Di solito non mi fermo a leggere e recensire questo genere di storie, perché mi sembra sempre di essere un po' invadente quando leggo "introspettivo" nello schema di presentazione, ma sono capitata nel tuo profilo e ho deciso lo stesso di dare un'occhiata.
Non sono riuscita a capire se l'assenza di cui parli sia dovuta a un allontanamento fisico o a qualcosa di più grande, come la morte di una persona cara, ma leggendo mi sono rispecchiata nelle tue parole. Le promesse, il rapporto semplice e intenso di gesti e sorrisi, e poi l'assenza, le promesse infrante, il rimpianto di non aver osato di più... non è facile andare avanti, ma non posso non apprezzare e condividere il titolo, che quasi parla da solo!
A presto, Bea

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Bella! Molto carina, davvero!
Io non ne so molto di queste cose, non so cosa si prova in situazioni del genere, ma riesco ad immaginarmi in queste condizioni.
Poi ci sono frasi davvero significative, prima fra tutte quella che hai utilizzato anche per il titolo: "[...] pensava di essere forte. E lei, inconsapevolmente lo era. [...]"
Vero, verissimo! Chi soffre è inconsapevolmente forte, perchè riesce a sopportatre la sua sofferenza...
Oppure: "[...] un nuovo giorno, pieno della sua assenza. [...]"
Questa mi è piciuta da morire: non so perchè, ma mi ha fatto venire i brividi dietro la schiena e ti assicuro che è un buon segnale... hauhuahuahuahuahua! :)
Anyway, un'altra frase che mi è piaciuta parecchio e in cui mi sono anche riconosciuta un po' è stata: "[...] sfiorarsi accidentalmente, solo per sentirsi l’uno più vicino all’altra. [...]"
Stupenda! davvero meravigliosa.
Ora non mi resta che chiudere con una bella dose di complimenti!
Complimqnti, complimenti, complimenti, complimenti, complimenti, complimenti, complimenti! ;) ;) ;)
Baci :-*. Sgiach <3.

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