E lui, incapace di replicare, avrebbe fissato lo sguardo negli occhi della ragazza e vi avrebbe scorto nuvole troppo cariche, che sarebbero scoppiate da un momento all’altro, senza che lui la vedesse.
[...]
Forse, a dispetto delle scelte fatte, non era così diverso da Sirius come i suoi genitori pensavano, e volevano, fosse
{Regulus/Marlene. Leggero Sirius/Regulus}

Questa Flash l'ho scritta mentre aspettavo il treno per tornare a casa, quindi non è un gran che..
Ho usato il nome Italiano perché secondo me si addice di più.
~ Shown centric~
Su per giu dovrebbero essere 300/400 parole.

Una civetta "raffinata" consegna ad Harry una richiesta d'aiuto dall'ultima persona da cui se lo poteva aspettare... E il Grifondoro che è in lui si risveglia...

-Non dire cazzate,sai che non lo farei mai. Quanto?- chiese semplicemente.
-Due anni- rispose Debora.
Due anni…quelle parole vorticavano frenetiche nella sua mente. Due anni erano troppi per entrambi.
-Non ho altra scelta,Debora. Dobbiamo…finirla qui- sussurrò piano,guardandola negli occhi.

-Non dire cazzate,sai che non lo farei mai. Quanto?- chiese semplicemente.
-Due anni- rispose Debora.
Due anni…quelle parole vorticavano frenetiche nella sua mente. Due anni erano troppi per entrambi.
-Non ho altra scelta,Debora. Dobbiamo…finirla qui- sussurrò piano,guardandola negli occhi.

Gattonò lentamente fino al bordo del letto e, avvolgendosi il lenzuolo attorno alla vita, si avviò verso le scale che portavano in cucina. Si grattò la nuca sbadigliando e aprì la porta.
Draco lo aspettava lì, appoggiato al bancone della cucina, sorseggiando lentamente una tazza di caffè.r

Sinceramente non so cosa dire... diciamo che potrebbe essere una specie di riflessione che fa Ciel una mattina... oppure una costante che è sempre nella sua mente...
Nell'immagine trovate la traduzione in inglese.

Harry e Louis odiano svegliarsi presto la mattina. Anche se Harry trova il modo di rendere questo risveglio un po' meno traumatico degli altri.
[Larry] [Sesso esplicito] [1.1k]

Dave non sentì niente.
Nessuno era venuto a dargli il buongiorno, quella mattina.
La cosa continuò per due giorni. Iniziò ad andare nel panico.

«Buongiorno signora» Disse una voce profonda, matura, ma fresca ed elegante allo stesso tempo. Ebbi subito l’istinto di abbandonare qualsiasi cosa stessi facendo per scoprire il volto di colei che aveva parlato.
Immaginavo che voltandomi avrei incrociato lo sguardo di una donna sulla cinquantina, la solita cliente ricca di passaggio, ma così non fu.

[...]Gli occhi nocciola del bambino, che nel frattempo si era precipitato correndo verso di lei, la raggiunsero e li trovò così vicino da spaventarsi, quasi, - lei non aveva paura di niente – lui dal suo canto l’aiutò a tirarsi su senza dire una parola guardandola timoroso che si mettesse a piangere
[...]
sussurrò quelle parole che sapeva non avrei potuto ignorare, che mi avrebbero inevitabilmente incatenata a lui ancora di più. «Non mi lasciare, dimmi che rimani.»
Diedi un ultimo sguardo al ragazzo addormentato in mezzo alle lenzuola aprii la porta e mi diressi verso la mia stanza. «Ti amo, Nicholas.» e la chiusi alle mie spalle.

« un doppio decaffeinato senza... » bloccai la persona prima che potesse finire la sua ordinazione.
« un doppio decaffeinato senza schiuma con doppia mousse e latte alla cannella a parte, lo so joseph, lo so. » ogni mattina era la stessa storia. Joseph, un ragazzo sulla ventina, veniva ogni giorno a far colazione qui, e preciso come un orologio svizzero, arrivava a quell'ora ordinando sempre la stessa cosa. per quanto quell'ordinazione fosse così lunga e contorta, ero riuscita ad impararla a memoria, tanto che durante la giornata la ripetevo nella testa quasi fosse una filastrocca.

"Tutto va per il meglio, la "riabilitazione" di Nico sta dando frutti e "l'amicizia" tra Will e il figlio di Ade diventa sempre più profonda. Ma questo idillio comincia a dissolversi il giorno che Chirone, durante il consiglio dei Capocabina, annuncia ai campeggiatori l'inizio di una nuova missione."
-Questo significa che devi addormentarti accanto a me più spesso.- Disse Will distrattamente poi si pietrificò ripensando alle sue parole e si diede un pugno in testa da solo. –Non in quel senso.- Si affrettò a dire agitato. -Non che io avessi voluto intendere altri sensi, assolutamente no, la mia mente non ci ha mai pensato neanche lontanamente.- Parlò talmente in fretta che Nico riuscì a stento a capire quello che diceva mentre cercava di trattenere le risate. Will fece una risatina nervosa scuotendo la testa. –A volte non so perché parlo.- Roteò gli occhi facendo scoppiare a ridere Nico che intanto stava cercando di mettersi a sedere.
-Will.- Lo richiamò. –Dormirò con te ogni volta che vorrai.-
"Una Solangelo priena di Fluff, Angst, un po' di Horror e con una canzone triste in sottofondo."

Un mano afferrò saldamente il mio avambraccio, trascinandomi in un aula con luci spente e sedie sopra i banchi.
"Buongiorno, Arya."

Tobio arrossì appena, seppure consapevole che Tooru fosse addormentato e reagisse più per pura abitudine, che non per reale consapevolezza, ma non importava. Gli piaceva, quando i loro calori si mescolavano e poteva sentire il profumo del senpai avvolgerlo.
[Kageyama/Oikawa] ~ Questa storia partecipa alla "Fast Challenge: Cibo" indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp || Scritta per la challenge "Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo" indetta da Torre di Carta