Cantavi sempre, la domenica, quando ti chiudevi in cucina per impastare una torta di mele: dicevi sempre che bisogna celebrare il fine settimana – s’è riposato Dio, di domenica, perché non dovremmo farlo noi?
Io ti guardavo, con indosso un buffo grembiule a scacchi rossi (quant’eri Grifondoro, Ria, quanto) e il naso sporco di farina. Ti ho sempre detto che eri un po’ stonata, quando cantavi Que serà serà e mi dicevi che non era roba mia, troppo Babbana per chi era cresciuto osannando il proprio sangue: ho iniziato ad ascoltare musica Babbana dopo che te ne sei andata, frugando tra i tuoi dischi ho trovato me stesso. Ho trovato quel marito un po’ distratto, che non sapeva farsi il nodo alla cravatta e, in cucina, non muoveva un muscolo se non per dirti che eri stonata.
Quando, invece, non lo eri – la tua voce scivolava sulle note come il sangue giù da una vena recisa, come vento in un canneto di acqua cristallina: ti avrei ascoltata sempre e, per questo, cercavo di non farlo mai.
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Autore:
Gaia Bessie | Pubblicata: 07/02/22 | 07/02/22 Rating: Giallo | Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Capitoli: | Completa
Astoria Greengrass, Draco Malfoy Note: What if? | Avvertimenti:
Categoria:
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