Recensioni per
Il giardino dai fiori verdi
di giuseppecaruso96

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/03/12, ore 17:51

Che dire, vediamo il mondo da un'angolazione molto simile: c'è tanto schifo in giro, tante cose orribili che ti fanno contorcere lo stomaco, tante situazioni drammatiche da essere preoccupante, un'ingiustizia dilagante, tanta sofferenza quasi ovunque e, purtroppo, da parte di molte persone ignoranza o peggio ancora menefreghismo, per quel che riguarda tutta questa situazione. Al mondo, oggi come sempre, credo, c'è una quantità tale di cose brutte e negative da formare una sorta di coltre di nubi e cenere talmente nera che col suo spessore è in grado di ricoprire interamente il cielo e nascondere il sole in un perenne inverno nero. Tuttavia, come si può evincere dall'ultima strofa, di tanto in tanto le nubi si diradano un po' e un sottile raggio di sole penetra la perenne oscurità. Soltanto un raggio, magari per un solo istante, ma quell'istante è immensamente prezioso. Perché ogni volta che capita di vedere qualcosa di giusto, qualcosa di piacevole, qualcosa di bello e amichevole e rari esempi di compassione e bontà umana, ci viene ricordato che oltre il nero delle nubi c'è un bel sole caldo che lotta per splendere. Ed è in momenti come questi che capisci che nonostante tutto il male, qualcosa di buono c'è, e anche se si tratta solo di un piccolo e fioco lumicino, vale la pena di vivere, di lottare e, qualche volta, anche di morire per esso.
Molto bella questa poesia, pervasa di un pessimismo generale che sfuma solo alla fine in una nota di speranza, scritta in modo abbastanza semplice, pregna di immagini molto forti e molto chiare, con le parole giuste messe al posto giusto. Dal punto di vista stilistico, ho solo un piccolo appunto: nella terza strofa

Un bimbo che piange,
con tra le mani il sangue di madre.
Un potente che ride,
con tra le mani il sangue della nostra gente.
Un Dio che si lamenta,
con tra le mani il sangue dell'umanità.
E' questa la realtà
di una sanguinosa civiltà.

Quei "con tra" non mi suonano molto bene. Io piuttosto che dire "con tra le mani il sangue di madre", direi piuttosto "tra le mani ha sangue di madre" oppure ometterei semplicemente il con: "tra le mani sangue di madre". Non si tratta di una critica, comunque, è solo un semplice consiglio, una questione di gusto personale, anche lasciata così non perde comunque la sua forza, questa strofa.
Complimenti all'autore!
Lilith