fosse dietro amore. Be', se l'effetto che ti facciamo io e Boll è questo, mi sento lusingata da morire. Sei stata incrdibile.
Sirius: Che il tuo Sirius sia perfetto e "scintillante" non è cosa che possa stupire. Semmai stupisce, o comunque mi lascia ammirata, la tua capacità di mettergli un mondo e una vita alle spalle, nello sfondo, anche in così poche righe. Perchè non manca nulla di essenziale. Sirius e la sua tendenza naturale a non soffermarsi, a non pensare a lasciarsi vivere. Non che la coscienza di sè e degli altri non ce l'abbia, non che non provi il morso del senso di colpa, ma da buon Sirius corre oltre. Chiede a Remus se deve guardarlo negli occhi, ma poi accetta subito la risposta del suo uomo e li chiude, ben sapendo che sta aprendo la porta a quel fantasma che vuol strapparli l'uno all'altro (anzi, strapparli entrambi a Remus. Mica a caso, perchè è Remus che tiene sempre le redini). Si ripete che tanto non è in quello sguardo concesso durante l'orgasmo l'essenza del cuore suo e di Remus (bellissima frase che mi suona vera e ce ne vuole perchè io invece solitamente trovo vero il contrario. Ma si sa che l'amore di questi due è cosa d'istinto, perfino per il cerebralissimo Remus, secondo me), ma intano gli occhi della mente contemplano anche Severus. Sì, si lascia vivere. Ma è anche un tantino bugiardo, anche se Mary negherà ;) Perchè guarda un pò quel fantasma non ha nome, Sirius non gliene ha ancora dato uno, però ha un odore e un sapore ben precisi. Ed è vero che Sirius è cuore di cane, è istinto, è sensi e quindi odore e sapore sono per lui più immediatamente percepibili, ma caspita come li ha catalogati bene, come li conosce bene ;) E, per carità, meno male che c'è Remus a tenerli entrambi!
Remus: Dolce e ruvido. Crudele e amabile. Cerebrale nel piacere quasi quanto Severus (basti vedere come si secca della domanda di Sirius, quanto è consapevole, più ancora dell'amante, di quel fantasma tra loro) e anche istintivo quanto Sirius, seppure in modo diverso. E' il ponte perfetto tra i due questo Remus (ed è anche il ponte perfetto tra le altre due drabble. E' sorprendente!). Un Remus che a differenza del suo uomo non si lascia scivolare addosso la vita. Lui decide, lui concede, lui sa. Possessivo da morire (certo che Sirius è finito preso in mezzo tra due notevoli campioni di possessività ^_-), sicuro di sè anche nell'insicurezza. Il fantasma c'è, è lì con loro, ma Remus confida in sè, sa di poter tenere entrambi. Quello di Boll ne sarà la naturale evoluzione.
Una piccola notarella ancora ed ho finito (ma già che ce le suoniamo e balliamo da sole, tanto vale dire tutto). Ho letteralmente adorato la seguente frase: la sistematica deflorazione dei tuoi affondi disperati. Primo, perchè c'è tutto Remus, sistematico, ma disperato, razionale ma innamorato e possessivo. Secondo perchè mi piace troppo il fatto che dia l'idea di un fare l'amore consuetudinario eppure sempre nuovo, come un infinità di prime volte. Del resto, mica posso aspettarmi di meno da chi le parole le sceglie e le abbina sempre con così tanta cura, amore e impegno.
Detto questo taccio, che la recensione è due volte più lunga della drabble, il che fa sempre strano.
Nykyo
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