Raccolta di racconti più o meno brevi, più o meno svegli, più o meno inventati su quella strana temperatura dell'anima che spesso prende il sole sul parquet e che ogni tanto, quasi sempre per sbaglio, chiamiamo magia.
«In ogni caso, il problema qui è un altro» disse la zia. «Giova’, tu puoi diventare bravo. Ma ti mancano i buchi neri sul pianerottolo.»

Cos’hanno in comune Heath e Buck, il suo cane? Molte cose: entrambi sono giovani, pieni di energia e vivono sul confine tra due mondi. Buck è per metà lupo, Heath appartiene alla riserva Lakota e anche al mondo «di fuori», bianco e tecnologico. Ma c’è di più, anche se i due non lo sanno: un’eredità sconvolgente sepolta dentro a ricordi lontani.
Quando il richiamo della vita adulta diventa perentorio, per entrambi si prospettano scelte difficili, rivelazioni e incontri che cambieranno loro la vita.
E la scoperta di un terzo mondo nascosto, governato dalla magia che permea tutte le cose.
Ho ucciso sua madre. E' mio.

Una volta erano stati un’unica cosa; uniti, avevano riempito l’aere. Poi, in un qualche punto, si erano spezzati ed erano caduti lontani, e ora giacciono immobili, scheggiati e pieni di crepe, incapaci di rialzarsi – figuriamoci fare un passo l’uno verso l’altra –, con gli occhi fissi in quel vuoto che una volta era stato così pieno di loro.
Con la cortese partecipazione di Noel Gallagher.
-Another's Arms

"Ma non perdiamoci d’animo, miei giovani amici Beatlemaniaci....siamo qui per riportare in scena un’immortale (a differenza di QUALCUNO....) opera post-rinascimentale, servendoci di una combriccola di attori rigorosamente offertisi volontar...
-COME SAREBBE A DIRE, VOLONTARI?
John, in catene e disgustato, fa un passo in avanti, sollevando la gonna verde che fende il terreno e lasciando intravedere sconsolato una pelosa gambetta ben poco atletica.
John:- Volontari STOCAZZO, maledette! ò.ò Non mi sarei MAI e poi MAI offerto volontario per passare (sebbene mi interessi) all’altra parrocchia (anche se una volta ci sono entrato) perché non mi piace l’arnese (mi è solo capitato di provarlo)....è...è...TUTTO CHIARO?! E poi....... Odio questo vestito....mi fa sembrare...GRASSA!"
Moderna rivisitazione del celebre romanzo di Victor Hugo (MA CHI VI HA AUTORIZZATE A FARLO?) e dell'altrettanto famigerato musical di Riccardo Cocciante (VI QUERELO.) realizzata da due menti criminali con l'aiuto di un intramontabile (QUALCUNO CI LIBERI) cast d'eccezione.

E' una serata come tante per gli avventori di un anonimo pub irlandese, ma non per i membri dei Blue Machine, una vecchia band del posto che tra poco si esibirà nel locale, per un emozionante ritorno sulle scene a quasi vent'anni dal loro ultimo concerto.
Per Vinnie, il cantante e il più giovane dei Blue Machine, si rivela tuttavia un'inaspettata occasione per ripercorrere la relazione con Angie, una storia ormai finita ma che continua ad avere un posto unico nel suo cuore. Sulle note di vecchie canzoni, i ricordi si ravvivano e con essi i rimpianti, il dolore, le amarezze... L'amore che resta.

Dal testo:
“Non sei un mostro, né un cattivo né un criminale. Non sei la persona che l’HYDRA ti ha fatto credere tu fossi. Bucky, tu sei un soldato, sei una persona giusta che rischierebbe la vita per salvare gli altri. Lo hai già fatto, e sono certo che il coraggio e la determinazione per continuare ad aiutare gli altri non ti mancano. Solo poco tempo fa eri una vittima. Ora ti diamo l’opportunità di essere un vendicatore”.
Stucky alert

Quella di Bucky Barnes è ben lontano dall'essere la vita perfetta; ha i suoi alti, i suoi bassi, i suoi cazzi, e alle volte gli riserva più sorprese di quante abbia voglia di sopportarne.
Bucky ha una bellezza da divo e un sorriso da spot pubblicitario, ma sotto la divisa possiede un corpo costellato di cicatrici, rotto e che alle volte, semplicemente, smette di funzionare rischiando di mandare a monte intere missioni o di far ammazzare i suoi compagni.
In quella vita incasinata, però, ha trovato Steve Rogers, il suo amore caldo e la promessa di un per sempre. Steve che sembra uscito da una favola, troppo bello per essere vero.
toc toc toc
E Bucky li nota i dettagli che non tornano, l’uomo dal volto sfregiato che li spia, le foto di Steve nel taccuino di un criminale e la talpa infiltrata allo S.H.I.E.L.D.
toc toc toc
Ma, alle volte, per quanto disperatamente ci si provi, non puoi scegliere come vivere, è la vita a scegliere per te… Capitano.
{ stucky | partecipa alla challenge Gruppo di scrittura @Ferisce la penna }

Se tocchi Steve Rogers per Bucky Barnes sei un uomo già morto

​Quando i suoi amici, durante una piccola festa nel suo appartamento, gli distruggono mezzo soggiorno, Percy fa la conoscenza del suo vicino di casa in un modo fuori dal comune. Uno strano ragazzo di cui non può fare a meno di sentirsi attrato. Questo sarà inizio di un'amicizia, oppure...
-----Tratto dal testo-----
Erano in quei momenti che lui si chiedeva: "Che razza di amici mi son fatto?"
Prese un respiro profondo. — Che diavolo avete combinato?! — gridò.
Le sue orecchie registrarono un paio di SLAP-SLAP e poi un'altra serie di imprecazioni in Spagnolo. — È colpa tua, Leo!
— Miss Mondo, non c'era bisogno di colpirmi! Meno male che non era la mia faccia. Hai idea di quante ragazze spezzerai il cuore se lo fosse stato?
Percy alzò gli occhi e si lasciò sfuggire un sospiro esasperato prima di irrompere nel salotto. — Ragazzi, se mi avete distrutto il soggiorno, io... — si bloccò e sbatte incredulo le palpebre un paio di volte. — Annabeth?
— Sì, Testa d'Alghe?
— È un buco, quello che vedo nel mio muro?

Solo le persone fuori moda pensano che I libri siano da leggere.

Mi hai cercato, per un po' almeno sono certa che tu l'abbia fatto.
Perdonami, Nana, se non ho mai risposto a nessuna delle tue chiamate.
Ma sai, quel buco nero alla fine ha vinto.
Non s'è accontentato di inglobare tutti i nostri giorni felici assieme, no; ha ingerito anche me.
Chissà dove ti trovi.
Chissà cosa hai pensato quando hai scoperto che me n'ero andata di corsa, senza guardarmi alle spalle, per paura di vedere qualcuna delle persone che mi stavano a cuore soffrire.
Eppure, se quel giorno lo avessi fatto, se avessi sbirciato dietro di me, forse avrei visto Nobuo in piedi sulla banchina del treno.
Forse avrei visto anche te accanto a lui.
Forse sarei rimasta... forse ora sarei felice.

Mi ero fermata dietro l’angolo per vedere se mi avresti cercata. Non l’hai fatto.
È stato in quel momento che sono morta.

Ebbe la sensazione che un varco si fosse aperto appena sopra l’ombelico. Annaspò in cerca di aria mentre quella fessura si allargava sempre di più risucchiando gli organi e il sangue da ogni singola vena. James si lasciò cadere con un sussulto sul pavimento e di colpo i suoi polmoni si contrassero e si svuotarono di tutto l’ossigeno rimasto.

Il malumore profondo di quando si è predi del caos della vita.

Quando la tristezza ci mangia vivi, non ci resta che scrivere