Recensioni per
Il coraggio di un vaso di terra cotta
di e m m e

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
16/12/13, ore 10:53

Ciao! 
*ragazza con cappello da Babbo Natale fa toc toc sullo schermo dell'autore*
Indovina chi sono? 
No, sai che, forse non è il modo migliore per iniziare questa recensione. No. Già normalmente scrivo commenti lunghi che più lunghi non si può, se ci metto anche la scenetta iniziale rischierei di farti scappare. Quindi accorcio. *toglie cappello con un po' di rammarico* 
Sono il tuo Babbo Natale segreto! (Non più tanto segreto, veramente.) E spero vivamente di essere solo uno dei tanti.
Ora. La tua storia. 
Mi è piaciuta. Tutta. Persino il titolo. 
Gran titolo, davvero: molto ben pensato (ho dovuto leggere la nota, però, per ricordarmi che era di Manzoni). ^^
Poi c'è Molly. E Molly mi piace, mi è sempre piaciuta: come l'hai disegnata tu, poi, mi è piaciuta ancor di più. Da notarsi che so coniugare il verbo 'piacere'. 
No, scherzi a parte: l'idea di fondo è geniale. 
A tutti è capitato di immaginare, quando ormai è troppo tardi, come sarebbe potuto essere. 
Una conversazione svolta in modo diverso, un litigio portato avanti diversamente... a gioco fatto siamo tutti bravi a ripensare. 
Hai reso Molly, se possibile, ancora più reale e umana. Ancora più apprezzabile. 
Perché come chiunque, immagina un altro finale. Parole non dette, sguardi non dati. 
Molto particolare e suggestivo (almeno dal mio punto di vista) anche il modo in cui hai descritto i pensieri di lei: come se il cervello prendesse vaglio di tutte le possibili reazioni, espressioni, posizioni e frasi di Sherlock. Brava, davvero ben fatto. 
Complimenti, in conclusione. Molto bella. 
Auguri di Buon Natale anche se in anticipo, 
Sara

 [Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]
 

Recensore Veterano
31/05/12, ore 14:05

E' da tanto tempo che volevo passare a recensire questa tua splendida storia, ma tra una cosa e l'altra (leggi "mi pesa il culo e sono lenta come l'anno della fame" ^^') riesco a farlo solo ora.
Ho adorato questa fanfiction e non solo perchè Molly è uno dei miei personaggi preferiti (sorpresona! XD), ma perché è scritta splendidamente. Con le sue debolezze, le sue insicurezze ed il suo essere profondamente "umana", sensibile ed empatica, la tua Molly è perfettamente IC. Mi sono innamorata di questa storia perché in quell'immaginare lo svolgersi alternativo della propria vita di Molly (che, tra l'altro, è assolutamente coerente col personaggio creato dal duo Gatiss-Moffat) ho ritrovato la me stessa di ora e soprattutto quella di qualche tempo fa e, quindi, ti ringrazio per questa piccola (gratuita) seduta di psicoanalisi ^^. Vorrei farti anche i complimenti per due splendide metafore che ho trovato ben costruite e molto efficaci: Le ombre create dalle luci della strada artigliano il modo come respiri di fantasmi e Tuttavia il senso di colpa è enorme e la sta divorando, come un mostro dai denti acuminati appollaiato sulle spalle. Insomma, una gran bella storia scritta da un'ottima autrice!

Recensore Junior
11/03/12, ore 19:43

Davvero splendida, complimenti! Se non fossi di pessimo umore la apprezzerei anche di più, probabilmente mi commuoverei anche (però due paroline devo scriverle adesso, a freddo rimarrei a fissare la tastiera). Ottieni un ottimo effetto non specificando che più che pensare lei fantastica, quando diventa chiaro strabuzzi gli occhi per lo stupore! Però se volesse Molly sarebbe perfettamente in grado di parlare così, ne sono sicuro.

Recensore Junior
11/03/12, ore 09:56

Ma guarda che sorpresa!
Il titolo è molto suggestivo e davvero ben pensato per la storia. Mi piace come hai gestito l'idea, dove non si capisce immediatamente che i ricordi di Molly non sono veri, ma solo la sua versione - quello che avrebbe voluto dire e fare.
Immagino che tutti, almeno una volta, siamo stati lì, nella stessa situazione.

Mi sembra tutto ben pensato e ben gestito, però c'è una cosa che mi lascia con un piccolo punto di domanda. Ma é, davvero, solo un dubbio e niente di più, quindi te lo rigiro come domanda. Il linguaggio utilizzato a volte mi sembra un po' letterario e quasi troppo "importante"; mi chiedevo, quindi, se fosse stata una scelta voluta, a sottolineare il fatto che la situazione che Molly pensa è quella che avrebbe voluto che accadesse (cosa che sarebbe, a tutti gli effetti, un evento mitico!), oppure invece è stata una casualità e hai semplicemente scritto così perchè é il linguaggio che volevi per la tua storia.

Detto ciò, rinnovo i complimenti per questo graziosissimo ritratto di Molly, colta in un attimo che di sicuro le si addice. Brava!

Recensore Veterano
10/03/12, ore 18:31

Mi è piaciuta, decisamente! Il tutto si svolge in modo scorrevole, trasognato, sei riuscita benissimo a dare la giusta sensazione di onirico che richiede il racconto di un sogno, mai preciso nei dettagli, senza che l'interessato riesca bene a capire se questa o quell'altra cosa sia successa davvero o se sia successa in un modo o nell'altro. Il titolo descrive alla perfezione il personaggio di Molly. Una ragazza timida, che il più delle volte tace perchè ha paura di esprimersi, ma quando vuole, quando è importante, riesce a tirare fuori il suo coraggio, il coraggio di una persona fragile, di un vaso di terra cotta, che proprio perchè è così fragile, quando viene fuori ha un impatto ancora più forte. Forse la conversazione non sarebbe andata così, ma non è detto che un giorno Molly non riesca almeno in parte ad esprimere i propri sentimenti, per il bene sia di John che di Sherlock.
Davvero una bellissima storia, mi è piaciuta tantissimo, baci! <3

Recensore Master
10/03/12, ore 13:29

Questa storia è carinissima!!!
Molly è così meravigliosamente IC!!!
Anche a me capita di fantasticare su conversazioni mai avvenute..
I dettagli sono perfetti: le coperte aggrovigliate, le ombre, l'insonnia...e il tocco di classe di cambiare i dettagli nel momento stesso in cui Molly li immagina (Sherlock nel letto o in una poltrona, le parole sussurrate, pronunciate a voce alta o solo pensate).
La scelta del titolo, che a quanto ho letto è stata molto sofferta, trovo che sia veramente perfetta.
Ovviamente il senso di colpa è grande. John sta soffredo come poche persone al mondo, sta crecando di elaborare un lutto inesistente e Molly vorrebbe aiutarlo in qualche modo perché il suo cuore è meravigliosamente grande. Ma non è lei che può alleviare quella sofferenza.
Sherlock avrebbe mai risposto così sgarbatamente a Molly? Purtroppo penso di sì...
Sherlock avrebbe mai detto o pensato « Io l’ho già tirato fuori. È ad aspettarmi a Baker Street. »  ? E' bello pensare di sì..
Probabilmente sto tralasciando qualcosa e mi dispaice...Rimedio spargendo tanto amore su tutta la storia!!!
Ah, onore al merito: sei riuscita a farmi amare una storia con Molly!! Solitamente non mi avventuro da queste parti! XD
A presto! :)