Quelle sere da adolescenti.

[WARNING: MYSTRADE]
Mamma Holmes sembra essere fin troppo determinata a conoscere Gregory Lestrade, ormai compagno del primogenito.
#prompt suggerito per il drabble weekend sulla pagina Facebook 'We are out for Prompt'.
Dal testo:
-Tua madre sa che io esisto?- mormorò lo yarder.
-Mi pare evidente.
-Non gliel'hai detto tu, vero Myc?
-Anche questo mi pare evidente.
-Oh, mio Dio...
-Gregory, non è opportuno agitarsi in due.- fece presente, con un sospiro. -Non che io sia contento di ricevere mia madre, ma...
-Mycroft, io non ho nulla da mettermi!
Il politico accigliò lo sguardo, perplesso.
-Hai un armadio pieno di comple...
-Ma sono i tuoi genitori!- esclamò il compagno, cacciandolo letteralmente fuori dalla camera da letto. -Fuori, fuori! Devo trovare qualcosa di adatto!

[Takao/Midorima]
Una mano gli sfiorò il viso – prima la guancia, poi uno zigomo, poi poco più in basso, vicino all'attaccatura del naso.
«Shin-chan, sei bello».

WHAT IF
Emma non si è sposata. E ora, dopo un paio di mesi, ha bisogno di un nuovo materasso per il suo appartamento, perciò Henry e Regina l'accompagnano.

In una normale mattinata di sole, Draco Malfoy, l'algido principe di Serpeverde, si appresta a fare colazione insieme a quello strambo e mal assortito gruppo di amici che si ritrova a seguito, quando, come di consueto, si leva il solito chiacchiericcio che precede l'entrata in Sala Grande del famoso Trio Miracoli.
Lo sguardo sdegnato del giovane Malfoy si posa sull'esile figura della perfetta Caposcuola Granger...
Estratto:
« [...] È assodato che a giocare col fuoco prima o poi ci si brucia, e se la Granger era fuoco puro, a lui, un Malfoy, non era concesso bruciarsi, perché lui aveva degli obblighi, e questi non potevano assolutamente comprendere le grazie di una Sanguesporco, per quanto bella fosse.
Perché lei, bella lo era eccome. [...] »

"L’insolenza di Merlin sta raggiungendo vette inesplorate mentre la sopportazione di Arthur sta scivolando ai minimi storici. Vorrebbe semplicemente voltarsi ed ordinargli di stare zitto, ma sa perfettamente che non funzionerebbe perché, insomma, stiamo parlando di Merlin e lui non è uno di quei valletti ossequiosi e rispettosi che si può zittire semplicemente imponendoglielo."
Seconda storia in questo fandom! Buona lettura a tutti!

[509 parole, Merthur (bromance), prompt: ''Merthur - Merlin è fermo a letto a causa di una gamba rotta, Arthur prova a prendersi cura di lui.'']
Merlin è caduto da cavallo e si è rotto una gamba, suscitando l'ilarità dei cavalieri di Camelot.
Ora è a letto in convalescenza, ma una bionda testa di fagiolo giunge a disturbare la sua tranquillità.
Nelle sue mani ci sono un vassoio con la cena per l'amico, un po' di sarcasmo e tanta buona volontà.
Certo è, però, che Arthur è davvero un pessimo servitore.
DAL TESTO:
''Ti ho portato...la cena.''
Merlin abbassò gli occhi azzurri sul piatto appoggiato vicino alla sua gamba.
Doveva avere un'aria piuttosto terrorizzata, perchè Arthur alzò gli occhi al cielo.
''L'ha preparato Gwen'' chiarì.
L'altro alzò le spalle e sorrise.
''Grazie a Gwen, allora!'' esclamò, allungandosi per arrivare al vassoio.

-Frog!? Where are you? Frog!
Da almeno mezz'ora Arthur girava per casa in cerca del francese con la ferma intenzione di menarlo non appena quei maledettissimi occhi azzurri gli si fossero palesati davanti.
Aveva le sue ragioni però eh! La maledetta rana gli aveva rotto il servizio da tè in porcellana del XVIII secolo giocando ad hokey con i bambini.
Il servizio in porcellana, bloody hell!!
Gliele avrebbe suonate!

Avventure di un giovane lasciato da quel che credeva essere il suo amore.
La sua mente.
Le sue notti.
Avventure e pensieri in libertà.
Dal primo capitolo:
"Le donne amano il sesso, forse più degli uomini.
Solo non ne parlano. Che dopo sia sesso o amore, quello che cercano, non ti interessa.
La sostanza è quella. Perché le distinzioni sono cose prettamente femminili: del resto, sei convinto che chi prova il Kamasutra con il proprio compagno – o compagna che sia – non sta facendo altro che dell’ottimo sesso. L’amore è poi un fattore che può non guastare, no?"

Un'ossessione bruciante, un sentimento nuovo. Difficile da ammettere e da spiegare, quando non lo si ha mai provato prima. Però la voglia di sperimentare c'è, peccato solo che Lei sia una perfettina del cazzo, o almeno così appare ai più. Ma lui sa che non è così.

''Oh, ma una notte di sesso per noia con il tuo migliore amico non è poi così grave, pensavano.
Una notte e poi ci erano ricaduti; nella vasca da bagno, nel lago, nel letto. Sul pavimento, sul tavolo, ognuno sul corpo dell’altro, sull’anima dell’altro, sul cuore calpestato di Ron. Non era più sesso per noia forse.
Forse era sesso per paura, per solitudine.
Forse dovevano smetterla di ritrovarsi sempre così vicini, sempre così stretti. Ma non potevano farne a meno; come avrebbero potuto?
Hermione, per quanto odiasse ammetterlo a sé stessa, lo faceva per un solo motivo: non voleva perdere un altro amico. E Harry lo faceva perché non voleva sentirsi abbandonato mai più. Entrambi non volevano sentire qualcosa, ma non sapevano se fosse davvero quello di cui avevano bisogno. E allora continuavano a rendersi felici a vicenda, una di quelle felicità che durava poco più di un orgasmo e che li lasciava appena, stesi sul letto uno accanto all’altro, senza guardarsi, senza toccarsi, il battito tornava lontano.''
ATTENZIONE! Coppia Het, con accenni di Slash e FemSlash

Storia di fantasmi ambientata in una vecchia foresta.
Questa storia partecipa al contest “Storie di fantasmi” indetto da elli2998 e Inchiostro_nel_Sangue sul forum di EFP.

Daniele e Monia hanno diciassette anni la prima volta che si incontrano in una libreria del centro città e entrambi hanno un grande sogno nel cassetto. Ma il destino, la vita e la fortuna tessono trame complicate e entrambi sembrano dimenticarsi in fretta di quel veloce incontro nonostante poco tempo dopo il nome di Monia sia in ogni libreria e il volto di Daniele sia nelle lussuose pubblicità delle riviste patinate.
Eppure quando si incontrano nel pianerottolo di un palazzo a Soho qualcosa risveglia il ricordo.
Un amore di seta carta e caffè: perchè lui ha solo eleganti pigiami di seta, lei si trascina sempre dietro fogli spiegazzati dove appuntare i pensieri e entrambi vinono in realtà per rendere omaggio alle loro macchine del caffè.

“Balle! È comparso d’improvviso in mezzo al corridoio, proprio sulla mia traiettoria. Lo fa apposta, il lombrico, è la quarta volta in un mese!” ribatte Naruto, torvo, incrociando le braccia al petto con fare offeso mentre il suo nemico, ignorandolo regalmente, si avvolge intorno al braccio di Sasuke e lo risale con tutta calma.
“E’ la quarta volta in un mese che lo calpesti. Io al tuo posto sarei contento che non mi abbia ancora inghiottito una gamba,” osserva Sasuke con indifferenza, perso nella contemplazione del suo cucciolo.
[Legata a Konoha, mattina e Mimizu.]

{Storia scritta per il contest "Amore con la A maiuscola (Afrodite sarebbe fiera di me)" indetto da AnnabethJackson sul forum di EFP}
«Siediti» la invita Chris, indicandole lo spazio rimasto accanto a lui sui gradini. E lei, per qualche motivo, accetta.
Potrebbe ignorarlo, girarsi ed entrare nella cabina. Sarebbe più facile così. Sarebbe più facile continuare a evitare il problema, fare finta di nulla.
Ma il fatto è che con Chris non è mai riuscita a fare finta di nulla. Non quando la prendeva in giro, non quando la rendeva vittima di scherzi di ogni genere, non quando è andato via, non quando l’ha ritrovato, e tanto meno adesso, che la guarda e per la prima volta in così tanto tempo la vede.
[Chris/Clarisse ♥]