Recensioni per
Contatti fondamentali
di Joy

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/09/08, ore 18:51

Non sono brava a fare i riassunti.
E soprattutto, una fic del genere va letta, non riassunta. Per tutti gli amanti della coppia Sirius/Remus sarà una lettura superba e sconvolgente, ma potrei dire altrettanto a tutti coloro che pur non amando il pairing avessero il buon cuore di dare una letta a questo piccolo capolavoro.
Le fic di Joy parlano da sole, e questa non è da meno.
E' magistrale, come tutti gli scritti di questa autrice plasticissima. Lo stile scorrevolissimo ed entusiasmante, non manca mai di evocare una miriade di sensazioni diverse, il che a mio parere mette i suoi lavori su un livello molto alto.
Inoltre questo è il suo primissimo esordio con una lemon, anche se visto il risultato non lo si direbbe affatto! Non troppo esplicita, ma di rara bellezza.
Ho adorato questa fic dalla prima all'ultima riga e non solo perché l'ho commissionata io, ma perché è riuscita a stupirmi in tutti i sensi.
Incantevole e profonda, nient'altro da aggiungere

Recensore Junior
10/06/07, ore 20:57

La storia è molto bella, struggente al punto giusto, ma non riesco a capire. Chi è questo insegnante di difesa contro le arti oscure?? Perchè bastonano remus? Cosa è cambiato dagli "anni felici"?? Per il resto, complimenti.

Nuovo recensore
01/12/06, ore 02:50

Splendida.
Sai, Joy, che cosa ho pensato, subito dopo "splendida", appunto, quando ho letto per le prima volta questa fanfic?
Ho pensato che non sarei mai stata capace di recensirla come si deve. Ho pensato quasi di non farlo, e per un bel pezzo e un bel po' di riletture non ci sono proprio riuscita, perché mi sembrava sempre di dire troppo poco.
Anche adesso, è difficilissimo persino decidere da dove iniziare.
Allora direi che inizio dicendo che condivido dalla prima all'ultima parola tutto quello che ha detto Serpedoro, e soprattutto la parte in cui ti ha invitata ad ampliare l'ambientazione... egoisticamente, anch'io ho subito pensato che da un'idea così unica come quella di questo mondo ribaltato, e dalla tua tastiera magica, possano venire fuori altre storie così splendide.
Hai costruito un mondo in controluce, spaventoso e insieme affascinante, e hai allacciato questa invenzione alla storia così perfettamente che in nessuno momento è sembrata minimamente innaturale.
L'innaturalità è tutta e solo dipinta in quello che questo mondo fa ai ragazzi che ci vivono.
Gli elementi con cui hai caratterizzato l'ambientazione sono agghiaccianti proprio per il modo in cui li fai vedere attraverso gli occhi dei protagonisti, e proprio perché fai muovere quelli che abbiamo sempre considerato adolescenti bene o male felici in una realtà che di felice non ha proprio nulla.
Mi sono incantata davanti a questi Malandrini.
James lo si può definire solo eroico. L'hai dipinto forte e distrutto, ma mai capace di scendere a compromessi con la sua onestà, e questo ai miei occhi fa di lui un eroe. E' un James incredibilmente adulto per la sua età, e forse questo elemento più di ogni altro mi ha dato decisamente la dimensione, ancora una volta, dello sconvolgimento del mondo che pensavamo di conoscere. E James capisce sempre. Nonostante tutto, nonostante le punzioni disumane, James capisce. Mi sa che è proprio per questo che "eroe" è la parola perfetta per lui.
Remus. Remus che è il lupo e il lupo che è Remus, anche se quell'equilibrio di cui Sirius parla è così instabile, è senza dubbio uno dei Remus più forti che abbia mai letto. Nonostante lui stesso pensi di essere debole.
La sua disperata lotta fino alla fine per il controllo e la sua determinazione a non cedere al dolore impediscono di pensare a lui come un personaggio debole anche incatenato in quella segreta. E' semplicemente struggente il modo disperato in cui tenta di tenere per sé la sua pena, pur di non scaricarne una parte su Sirius.
Probabilmente tra tutti è quello che più soffre per l'orrore del mondo in cui vivono, eppure sei riuscita a dipingerlo così assolutamente luminoso e coraggioso nel momento di massima debolezza, che alla fine risulta un combattente anche quando si arrende.
E poi, sai bene quanto io ami come dipingi Sirius, e anche in questo caso non posso fare a meno di inchinarmi davanti a come l'hai calato in questa realtà.
La prima impressione che ho avuto di lui è che questo mondo gli si addica molto. Sirius è disperato, nel senso più letterale del termine, non ha speranza e quando parla di felicità lo fa sempre rivolto al passato, o comunque ne parla in teoria.
Non si scaglia contro l'ingiustizia, come fa James, e non la accetta a testa alta come Remus.
La allevia come può.
"Vorrei sapesse che le mie braccia saranno a sostegno delle sue ogni volta che sarà stanco e che le mie dita potrà trovarle sempre sotto gli anelli delle catene che gli feriscono i polsi, infilate tra la pelle e il metallo…"
Ecco, questo è veramente Sirius. Probabilmente questa frase è quella che ho amato di più di tutta la lettura. Mi dà l'impressione che Sirius non sappia in nessun modo come ribellarsi a questo mondo terribile, se non tramite il contatto. Posare la mano sulla spalla di James. Sostituire la propria pelle al metallo. Fino al gesto più estremo, offrire al lupo il proprio corpo.
E questo mi porta a parlare della scena d'amore.
Perché forse la mia lettura è imprecisa, ma proprio per tutto quello che la circonda, non la si può definire diversamente che una scena d'amore.
Joy, ma tu ti rendi conto di quanto amore e tenerezza hai caricato ogni gesto e ogni parola? Anche la "disperata urgenza" di entrambi, anche il dolore e le unghie di Sirius che graffiano la pietra. Per ogni gesto doloroso o violento, un altro gesto o un pensiero carichi di sentimento...
Mi sono sentita coinvolta e risucchiata dalle tue parole, tanto che quasi mi sembrava giusto che in un mondo così buio anche l'amore dovesse per forza esprimersi in questo modo.
Disperato e intenso, se dovessi darne una definizione, ma è comunque riduttivo.
Forse semplicemente, come la prima impressione che avevo avuto, splendido.
Mi sembra di non aver ancora detto nulla, nonostante siano ore che scrivo questa recensione. Ma come in qualche modo dovevo iniziare, in qualche modo devo concludere, e allora ti dico questo.
Non ho letto tutte le fanfic di questo sito, ma ho letto tutte le Remus/Sirius, e questa in assoluto è quella che mi è piaciuta di più. Perché ho cercato di spiegartelo in queste righe, ma se non ci sono riuscita come vorrei, almeno voglio che questo tu lo sappia.
Posso solo aggiungere GRAZIE per averla scritta.
Un bacione enorme.
Miki

Recensore Junior
15/10/06, ore 02:40

splendida. beh dopo la recensione di serpedoro, nn c'è nulla da dire, no? davvero davvero ben scritta, bella bella ^^

Recensore Junior
14/10/06, ore 20:44

Sei stata realistica nel rappresentare la situazione di Sirius,Remus,James e del loro stesso mondo. Bella,mi è piaciuta veramente molto.

Recensore Junior
14/10/06, ore 01:31

Tesoroooo!
È sempre una meravigliosa sorpresa vedere che hai postato una storia! ^-^
Che dire?
Bellissima. Niente di più, niente di meno.
Toccante, avvincente, profonda.
Una dota straordinaria, nonché straordinariamente rara, quella di riuscire a descrivere situazioni critiche come quella che viene narrata in questa storia, senza risultare pesante, volgare, gratuita. Non è una condizione di vita facile quella che descrivi e lascia una sensazione di cupa disperazione addosso, di oppressione.
Tuttavia, neanche per un istante quello che veniamo a sapere di una Hogwarts così lontana da quella che solitamente immaginiamo, eppure così coerente e inquietantemente credibile, risulta disturbante.
I nostri ragazzi vivono sotto un regime dittatoriale, per cui quella serena realtà protetta da cancelli dorati, nella tua storia diventa il primo campo di una guerra che imperverserà nel mondo magico.
Nuovo, originale.
Un punto di vista che capovolge completamente una condizione che siamo abituati a dare per scontata non solo nella parents’ generation, ma perfino ai tempi di Harry.
Un’ambientazione singolare e accativante che varrebbe la pena di vedere ampliata… a buon intenditor, poche parole… -_^

Il punto di vista di Sirius, è eccezionale.
Perché ci da una panoramica a tutto tondo della situazione e dei compagni che vivono la sua stessa condizione, facendo sì che anche quella che dovrebbe essere una semplice comparsa come Alice, diventi un personaggio attivo ed integrante e che quello che dovrebbe essere un semplice sfondo d’ambientazione, sia la motivazione esplicativa, tangibile di quella che è la vita a cui sono obbligati e alle condizioni a cui sono sottoposti. Senza contare la cagione delle risoluzioni future, risoluzioni come quella di fondare un Ordine della Fenice.
James, in questo frangente, si rivela come sempre il vero eroe.
Non quello fittizio, stereotipato fino ad essere ridicolo se vogliamo, no.
Lui è l’eroe dotato di un innato senso della giustizia, che ha il coraggio di agire in base ai suoi valori, quali che siano le conseguenze.
Lui è quello capace di infondere speranza e forza con un sorriso.
È la positività fatta a persona nella giusta misura. Vale a dire senza quell’alone Pollyannesco irritante e stucchevole che circonda come uno strato di zucchero e miele i canonici “buoni irreprensibili”.
James è umano. E il suo essere umano è visibilmente straordinario nell’ordinario mutismo e terrore in cui vive, per questo è un eroe.
La sua testa spicca alta in mezzo alle altre chine e tutti sono consapevoli che non l’abbasserà, neanche a rischio di poterla perdere.
Ma torniamo a Sirius…

Sofferto, combattuto, deluso da se stesso e vittima, nonostante tutto consenziente, di quelle che considera le proprie debolezze.
La paura di non riuscire ad amare abbastanza e perdere ogni cosa, quella di amare troppo ed essere vulnerabile.
In ogni caso, da qualunque lato lui guardi se stesso e le sue azioni, risulta sempre perdente… e irrimediabilmente sbagliato.
Non voglio fare dell’ironia spicciola, ma Sirius è davvero un cane.
Un cane di Pavlov, che arriva ad avere reazioni automatiche senza più bisogno di alcun input dopo un certo tot di tempo.
Lui è sbagliato. Sempre e comunque.
E mi domando quante volte la sua famiglia debba aver ripetuto questo concetto per ottenere un simile risultato, probabilmente più volte di quante abbiano pronunciato il suo stesso nome.
Al punto che la sua è una convinzione cronica ormai.
È un cane dipendente dal suo proprietario e dall’affetto che egli gli elargisce.
In questo però torna ad essere umano, perché è disposto a fare qualsiasi cosa, giusta o sbagliata che possa essere, pur di ottenere ciò di cui necessita.

È logico e coerente in modo meraviglioso, come Sirius, così insicuro e confuso, trovi sicurezza e riconosca come la sua metà perfetta, l’unico studente di tutta Hogwarts che più di lui e di qualsiasi Nato Babbano, dovrebbe essere considerato un reietto: Remus.
So che tu consideri il personaggio di Remus un po’ ostico, ma in tutta sincerità, io questo non l’ho mai riscontrato nei tuoi scritti.
Nel tuo Remus ravvedo una forza di volontà e un carattere che, ahimè, raramente vengono descritti.
La norma vuole che il licantropo -e se potessi utilizzerei i tag del grassetto, del sottolineato e del corsivo tutti insieme per sottolineare la parola “licantropo”- sia un fragile, debole, singhiozzante virgulto. Incapace della benchè minima reazione, che arrossisce e si imbrana come una timida verginella deficiente, del tutto incapace di mentire… ehm…
Ecco, è in quei momenti, quando leggo simili descrizioni, che penso che l’autrice/autore abbia dei seri problemi, e bada che parlo per eufemismi, con la caratterizzazione del personaggio.
Certamente questo non mi accade quando leggo il tuo Remus, che soprattutto in questa storia, palesa tutta la sua forza, malgrado dica di essere debole.
Sono poche le sue battute, ma decisamente significative e ciò che non dice, si capisce dai suoi silenzi, dai suoi atteggiamenti, dalle sue posture.
Un coraggio ammaliante.

La scena fra lui e Sirius, per quanto sofferta e drammatica, è di una sensualità incredibile.
Adoro il tuo dolce e tenero romanticismo, ma devo dire che la tua capacità di esprimere scene d’intimità è a dir poco eccellente.
Che sia una sfida, un esperimento o una voglia di novità, spero vivamente che questa sia la prima ma non l’ultima storia che scrivi con simili caratteristiche!
Introspezione, originalità, sensibilità, sensualità e partecipazione.
Sono caratteristiche presenti in ogni tua storia, ma ti sei davvero superata stavolta!
… e magistralmente distinta… -_^
Ancora complimenti! Serpedoro

Recensore Veterano
13/10/06, ore 19:26

wow. divina.

Recensore Veterano
13/10/06, ore 17:15

Perfetta.

Recensore Junior
13/10/06, ore 15:29

WOW! Questa storia è veramente bellissima e fantastica. Crudele e triste, ma con un pizzico di speranza. Veramente brava.