Quando il suo migliore amico chiede a Ginevra Weasley di sposarlo, Draco Malfoy pensa sia assolutamente pazzo. Lo crede ancor di più quando Blaise gli dice che lui sarà il suo testimone di nozze.
Quando Ginny le chiede di essere la sua damigella d'onore, Hermione accetta commossa, ma quando la rossa si fa sfuggire che Malfoy sarà il testimone, Hermione inorridisce.
Per amore dei loro amici, si troveranno a dover organizzare questo matrimonio insieme, e a dover collaborare, e questa improbabile situazione, finirà per portarli ad un punto che nessuno dei due avrebbe mai immaginato.

"Avete presente quando dicono “vivere sotto i ponti come i barboni”? Molto spesso la gente ci scherza sopra, ma Ashton non ci trova niente di divertente" [...] "-Non sopportavo più vederti morire di freddo- continuò."

"Volevo farti sapere che mi ci hanno mandato, non verrei mai a bussare alla tua porta." Non so se prendere questa sua frase come un'offesa o non.
Mugolo qualcosa non sapendo realmente cosa dire, non ho nemmeno capito cosa quella frase stia a significare.
"Si, beh cosa ti porta qui allora?" rispondo.
"Non so in realtà, semplicemente ne avevo voglia" ammica un sorriso alquanto amichevole tanto che mi viene spontaneo ricambiare. Non è così orribile come pensavo.

Dalla storia:
"Una ragazza può cambiare da un anno all'altro,o anche meno?La risposta è si a quanto pare visto come si è conciata la brava ragazza Quinn Fabray.Il soggetto è piuttosto interessante visto che è passata ad essere Cheerleader,mamma e membro del Glee Club ad una povera ragazza che frequenta le Skanks,si era tinta i capelli di rosa (ok,aveva solo qualche mecche) e…restava pur sempre la stessa ragazza ma le serviva una copertura.
Doveva restare quella ragazza anche se non voleva per il semplice fatto che non sentiva nessun sentimento.
"Ho bisogno di qualcuno che mi ami" aveva detto queste parole (o simili,ormai non se le ricordava esattamente) a Santana e Nrittany,le sue migliori amiche che ormai aveva smesso di vedere.
Proprio per questo era entrata nelle Skanks,nessuno l'amava e si sentiva sola.
-Hey Quinn-una piccola voce,flebile appena udibile attira la sua attenzione.
-Buongiorno signorina so-tutto-io -risponde fredda,non sa nemmeno il perché di tutto quell'odio."
Vi lascio alla lettura che è meglio...KissKiss Kiki BSK
(è la mia prima storia in terza persona...scusatemi in anticipo se trovate degli errori)

[Sanji Centric~ || Dedicata a Chloe ❤]
Adesso la vita scorreva. E lui?
Lui rimaneva lo stesso peso umano crocifisso in una realtà troppo angusta per le reali ambizioni di un cuore un tempo libero. Di lui non rimaneva che l'ombra di un tempo, una sagoma sbiadita dalla violenza che lo percuoteva quotidianamente; ma Sanji aveva imparato a malincuore a farsi scivolare tutto addosso.
Per ogni parola abbassava gli occhi, per ogni pugno crollava a terra, per ogni ora che passava era sempre più vicino al punto di non ritorno dell'insensibilità dell'essere.
E quando ci sarebbe arrivato pienamente sarebbe stato già troppo tardi.
[おめでとうたんじょうび、マリモ]
[Attenzione: dark fic che tratta di temi delicati, nonostante il rating]

New York, estate 1977. Il Bronx è in fiamme, le imminenti elezioni del prossimo sindaco prevedono guerra aperta contro i graffiti. Central Park è la casa di eroinomani e spacciatori, Times Square non è un posto per famiglie.
A ventun anni, Leo, un giovane ebreo omosessuale, giunge nella Grande Mela dal Canada con un taccuino su cui scrivere poesie e una valigia piena di sogni e ambizioni artistiche.
Il suo cammino si incontra con quello di Johnny, un ex Marine che ha servito in Vietnam, impulsivo e piantagrane, ma con il fantasma della guerra che ancora grava su di lui. Con Suzy, attivista politica e giornalista del Village, dove gli artisti occupano appartamenti sgangherati e tentano di vivere dei loro sogni. Con Michael, il migliore amico di Johnny che cerca costantemente di tenere fuori dai guai e, nel mentre, progetta l'apertura del proprio ristorante.
E tra quattro peculiari personalità, che non potrebbero essere più differenti tra loro, sboccia un genuino sentimento di amicizia e solidarietà: ben presto si renderanno conto di come ognuno di loro abbia bisogno degli altri per fronteggiare le difficoltà di tutti i giorni, in una metropoli dura e crudele, ma che affascina e fa innamorare.

A volte sai uno sguardo è più importante del sesso. Più intenso, più sensuale: gli occhi si annebbiano, diventano liquidi, e in quello smarrimento, a seconda dei momenti languoroso o ardente, le anime s’incontrano come per fare l’amore.

Era stato Sherlock ad iniziare dopo che John aveva sparecchiato. Lo aveva preso per un braccio e lo aveva baciato forte, goffo, semplicemente premendo la propria bocca sulla sua. Rischiò di soffocare. Staccandosi, lo guardò, mentre si passava il labbro inferiore tra i denti per un microscopico istante. Attendendo. Incredibilmente nudo e tremante.
John aspettò il tempo giusto per capire se non fosse un esperimento o qualcosa di simile. Sbatté le palpebre e gli fu addosso, le mani che imprigionavano il viso e il corpo che lo costringeva al muro.
[...]
"Sherlock, credi che per me sia stato facile, anche prima di ieri sera? Sii meno egocentrico per una diavolo di volta—”
“Andava perfettamente bene come eravamo prima. Non so cosa mi è saltato in mente. Sono stato stupido, errore mio, me ne prendo le responsabilità. Ora voglio solo che torni tutto come prima.”

Si sentì vuota. Come se nulla fosse accaduto. Come se quel ragazzo non fosse realmente esistito, forse frutto della sua strana immaginazione.
Eppure ogni giorno era lì. Erano lì. Su quell'autobus della sera.
Salivano e scendevano senza mai parlarsi. Uno entrava nella vita dell'altro per poco e subito si allontanavano.

Tre ponti, tre amici, una speranza: tornare a condividere insieme lo stesso cammino.. o almeno questo è quello che pensano Sakura e Naruto.. [Il progetto è cambiato, di conseguenza anche l'introduzione e i titoli dei capitoli] WARNING: pubblicata piccola appendice dal contenuto ALTAMENTE DEMENZIALE.. per chi non è interessato se ne sconsiglia la lettura.. grazie per l'attenzione! ^_^

Tra qualche giorno arriverà la festa più attesa da tutti e la famiglia Brief si prepara all'evento, eccetto qualcuno... e non intendo Vegeta! Buona lettura!

Beatrix Pratt è il nuovo acquisto della squadra di Aaron Hotchner ed ha un passato oscuro che nasconde dietro una maschera di spensieratezza ed impertinenza. Non è una persona matura: disobbedisce agli ordini e fa di testa sua, è irascibile, indipendente ed ha un carattere molto autoritario.
Finge, Beatrix.
La sua mente è rimasta cristallizzata sulla soglia dell'adolescenza, imprigionata in un episodio che ne ha bloccato l'evoluzione mentale dal punto di vista comportamentale.
Nasconde qualcosa, tutti lo percepiscono subito.
Tranne il dottor Spencer Reid, troppo chiuso in sé stesso anche a distanza di qualche anno dalla morte della sua Maeve. Lui quella pseudo mocciosa non la considera minimamente.
Finché lei non sfonda con prepotenza la sua corazza. E lo trascina involontariamente in un secondo inferno.
Riuscirà Spencer ad evitare che la storia si ripeta?
E Beatrix sarà forte abbastanza da sopportare la valanga di violenza che la travolgerà inesorabilmente?

Drabble/Flashfic su la famiglia di Bulma e Vegeta. Dalla prima:
"All’improvviso un rumore mi svegliò. Mi girai nel letto e vide che Vegeta non c’era più."

Inizio di una storia inventata alcuni anni fà.