Il rapporto tra genitori è figli non è mai semplice... Soprattutto quando il padre in questione è l'Hokage e il figlio risponde al nome di Boruto Uzumaki!
Una bravata con i fiocchi si merita una punizione esemplare e questo segna l'inizio di un lungo viaggio in un intreccio di ricordi vecchi e nuovi. A fare da guida un Virgilio d'eccezione: Sasuke Uchiha.
Nota: Questa storia partecipa al Contest "The journey that opened his eyes - Quel viaggio che gli aprì gli occhi - Naruto Contest" indetto da Nede

Questa storia parla di Dissennatori.
O meglio, parla di due Dissennatori. Che volevano provare qualcosa di diverso.
Songfic sulle parole di "Last kiss" dei Fireflight, scritta per un contest sul sito HpQuiz.it

Isortoq, Groenlandia. Sessanta abitanti, due cuori, un’anima.
“E questo freddo che mi uccide. E muoio. Mi uccide l’amore che è ancora e, bastardo, è lo stesso che mi tiene in vita”.
[M♥M]
{Ad HunterKeehl}

Quando una storia finisce la tua vita viene sconvolta, pare finita. Soprattutto a quaranta'anni. La natura intorno a te ti incita a reagire, continua a vivere e rinascere: vorresti cambiare anche tu, rinnovarti, cominciare un'altra stagione: non sempre ci riesci.

La citta la mattina sotto la neve

attraverso storie verosimili e inverosimili collegate ai ‘miti’ contemporanei.
Nulla di troppo serio e nulla di troppo banale, semplicemente una raccolta di oneshot autoconclusive che fanno riferimento ad alcuni punti cardine della società in cui viviamo.

Si sente ancora l'eco di due sussurri.
"Ti amo Sherlock.
"Ti amo anche io, John."

Piccolo sfogo dedicato ad una persona importante che non dimenticherò mai.

Ciò che avvenne influirà sempre su ciò che avverrà, persino un eco di secoli orsono può tornare a far visita. Gon, Killua ed altri Hunter si troveranno presto ad affrontare tale minaccia. La trama vede un viaggio intorno al mondo, alla scoperta dei suoi luoghi più segreti e misteriosi, ma si rileverà qualcosa di più grande e pericoloso. Un piano congegnato da diverse menti vedrà contrapporsi tra loro diverse nazioni assetate di potere, prime fra tutte due antiche città-stato contrappostesi per secoli: Furishiajie ed Eleutherigi. Gli Hunter si ritroveranno coinvolti in un sanguinolento teatro politico e dovranno affrontare dozzine di altri avvenimenti imprevisti, compresa una misteriosa minaccia dal passato.
La narrazione degli eventi muterà continuamente genere e tematiche. Essa rispetterà a pieno lo spirito del manga, con momenti luminosi ed altri oscuri e cruenti, molta strategia e spazio per introspezioni varie. Il narratore sarà onnisciente e le descrizioni saranno piene di dettagli.
Gli avvenimenti avvengono in un tempo fittizio posto dopo l'arco narrativo delle elezioni, senza citare avvenimenti posteriori.
Nota tecnica: i dialoghi saranno contrassegnati dalla simbologia classica (), mentre i pensieri saranno contraddistinti dalla simbologia (").

E' una fredda notte di Dicembre, un notte come altre.
E sta per nevicare.
Questo è quello che sa Ginevra mentre si reca, controvoglia, ad una festa.
Quello che non sa è che i ricordi sono pronti a riaffiorare...e si sa: i ricordi, proprio come i sentimenti, non possono essere controllati.

Levò lo sguardo al cielo e le stelle, da pallide lucciole aggrappate a un manto nero, sembrarono ingrandirsi sempre di più. Divennero abbaglianti, lingue di fuoco candide come la neve e calde come il sole. Urlarono, assordandolo, costringendolo a chiudere gli occhi e a coprirsi le orecchie con le mani.
Era inutile. Il lucore violento delle stelle trapassava le sue palpebre, le loro urla di terrore ferivano le sue orecchie. Le sentiva, le vedeva.
[Post finale dell'ottava stagione]
Castiel, i suoi incubi notturni causati dal senso di colpa, e una tempesta di dolore che non accenna a sparire.
Se sono le stelle la causa degli incubi, potranno essere proprio le stelle – due stelle – a risolverli?
[Storia classificatasi sesta ex aequo al "10 Songs Contest" indetto da Frandra sul forum di Efp.]

Vaniglia era di turno al Museo, Grisam l’aspettava di sotto per uscire a studiare insieme il crepuscolo, e Felì non era al suo fianco a ricordarle che era in ritardo e che doveva sbrigarsi perché stava facendo aspettare quel povero ragazzo fuori al freddo. D’istinto cercò il suo barattolo con lo sguardo.
→ Partecipa alla Corsa delle 24 ore – Speciale X Edizione indetta sul forum Torre di Carta.

"il dolore della povera Eco la consumò pian piani, finchè di lei non rimase nient'altro che la voce"
Non so bene come classificare questo testo, ma so cosa non è: non è un romanzo epico, non è una poesia, non è una storia d'amore. Ora sta a voi aiutarmi a capire cosa sia di preciso, vi dico solo che è nato dopo che il mio prof di latino ci ha narrato il mito di Eco e Narciso, mentre io, ancora mezza addormentata, avevo ancora l'eco della sveglia che mi ronzava nelle orecchie.

[Partecipa all’“All together contest” indetto da MaryBlack sul forum di EFP]
"La cosa che lo attrae sin dal primo istante è la sua resistenza consapevole.
La nota perché ha impattato contro una perfetta barriera di Occlumanzia – è, per lui, una sfida eccitante.
Osserva la ragazza con gli occhi degli altri e non può far altro che fissare l'incavo dei suoi seni, la sua pelle candida e inviolata che accoglierà il suo corpo di metallo.
Non vede l'ora di adagiarsi sopra un livido, espandendo la cancrena."

Questa storia parte dalla fine della Quarta Guerra Ninja nel finale alternativo che avrei visto per personaggi come Hinata, Sasuke e il resto.
Per molte cose mi appoggerò al canon, niente forzature qui. I personaggi non verranno snaturati, gli darò profondità.
La storia è psicologica e cruda, per una lettura adulta, realistica.
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Sasuke e Hinata non potrebbero essere più distanti, Sasuke quando la intravedeva nei vicoli del villaggio la ignorava.
Erano andati in Accademia insieme, ma lui non riusciva nemmeno a ricordare il nome dell'ereditiera del clan Hyuuga.
Lo irritava quella donna fantasma che frequentava sempre i suoi posti preferiti, analizzandolo ogni volta che lo guardava.
Il suo sguardo era diverso da quello che gli rivolgevano le oche del paese, i suoi occhi erano d'acciaio screziati di viola.
Era diventata afona, asociale, ma inaspettatamente s'era avvicinata a lui, facendogli sentire una voce che non tirava fuori con nessuno da anni.
Quando pensava di essere l'unico a sentirla parlare gli veniva davvero da ridere.
Solo qualche tempo dopo Sasuke Uchiha si sarebbe reso conto di essere diventato l'espiazione di Hinata Hyuuga.