Nei momenti bui del mondo, prima di ogni epica battaglia, si invocano gli Déi a protezione; si visitano i luoghi a noi più cari; ci si accomiata da coloro che amiamo, promettendo di tornare sani e salvi.
A volte però, si è costretti a fare tutt'altro genere di promesse...
[Pair Miro/Camus, riferimenti Shounen-ai, missing moment prima delle battaglie di Hades]

Un omaggio a un grande capitano.
Spero vi piaccia e fatemi sapere.

C’era una volta…
E’ un inizio ormai fin troppo scontato – o dovremmo dire classico? - per una favola che altrettanto scontatamente termina con l’allegro finale …e vissero tutti felici e contenti.
Ma C’era una volta per cosa mai potrebbe essere più utile, se non per raccontare una storia di cose che c’erano, cose che ci furono, cose che, ora, non ci sono più? Per raccontare una storia - no, non una favola - che non potrebbe mai concludersi con …e vissero tutti felici e contenti?

Scrissi questa poesia il giorno della morte di una cara amica. Non dimenticherò mai il suo sorriso, la gioia e la felicità con cui condusse la sua fugace esistenza

Scrissi questa poesia il giorno della morte di una cara amica. Non dimenticherò mai il suo sorriso, la gioia e la felicità con cui condusse la sua fugace esistenza

Questa è la prima volta che scrivo su efp, spero che siate indulgenti. Il testo era un compito di italiano che mi avevano affidato tempo fa a scuola, ispirato all' anotolgia di Spoon River. Ho deciso di scriverlo sulla Umbrige perché volevo un altro finale per lei. Infatti non finisce a Azkaban, ma viene liberata e la sua fine la punisce per le azioni fatte in vita.
Buona lettura,
Fred.

[20/3(2005]
Altro reperto archeologico.
Esamino, dal mio punto di vista, i rimorsi di Shew per la morte del figlio. Il rivoluzionario, per un istante, lascia il posto al padre disperato.

E' una breve fic, una drabble oserei dire, visto che il testo in sè conta all'incirca un centinaio scarso di parole.
E' dedicata a Rabastan Lestrange, personaggio secondario e poco curato dalla scrittrice, personaggio che personalmente io adoro.
Non m'azzardo a mettere OOC semplicemente perchè l'autrice stessa non lo caratterizza.
E' una breve drabble che funge da epitaffio funebre per il mangiamorte ormai defunto.
Leggetelo ascoltando Listen To The Rain degli Evanescence, la canzone con cui mi sono ispirata a scrivere. (:

"Siamo all'inferno, maman, e l'uscita non si vede: io sto già preparando le valigie piene di vestiti estivi e tanta crema solare, Al fa amicizia con Cerbero e Vanya probabilmente si è già messo in affari con Satana."
Anno 165 dell'Era Oscura.
In una Terra disperata in un futuro troppo lontano per essere immaginato, la razza umana sopravvive a stento rinchiusa in rifugi nelle zone più fredde del globo alle prese con una guerra disperata contro di LORO.
LORO. Il nemico.
In una base nella steppa siberiana una voce, una delle tre Voci della Terra rimaste - così i superstiti chiamano quelle che un tempo avevano il nome di Nazioni - lascia un messaggio ai posteri, a quelle genti, persone e personificazioni che, addormentate nelle Criocaspule, non hanno visto l'evolversi della guerra.
[OC!Unione Europea, America, Russia][Accenni di Russia/America]

. . . Ad un anno dalla mia morte . . .

Ogni volta che un uomo muore, gli altri lo ricordano, e lui vive ancora un po' nelle loro menti.
Così Elle vive sempre nella nostra memoria, nelle nostre menti, nella nostra vita.
E forse le sue ultime riflessioni resteranno con noi finché saremo in grado di pensare, e di sentire.

Lei non aveva mai saputo dove i miti nascessero né dove andassero a riposare - e in realtà se fossero poi proprio veri del tutto. Ma un giorno trovò il fiore, e con il fiore trovò anche lui, e d'un tratto quanto le leggende fossero vere non ebbe più tanta importanza.

Tu dove sei finita?
E’ come se tu fossi morta.
Non c’è alcun futuro dinnanzi alla tua vuota esistenza.
Nemmeno una goccia d’inchiostro sarà sprecata per scrivere il tuo epitaffio.
[Terza Classificata al contest "15 minutes of fame" indetto da Writers Arena]

"Non è morta in battaglia. Non c’è stata gloria per lei. Il generale Leia Organa si è semplicemente ammalata e ha chiuso gli occhi per sempre stringendo la sua mano"
Un incontro inevitabile, un momento di tregua, ancora troppe parole non dette.

“Chiudiamo qui, Draco” sussurrò atono, come se stesse ripetendo una preghiera imparata a memoria, in una chiesa buia e isolata, dove il rumore avrebbe infranto il credo, spezzato la magia dell’illusione di Dio. E poi ero io il bastardo. * Non c'è miele in questa storia, ci sono pensieri salati, c'è l'amarezza di scelte che non si dovrebbero dover scegliere mai... ma che altrimenti non possono essere. C'è solo fretta di dare Scacco Matto al destino.