Oook, sto recensendo tutte le cose su HSK che valessero una rece e che mi ero persa...so here I am.
Non so perché non la recensii all'epoca, forse ero troppo incazzata (pure un po' immatura), ma sinceramente non vedo il motivo di ignorare un buon lavoro.
Perché quel che è giusto é giusto e questa è davvero una buona shot, con una caratterizzazione abbastanza classica e che riprende da vicino l'anime, ma ben mirata.
Ho apprezzato molto i toni introspettivi, perché rendono bene l'agonia di Souji e tutti i suoi dubbi, tanto nella prima parte quanto nella seconda quando prende l'ochimizu. In ambo le parti si vede un Souji lasciato indietro, per un motivo o per l'altro, che cerca di combattere come riesce e con quello che trova: ho apprezzato tanto il filo conduttore, la malattia e l'aiuto illusorio dell'ochimizu, perché per quanto utilizzato sarà sempre toccante. Dopotutto lo dice anche il narratore che saranno sforzi inutili, no?
Stile...lo stile è buono, oltretutto, ma lo si sapeva già. Favorisce la lettura perché la shot non è per niente lunga e non ti perdi in chissà che descrizioni che sarebbero state di troppo, pur lasciando tutto lo spazio necessario all'analisi di Souji. Non è un lavoro particolarmente ricco per quanto riguarda i dettagli, anzi, e in questi casi lo preferisco così: con affermazioni secche e domande retoriche. Penso che sia adatto al carattere del pg.
Di tanto in tanto il narratore lascia intendere anche qualcosa di sé, quindi alla fine dei conti è una solida presenza anche lui...anche se non capisco chi possa essere .-. Hijikata? Kaoru? Uno "spettatore"? Boh, no clue.
Insomma, in tutto questo la shot è davvero carina e come quadro generale della miseria di Souji, della sua "autodistruzione" se vogliamo, mi è piaciuta molto!
Non ho amato la vecchia long, come sai, ma questo non mi impedisce affatto di trovare in questa OS un ottimo lavoro.
So, sono contenta di averla letta per la prima volta a mente fredda, perché merita.
Good job :)
See you on the other side
Ellie |