Vorrei solo sfiorare la tua anima ferita. Leggere quella vita strappata che ti porti dietro a fatica, e che parla anche di me.

Poca ispirazione per una misera creazione, susciterà in voi una qualche reazione?

Personaggi a sorpresa! Cercate di indovinare chi sono il mittente e il destinatario di questa lettera d'amore~
Tratto dal testo:
Non so dove sia più facile incontrarci per te, ma in un posto caratteristico per me, posso facilmente riconoscerti.
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Drabble di 110 parole partecipante alla challenge proposta da Mari Lace e Shireith nel gruppo Facebook “Detective Conan Fanfiction (Italian fan).

Se vuoi la verità, non sei nel posto giusto.
Se necessiti della verità, allora sei nel posto giusto.

Esistenza!
Gelida come una tormenta,
o verace come una fornace,

Questa è una mia valvola di sfogo: scrivere per te, lettore ignoto. Sei l'unico in questo momento capace di ascoltare il mio dolore.

No credo che ce ne sia bisogno... è solo un piccolo lavoro!!!
Nota della webmistress: c'è sempre bisogno di un'introduzione che dica qualcosa della storia. Quando vedi questo messaggio, provvedi a riscriverla.

"L’uomo si trascinava in avanti, il sangue schizzava rumorosamente sul suolo in cemento; incespicava ad ogni passo, reggendosi la spalla sinistra con la mano destra, singhiozzando da dolore. L’osso era stato messo a nudo, le vene sprizza-vano allegramente inzuppandogli la mimetica militare e la-sciando una lunga scia alle sue spalle.
Il braccio mancante giaceva a qualche decina di metri di distanza e poco avanti all’arto, la luce della luna che filtrava dalle finestre spalancate sulle strade abbandonate della città in rovina illuminava la bianca di una spada, una spada bizzarra, lunga due metri, dalla curiosa forma di una pinna di squalo, con tre strisce nere all’altezza del ricasso.
La lama era poggiata sulla spalla destra di una giovane donna, dai lunghi capelli biondi e la parte inferiore del viso coperta da una maschera bianca in osso che ritraeva un sorriso dalle zanne snudate. Sotto la giubba verde militare, un seno pieno da donna premeva già sulla biancheria e la carne ondeggiava appena mentre la ragazza si muoveva, seguendo il sangue."

La linea sottile che c'è tra realtà e immaginazione è facile da oltrepassare, i problemi sorgono quando non si riesce più a tornare indietro. Ed é proprio qui che Oliver e Madeleine lottano: due caratteri forti, due pensieri contrastanti, smussati dall'amore reciproco e dalla voglia di tornare a vivere.

E se tutti i Cullen (Bella compresa, già trasformata da tempo), dopo millenni di vita insieme trovassero il modo di rinascere umani, nello stesso posto, più o meno negli stessi anni? E se dimenticassero tutto (o quasi tutto) della loro vita precedente? E se fossero semplicementi cittadini della piovosa e noiosa Forks di millenni dopo, contemplando una realtà a cui sentono di non appartenere ma dove devono vivere? Come sarebbero, tutti quanti, senza la loro patina di 'immortali' ad avvolgerli?
Storia, o meglio, raccolta di piccoli brani che mi è venuta così, spontanea. Spero possa piacere...accetto qualsiasi tipo di critica o consiglio, grazie

-Prima di questo, Granger, tu ti limitavi ad esistere. Ora sai cosa vuol dire vivere-

[KazuBisha Week 2017] [Day Six: Domestic or Family] [May 19th]
Non ricordava di essere morto. Anzi, per la verità non ricordava neppure di essere mai vissuto. [...]
Una mano bianca e bollente gli carezzò i capelli e il volto, in un gesto rassicurante e affettuoso. Non avrebbe mai voluto allontanarsene.