E' una flasfic con protagonista Ginny che vive a modo suo l' addio da Draco. Spero che l'idea vi piaccia!

Perché Tommy e Felicity non si sono mai incontrati?
Perché?
È un what if che si colloca nella puntata 1x17 "Il ritorno della cacciatrice", dopo il ricatto che subisce Oliver, però in questa storia lui non ci sarà.
I protagonisti sono Felicity e Tommy.
Non ve lo aspettavate vero?
Buona lettura!

Un sogno a volte può cambiarti la vita per sempre...
Se vi piace la potrei continuare , fatemi sapere ! :) buona lettura
Scusate in anticipo per gli errori !:)

Questa poesia mi è stata ispirata da una sensazione che purtroppo provo spesso.Ditemi cosa nè pensate per favore.Buona lettura.

"Voglio continuare ad amare il mio dolore, non voglio dimenticare come ci si sente senza di esso."
Questo è quello che ribatto sempre a tutti quelli che mi dicono di liberarmi di quello che ho dentro.
Non aspettatevi chi sa quale fic, è un piccolo mucchietto di parole che ho messo giù, una breve drabble. E' tutto quello di cui la mia carne, la mia mente, il mio sangue, il mio sguardo sono intrisi.

Il suo corpo era la storia che raccontava dei suoi errori, delle sue sofferenze, ogni taglio era una linea che continuava la linea della sofferenza rendendola ogni giorno, ogni istante, sempre più lunga, sempre più interminabile.

"Un'altra spinta.
Non c'è che ghiaccio.
Rimani solo tu.
In mezzo al bianco."
Drabble sulle sensazioni di una pattinatrice.

Se la tua vita viene di colpo catapultata in un modo dove niente è normale, dove non puoi fidarti nemmeno di te stessa non c'è da stupirsi che guardandoti allo specchi non ti riconosca più.

A volte il calore di un amore può nascere anche nel luogo più freddo. Può travolgere e convincere a rischiare il tutto per tutto. Nel più romantico dei casi, può superare tutte le barriere anche quelle più insormontabili!!!

Per il sesto giorno di marcia, Gilbert aveva capito due cose. Uno: era prigioniero senza possibilità di fuga, a meno che non volesse gettarsi fra le gelide braccia di una morte per assideramento. La prospettiva, per la cronaca, non lo attirava affatto.
Due: Ivan Braginski non aveva tutte le rotelle al loro posto.
[AU][Legata a "Come una ferita"][Linguaggio molto colorito][Gore]

ville non poteva aspettarsi questo. non che un'assistente sociale gli suonasse al campanello per fargli presente che era padre da 11 anni! e quel bambino è identico a lui, eppure così diverso, così lontano... sarà un'avventura doverlo conoscere, recuperare gli 11 anni trascorsi, e cercare di non farsi odiare per quella decisione presa... quella pessima decisione. [fanfiction ambientata nel 2011]

«È così triste.» la voce di L gli arriva forte alle orecchie, troppo forte. Light sussulta. «Tra poco dovremo dirci addio.»
***
Un what if?/missing moment un po' depresso del dialogo post-tetto dell'episodio 25, "Silenzio".
Perché tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se quel maledetto telefonino non avesse squillato.

{Shinoji; TodoBaku}
{Foursome}
.
.
“Inginocchiati,” ordina Shinsou,
E Bakugou esegue.
Ojiro sospira, “Dai, lascia fare. Non ne vale la pena. Andiamo su.”
“No. Ti ha definito un animale. Già mi da fastidio che ti chiami scimmione, per quanto mi riguarda faccio correre anche troppo!”
“’Toshi, ti prego!”
“No. Adesso la paga.”
“Shinsou non ha tutti i torti,” interviene Todoroki, portandosi vicino a Ojiro.
“Ma...Bakugou non è...”
“Sì, certo,” annuisce Todoroki, “Ma a volte ha davvero bisogno di essere ridimensionato. Non lo posso negare.”
“Uno giudizioso nella coppia c’è, allora,” sogghigna Shinsou.
“Ma già questo per Bakugou è umiliante...”
“Dovrebbe baciarti i piedi,” ringhia Shinsou.
“Oppure qualcos’altro,” mormora Todoroki, fissando alternativamente Bakugou e Ojiro.
Ojiro arrossisce, “Che...che intendi, scusa, Todoroki-kun?”
Ma Todoroki non gli risponde, lì per lì. Invece guarda Shinsou, che alza un sopracciglio. “Ti ascolto.”

È un modo strano di osservare la città, quello.
Islanda muove i primi passi sicuri, per poi scivolare veloce sul ghiaccio. Si lascia trasportare dalla velocità un attimo, il vento leggero che gli scompiglia i capelli candidi, ed alza il capo a guardare le mura inclinate delle case che sembrano incombere su di lui, lì sopra gli argini del canale ghiacciato.
Sembra tutto diverso in qualche modo, è come se la città lo volesse abbracciare, farlo sentire parte di sé. È piacevole, avere il freddo sulla pelle e sentirsi così circondati, come protetti.
[Spin-off di Amsterdam]
[Prima classificata al contest Amsterdam indetto da AmyLerajie sul suo blog]

“Lessi della nascita di Draco sul Daily Prophet, che si congratulava con l'antica e nobile casata dei Malfoy per l'acquisizione di un erede. Non c'erano foto, solo qualche felicitazione formulare nella pagina degli annunci, proprio accanto ai necrologi. Non mi riuscì di concepire il viso appena corrugato di Narcissa chinarsi su una culla per scrutare il piccolo Malfoy mentre dormiva, né il suo fisico asciutto e sottile sformato dalla gravidanza. Fu per questo che, probabilmente, smisi di pensare a lei: perché con quell'evento era sfuggita alla portata della mia immaginazione.”