Questa storia, è una storia vera.
Questa storia è la storia che ha portato Ariana Grande, la famosa Ariana, a diventare pazza.
Questo amore, che amore davvero non è, ha trasformato Ariana.
Cos'è diventata non lo sa nessuno.
Carter, è un nome, è una persona, è un ragazzo, è l'unica cosa in grado di farla sentire viva.. o pazza.
Una storia accaduta quella sera, vi ricordate? Al concerto a Londra?

[Storia nata dall'iniziativa "Serata drabble" proposta da GaiaBessie su facebook]
4 prompt, 4 drabble, un quarto d'ora per drabble.
Neville Paciock aveva un cuore di quercia e la voglia impellente d’amare. Lo si capiva dal modo in cui incespicava su se stesso quando lei era nei paraggi, di come la sua serra si era riempita di violette del pensiero.
Pansy, invece, il cuore non l’aveva mai utilizzato troppo.

questa è una storia che parlerà non solo d' amicizia ma anche della passione dell' amore di un' avventura fatta e trascorsa con delle fantastiche persone non è una storia vera ma tutta inventata ma le emozioni sono vere come l' amicizia fra degli amici.
è una storia che inizia in una gelateria e che non si sa dove porta .
ci sono delle amiche che verrano trasportate in un altra epocaaa

Draco Malfoy, James Potter, Lucius Malfoy e Severus Piton: una raccolta di drabble per esprimere le loro riflessioni sulo momento che ha cambiato le loro vite.
RACCOLTA ARRIVATA SECONDA PARIMERITO AL CONTEST "Drabble e musica" DI TheGhostOfYou

Il suo sogno si avvera.

One shot di 610 parole.
Ten/Lunch.
Prima volta che scrivo su altri personaggi del manga,siate clementi :3
----
Occhei,con i titoli non ci sono davvero fare.

Maggio 2012.
Un attentato, alla scuola "Falcone" di Brindisi toglie la vita a una ragazza come tante.
Una ragazza che era andata a scuola.
Una ragazza che aveva tanti sogni.
Una ragazza come noi.
Per scrivere questa one shot, mi sono ispirata a quello che è accaduto.

Aprì le gambe e le braccia e soffiò fuori tutta l’aria dai polmoni, perché non ne rimanesse dentro più nulla. Il suo corpo così cominciò ad affondare pian piano; Kanata sentì l’acqua scivolargli sui vestiti e tra le pieghe della divisa scolastica, accarezzandogli la pelle nascosta.

Non puoi morire,
non prima di aver visto il cielo d’Irlanda,
correre dietro di te.
Adrenalina, brividi, emozioni.
Ecco cosa mi davano quelle corse clandestine. Quando a dettare il tuo gioco non vi era altro che l’odore dell’asfalto e le stelle ad indicarti la direzione. Quando non ti chiedevi il perchè della tua spazzatura di vita ma tutto ti appariva chiaro, delineato, seppur per lo spazio di una notte.
Io correvo per non sentire il dolore.
Per non sentire niente aldilà dell’adrenalina che assaliva ogni terminale nervoso quando il contachilometri sfiorava i 200 km/h e percepivo il cuore implodere nel petto una volta tagliato il traguardo. In quei momenti ero il Dio della strada e sentivo che non c’era nulla che non avessi il potere di fare. Mi sentivo libero, per pochi secondi ero io stesso a dettare le regole del gioco. Completamente anestetizzato dal dolore e dalla rabbia. Correvo per sentirmi libero. Ma a volte la libertà veniva pagata a caro prezzo. A volte la libertà pretendeva qualcosa in cambio.
La tua stessa vita.

Passarono 3 giorni ed io e Zayn ci limitavamo a lanciarci a vicenda piccoli sguardi durante le lezioni. L’ultima volta che avevamo parlato, il nostro discorso fu spezzato bruscamente dal suono di quella insopportabile campanella.
Nessuno dei due ha cercato più un contatto dopo quel discorso, nessuno a più cercato di avvicinarsi all’altro , neanche per un semplice ”Ciao” . Ormai mi ero arresa all’idea che tra me e Zayn non poteva mai esserci nulla.. Ne un amicizia, ne un amore … Nulla. In un certo senso me lo aspettavo, figuriamoci se una ragazza come me poteva piacere ad un tipo come lui.
Cosi decisi di liberare la mia testa da qualsiasi pensiero riguardassero Zayn, dovevo dimenticarlo assolutamente … Ma più pensavo che dovevo dimenticarlo, più mi tornava in mente … Ormai era sicuro … E già , ormai era chiaro , io mi ero innamorata di quel ragazzo cosi strano .. quel ragazzo che potrò solo sognare per tutta la vita.

E si era arrabbiato, lo aveva picchiato, lo aveva minacciato.
E poi il buio.
Quel buio che sa di ricordi e di perdita, quel buio che sa di fallimento ed è talmente intriso di senso di colpa e vergogna da far male.
“Meno male che non si è svegliato!” era il suo primo pensiero. Meno male che gli unici ricordi di tutto questo sono sigillati dentro di lui. Continuava a ripeterselo, augurandosi di non assistere più a tutto ciò.
Il secondo pensiero andava inevitabilmente al ricordo del corpo dell’amico addormentato, quel corpo che sembrava non volersene andare dalla sua mente, che scuoteva i suoi sogni, solcando la sua pelle e le sue membra.
E poi il buio.

Partecipante al Notp contest indetto da Flavia Kore.
Menzione speciale come storia più triste.
"Era tutto per lui.
Era tutto per lei.
Un amore tanto forte quanto fugace come un battito d'ali di falena così vivace e fragile ma attirata da quella luce troppo intensa che l'avrebbe fatta spegnere per sempre".

Quando la bocca tace, l'anima urla.

se davvero può sbocciare un fiore in mezzo ad un campo arido perché tenerlo nascosto? Cosa può spingere un uomo a diventare ciò che é realmente ma che teneva sepolto? Forse prendere il volo senza le ali é possibile e il signor Ghillians sta per scoprirlo