Eccomi a recensire come promesso. <3
Innanzitutto, un grazie di cuore per la dedica - conati di vomito? Stai scherzando, spero, tesoro, perché se lo dici sul serio vengo a cercarti per dirtene quattro >w< promessa solenne! Prima ancora della storia in sè, il concept mi piace da morire: scrivere e leggere racconti basati su prompt vari, canzoni incluse, è una delle cose che preferisco di questo sito. Ed è sembre bellissimo trovare autori o autrici che condividano la stessa passione.
Questa shot, in particolare, mi sembra più che riuscita. Sarà anche scritta di getto, ma è perfetta: i personaggi sono IC, lo stile lineare e immediato. Ho adorato la tua caratterizzazione di Naraku, spietato, fermo, con un perché che non ha bisogno di rendere noto agli altri. Ho adorato ancora di più Bankotsu, ritrovando nelle sue riflessioni un riconoscimento graduale di essere diventato tutto ciò che non voleva essere: il nulla.
Questa spinta alla vita, questo desiderio di esistenza. La pulsione che Bankotsu riconosce di non avere più, mero fantoccio comandato dalla sfera. E' straziante, ma breve: la morte, se non altro, mette fine anche a questo. Una morte ingiusta, com'è corretto che sia, perché non sempre il mondo va seguendo la logica del bene, della giustizia.
Le frasi finali, poi, sono una meraviglia.
"Mai ne ho fatta una più giusta, vorrei gridare. Ma anche se avessi avuto fiato, anche se il sangue non mi appannasse la vista, non ci riuscirei: riesco a malapena a vedere il tuo volto bianco e crudele nel buio, prima che tu mi colpisca alla gola."
Queste sono le righe che più ho amato in tutta la shot. E penso che mi resteranno nella mente, in tutto il loro crudo senso di fine, per molto tempo.
Bravissima. <3
Kei |