Ho riflettuto molto sulle parole dia un mio amico, Giovanni, che è stato lasciato dalla ex, e si è sfogato con me. La poesia è appunto uno sfogo.

KLAROLINE
Anno 2140, conclusione della Terza Guerra Mondiale.
Invasione russa a Londra. E un gas futuristico, Giove, in grado di piegare la coscienza umana.
Il panettiere era Russia. Il negozio di trucchi. Il supermercato, Russia. La banca, Russia. Il mio quartiere, Russia. E sull’interno di ogni polsino dei miei vestiti, sotto le suole delle scarpe, vicino all’etichetta dei jeans, Russia. Trovai un minuscolo tatuaggio sul palmo della mano: Russia.
Dirvi che non riuscivo a crederci sarebbe dire poco.
Una ragazza inglese dal futuro distrutto.
Rifornimento viveri, impiegata A-7003: la mia identità che andava persa.
Un soldato dell'esercito invasore.
Mosse mezzo passo verso di me. « Finga, allora » disse, mentre voltavo il viso. I bottoni splendenti dell’uniforme come tanti proiettili neri. Sentii delle unghie graffiare una lavagna; pensai d’insultarlo. « Nessuno le riserverà gentilezze che non merita. Non provi a ribellarsi. Il mio è un consiglio sincero. Mi capisce? ».
Una capitale dilaniata.
Londra diroccata era un cuore infranto; nessuno osò però cancellare la parola Russia dalle pareti di Buckingham Palace. Io cercavo di non guardarla, ma il palmo della mia mano bruciava. Mi chiesi se potessi ancora considerarlo come mio.

La libertà di ciascuno termina dove inizia quella altrui. Ma quando due persone decidono di stare insieme le cose si complicano. Aggiungiamo che una delle due persone è Miki, inquieta, incerta, perennemente insoddisfatta di se stessa e che ancora non sa esattamente cosa vuole dalla vita...
Tutto inizia con un capriccio, ma stavolta uno davvero pericoloso. Sfidare il mortale abbraccio di Giove!

la curiosità del banale, l'inevitabile mediocrità di un diverso.

Era il solito giovedì mattina. La sigaretta mi scivolava dalla bocca e rimbalzava sul marciapiede, per poi tornare fra i miei denti anneriti dallo smog compresso dentro la sottile carta bianca che l'avvolgeva.

Cosa è successo dopo la rissa di mercoledì?
Un incontro tra i Contrabbandieri e quelli di Villa, la mattina dopo il disastro.

Lettera di Alfred ad Arthur durante la guerra
(ukus - gerita)

Un'altra poesia del mio terzo moleskine! Parla d'amore, una tra le tante, ma perchè ho scelto questa?Perchè forse è una delle poche che iniziano e finiscono con lo stessa morale. A volte capita, invece, di farsi prendere dalle parole e di finire una poesia non come avevamo pensato ma come la nostra mente ci dice in quel determinato istante. (so che non è una cosa positiva e sto cercando di correggerla xD).
Amori finiti. E' una semplice esortazione da parte dell'io di far ritornare colui che ha amato e colui che ama. Non c'è niente di complesso per quanto riguarda figure retoriche di significato o quant'altro, ma le immagini, privi di rimandi allegorici, rimandano invece a dei sentimenti intrinsechi nelle stesse, così da sembrare superficialmente senza senso, ma nell'insieme cogliere l'atmosfera dell'intera poesia.
Infine l'ultimo verso, che sembra un pò contrapporsi all'insieme passionale delle immagini, perchè l'aggettivo mite non c'entra niente con la forza di sentimenti o quant'altro ed è proprio questo che volevo che stesse alla fine: la realtà, il passaggio del tempo aspettando il suo ritorno che diventa sempre meno interessante da vivere.
Grazie.

Quattro giovani donzelle si confondevano nel buio della notte, tra il cielo e la strada.

Fu come una grande scossa.
(Grande Depressione)

Forse è per questo che non ha mai amato i giovedì pomeriggio, troppo vuoti e troppe assenze a riempirli.

Neji era stato il suo rivale, il suo migliore amico, il suo traguardo da raggiungere e il suo più grande rimpianto.
Il ricordo della sua giovinezza.

Un vecchio, si presenta in uno studio legale, ma poi scopre che si tratta completamente di un'altra cosa...
Scritto molti anni fa, in occasione di un premio internazionale.

Questa è una raccolta di poesie scritte durante un anno che sarebbe meglio dimenticare. L'ho chiamata "Gioventù Bruciata", come lo spettacolare film con James Dean, perché penso che non ci sia titolo più azzeccato per descrivere quell'anno.
Ho sempre pensato che fosse un peccato tenere tutto per me, quindi ho deciso di trascrivere qua questa raccolta per farla leggere a voi. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Buona lettura.