Recensioni per
Il giardino dai fiori verdi
di giuseppecaruso96

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/03/12, ore 18:17

Quanto è vera questa poesia! Meno elaborata e articolata della prima (dopo aver letto quella, ho voluto subito leggere la seconda!), tuttavia non meno interessante, perché è vero: spesso si tende a giudicare le persone "a colpo d'occhio", specialmente in una società come quella odierna in cui l'apparenza conta più della sostanza. Il che, comunque, è proprio della natura umana, è un fatto naturale quello di farsi una prima idea di un qualcosa conoscendone solo il guscio. Nel momento in cui si va a conoscere una persona, è più che normale incominciare a fare ipotesi sulla sua "sostanza" basandoci su "ciò che appare", analizzando la maniera in cui si veste, le varie sfumature della sua voce, il modo di muoversi e gesticolare, la corporatura, e a volte anche il colore dei capelli o della pelle. E tutto ciò va bene, ma solo finché queste restano ipotesi! Nel momento in cui diventano giudizi fatti a priori, conoscendo solo la pelle, ma non l'anima di una persona, beh allora no. Le supposizioni sono corrette, perché su di esse si basa anche la prudenza, ma i pregiudizi sono estremamente sbagliati, sono più di un errore, come tu dici, sono un peccato! Contro gli uomini e contro Dio (credenti o non credenti, poi, è un discorso a parte). Perché, come si suol dire, "non è tutto oro quel che luccica" e dietro una bella apparenza può celarsi un mostro, così come dietro un apparire sgraziato o comunque "diverso" (diverso da cosa, poi?) si può trovare una persona meravigliosa. Sotto la pelle della gente si cela un intero mondo da scoprire ed è perciò sbagliato etichettarla senza sapere cosa c'è oltre gli occhi, la pelle, i modi, il vestire, il corpo eccetera eccetera!
Non ho nessuna nota da fare dal punto di vista stilistico, è una poesia molto semplice e diretta.
Complimenti!
Lilith

Recensore Junior
07/03/12, ore 17:51

Che dire, vediamo il mondo da un'angolazione molto simile: c'è tanto schifo in giro, tante cose orribili che ti fanno contorcere lo stomaco, tante situazioni drammatiche da essere preoccupante, un'ingiustizia dilagante, tanta sofferenza quasi ovunque e, purtroppo, da parte di molte persone ignoranza o peggio ancora menefreghismo, per quel che riguarda tutta questa situazione. Al mondo, oggi come sempre, credo, c'è una quantità tale di cose brutte e negative da formare una sorta di coltre di nubi e cenere talmente nera che col suo spessore è in grado di ricoprire interamente il cielo e nascondere il sole in un perenne inverno nero. Tuttavia, come si può evincere dall'ultima strofa, di tanto in tanto le nubi si diradano un po' e un sottile raggio di sole penetra la perenne oscurità. Soltanto un raggio, magari per un solo istante, ma quell'istante è immensamente prezioso. Perché ogni volta che capita di vedere qualcosa di giusto, qualcosa di piacevole, qualcosa di bello e amichevole e rari esempi di compassione e bontà umana, ci viene ricordato che oltre il nero delle nubi c'è un bel sole caldo che lotta per splendere. Ed è in momenti come questi che capisci che nonostante tutto il male, qualcosa di buono c'è, e anche se si tratta solo di un piccolo e fioco lumicino, vale la pena di vivere, di lottare e, qualche volta, anche di morire per esso.
Molto bella questa poesia, pervasa di un pessimismo generale che sfuma solo alla fine in una nota di speranza, scritta in modo abbastanza semplice, pregna di immagini molto forti e molto chiare, con le parole giuste messe al posto giusto. Dal punto di vista stilistico, ho solo un piccolo appunto: nella terza strofa

Un bimbo che piange,
con tra le mani il sangue di madre.
Un potente che ride,
con tra le mani il sangue della nostra gente.
Un Dio che si lamenta,
con tra le mani il sangue dell'umanità.
E' questa la realtà
di una sanguinosa civiltà.

Quei "con tra" non mi suonano molto bene. Io piuttosto che dire "con tra le mani il sangue di madre", direi piuttosto "tra le mani ha sangue di madre" oppure ometterei semplicemente il con: "tra le mani sangue di madre". Non si tratta di una critica, comunque, è solo un semplice consiglio, una questione di gusto personale, anche lasciata così non perde comunque la sua forza, questa strofa.
Complimenti all'autore!
Lilith