Sette adolescenti in una clinica psichiatrica. Hanno un'estate per cercare di ricominciare a vivere.
"Non voglio che la gente sappia che sono pazzo. Nessuno di noi lo vuole."

E fu proprio a quel punto che la vidi. Riflessa nel vetro dello specchio un’ombra nel'angolo del bagno. Urlai e mi voltai di scatto, facendo cadere la spazzola dal mobile.
Mia mamma spalancò la porta. ''Aria! Che è successo? Ti ho sentito urlare!'' Chiese spaventata. Che era successo? Mi strofinai gli occhi, ma nel'angolo non vidi più nulla. Forse me lo ero semplicemente immaginata, anzi, molto probabilmente era così.
Sospirai abbassando gli occhi. ''Nulla mamma, sono solamente molto stanca.''
Lei si avvicinò, abbracciandomi, e io non potetti trattenere qualche lacrima. ''Aria, lo so che per te è difficile, ma devi farcela, devi resistere, lo facciamo anche per il tuo bene, e magari un giorno potremmo tornare a casa okay? Ora vai a letto.'' Mi baciò sulla fronte, come faceva ogni volta per darmi la buonanotte. Io annuì e sforzai un sorriso, andandomene in camera mia. Con il batticuore mi stesi sul letto, stringendomi a Piniap e dopo vari sforzi mi addormentai.

Niente. O qualcosa, forse, sul modo in cui Emily è riuscita a fare in modo che naomi togliesse quella bellissima maschera dallo sguardo impenetrabile, solo prendendola per mano.

Non potrei chiedere di meglio, in questo momento.
La mia vita è perfetta, e noi siamo infiniti.

Sdraiato su quel letto bianco mi stringevi forte la mano, come se avessi paura che mi stessi per lasciare definitivamente. Senza avermi salutato come si deve. Ma io sapevo che avresti continuato a vivere. Ne ero convinta.

Brittany ha subito un grave trauma e deve superarlo. Molte persone l'aiuteranno, tra cui un'ispanica incontrata per caso.
Dal capitolo 1
-Fantastico! Brittany parlami un po’di te, una conoscenza generale come a scuola ricordi? Cosa ti piace, qualcosa riguardante il tuo carattere, amici, famiglia cose così!-. Panico. Iniziai a mordicchiarmi il labbro e a storcermi le mani. “Pensa in fretta Brittany, pensa”- Non sono mai stata brava a dire le bugie, come quella volta in terza elementare, avevo dimenticato di fare i compiti e dissi alla signorina Brown che il quaderno di matematica si stava facendo il bagno al mare e un calamaro gigante lo aveva fatto affogare

E se Draco Malfoy ed Hermione Granger fossero amici ?
E se nessuno, tranne loro, lo sapesse ?
Ambientata durante la Seconda Guerra Magica.
Non è la solita Dramione, solo la storia di un’ amicizia segreta.
Dal testo:
[...] -In fondo sei una tosta. Se solo non ti fossi una Mezzosangue Grifondoro e non ti portassi dietro quei due sfigati di Lenticchia e Potter, forse potremmo essere amici.
Era scoppiata a ridere nervosamente. -Ma che dici, Malfoy. io amica tua, neanche morta !
Lui aveva sorriso. -Già, forse la sto sparando un po’ grossa. [...]

[La storia è sospesa a tempo indeterminato]
Questo è successo perchè nonostante tutte le preghiere, tutte le offerte alla chiesa e tutte le buone intenzioni, l'uomo, in questa vita, è solo. [EdWin]
Questa FF è dedicata a Camilla, un amica appena conosciuta ma con cui ho davvero molto in comune <33

Ambientata subito dopo gli avvenimenti della 8x12
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One Shot su un personaggio originale inserito all'interno di Doctor Who.
Il personaggio di Lily nasce per un GDR, serviva una nuova figlia per il Dottore e mi offrii volontaria. Da quel momento Lily ha preso vita sua, le ho creato un background e tutto quello che le serviva per diventare un personaggio originale e accattivante.
Charlie è la nipote di Amy e Rory, che ha viaggiato e viaggia con Lily come sua companion. Il personaggio è nato per lo stesso GDR.
Lily, il Dottore, Charlie e River hanno le linee temporali intrecciate. Ciò che è già successo ad uno, non è necessariamente successo ad un altro. In particolare, il Dottore ha già vissuto la morte di River, mentre Lily e Charlie no.
[Cenni a River Song/OC]
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Lily sta passando un momento difficile, e decide di prendere una pausa dai viaggi, ma prima di farlo deve incontrare alcune persone.

" Perchè a me ?"
Quante volte vi siete ritrovati a farvi questa domanda ? quante volte non avete trovato la risposta? Quante volte vi siete arrabbiati col mondo intero perchè la vita è ingiusta? tante, se non troppe.
Ma forse in alcuni casi le domande da porsi sono altre ad esempio, vi siete mai chiesti se:
Ho fatto davvero tutto il possibile per evitare quello che ormai è già successo? Ho messo mai la mia felicità prima di quella degli altri ? Sono mai stato egoista, con l'unica persona che non se lo meritava ?
Come si salva una vita, prima che sia troppo tardi ?....

Diciassette anni di inferno affrontati con il sorriso sulle labbra e il panico nel cuore.
Sono una brava attrice, sia sul palco che nella vita. 
La mia vera anima risiede nell'inchiostro di una penna e nessuno la conosce, eccetto il foglio bianco.
Dicono di me che sono cattiva, ma ogni buon lettore sa che non si giudica un libro dalla copertina. Ho bisogno di aiuto, ma non me ne renderò veramente conto finché non avrò il mio salvatore davanti..."

Alexandra, o meglio Alex Malik ha solo 16 anni,ma una brutta storia alle spalle. E'costretta a rubare per sopravvivere con suo fratello e due ragazzi, nella loro stessa situazione.. vorrebbe davvero cambiare vita.
Harry Styles, invece ha tutto ciò che un ragazzo di 18 anni potrebbe desiderare..soldi,ragazze, amici, popolarità e un bel viso... ma è davvero ciò di cui ha bisogno?
Uno ha tutto e una non ha niente, così diversi, eppure così simili.
E se un giorno si incontrassero? Non sanno cosa il futuro ha in serbo per loro.

Erano stati capaci di farsi del male.
Il mondo si aspettava che si odiassero e disprezzassero, e loro lo stavano facendo. Li accontentavano. Draco l'aveva cruciata guardandola negli occhi e dissetandosi con le lacrime di lei, ed Hermione l'aveva guardato mentre lo facevano a pezzi e lo abbandonavano sanguinante. L'aveva visto riverso sul pavimento di pietra, mentre digrignava i denti per non piangere, ed era andata via. Lui l'aveva vista andare via e l'aveva odiata, perchè non sapeva che lei piangeva.
Avevano deciso di odiarsi perchè non sapevano come salvarsi.

Me ne sto seduto al buio, le finestre chiuse e la porta bloccata, il mio cellulare buttato sul letto. Non m'importa più di niente, non m'importa dei miei compagni di squadra, che probabilmente nemmeno si staranno preoccupando, né m'importa di vivere. Tremo, come mi succede sempre ormai, da quando ho cominciato.