"Fred alzò le sopracciglia, in risposta allo sguardo confuso di George.
-Ci puoi..- cominciò il primo, ma Fiorenzo riprese a parlare.
-Vivevamo in Amazzonia, ed eravamo felici..
-Dov’è l’Amazzonia?- chiese George al fratello in un sussurro.
-In Galles- rispose lui, saputo.
-Lì la foresta è grande e misteriosa, potevamo galoppare e vivere liberi. Io e Arcetrus eravamo fratelli. Amavamo esplorare gli angoli più remoti della foresta. Ma un giorno gli umani giunsero, con i loro bastoncini di legno. E chiusero i nostri occhi."
[Quinta classificata al contest "Costellazioni di FanFiction" indetto da Lenobia sul forum di EFP.]

La voce del Signore degli Inferi

Nero, viola e rosso: attraverso questi tre colori e i loro prompt, racconterò Ade, il dio dei morti nonché il villain più amato.
Partecipa al contest Can you paint with all the colours of the wind? di visbs88. Buona lettura!

Hades odiava essere solo.
Era stato abbandonato come lo scarto che era, lasciato su quell’isola a morire in compagnia di incubi e solitudine.
[ Kouhei x Hades ]

Questa storia era stata pensata per un'altra sezione, quindi i primi capitoli saranno un po' distanti dal mondo di Saint Seiya ma piano piano adatterò la storia inserendo anche Radamante, Eaco e Minosse...unica pecca...Ade è biondo :) vi prego di non gettarmi in uno dei gironi infernali ^^ Buona lettura...

Ade ha qualche problema ad accettare la relazione tra Nico e Will. Apollo si sente in dovere di dare la sua modesta (e non richiesta) opinione in difesa della sua progenie. Ovviamente, la cosa sfugge un po' di mano...
Dal testo:
“Apollo.”, sibilò Ade, in tono minaccioso. “Che ci fai qui?”
“In che senso, scusa? Ho sentito nominare il mio bellissimo nome e mi sono detto: perché non illuminare il mio tetro zio preferito con la mia leggiadra presenza?”, replicò la voce del dio del sole, mentre questo si materializzava con un sonoro schiocco al centro del salone – ben lontano dal branco di zombie – con una cetra dorata tra le mani e un rametto di alloro tra i capelli biondissimi.

XIX secolo, Africa.
Maua, principessa dalla schiena dritta e lo sguardo fiero, ha una sorella e due problemi: il primo è il matrimonio che suo padre tenta di imporle, il secondo è il muzungu che è arrivato da poco al villaggio. Si chiama Jafar, lo chiamano il Lupo. Ha la pelle color del fango e il sorriso di chi mente.
Jaja ha un fratello e un padre affetto da mal di vivere. Scoprirà presto che le belve più pericolose sono quelle che camminano su due gambe.
Imana ha un amico che somiglia ad un ippoptamo, e una missione: ritrovare suo fratello. Ad accompagnarlo è Mchawi, stregone buono e imponente, che pur di allungare la propria vita ha rischiato di perderla.
Nessuno di loro lo sa, ma le loro strade stanno per incrociarsi. Dove? In una radura nascosta, nella foresta. Quella radura in cui vivono gli uomini con la pelle color della luna, vestiti con strani tubi di stoffa e armati con le macchine della morte.

La storia di un Templare fuggito. Arrivato in Hadramaut con l'aiuto di un mercante cerca il Graal in Etiopia.

Una saga ambientata nel mondo di Warhammer fantasy, la storia di una fuga e di un viaggio, di contatti tra razze diverse, di memorie costruite e ritrovate e di una caccia spietata.
Due amici inseparabili si faranno strada tra le loro vite stravolte, una nobile altera avrà occasione per esplorare un mondo che la sua razza ha ormai iniziato ad ignorare ed un cavaliere decaduto si sottoporrà alla prova più ardua di tutte: percorrere il sentiero del pentimento e del perdono.
Nota: gli autori (io e il mio partner che non è su EFP ma mi ha dato il permesso di pubblicare) hanno utilizzato la storia e la struttura geopolitica del mondo di WH fantasy (proprietà di Games Workshop) come suolo dal quale poi far crescere e sviluppare una storia inedita con personaggi non canonici, dunque saranno presenti delle libertà narrative.
Rimettiamo ai lettori il giudizio di queste operazioni.

Avrei voluto per pensare
un attimo ancora
uno spillo d'esistenza

“Noi non ci siamo ancora presentati come si deve. Mi chiamo Moblit. Moblit Berner. Sono vice capo della quarta squadra. Aiuto Hange con le sue ricerche…”
Il suo occhio rintraccia appena il profilo sbiadito, ondeggiante come immerso in uno specchio d’acqua.
C’è qualcosa di potente, in quella mano gentile che sente scivolare nell’incavo del collo; qualcosa che riesce a far tornare i suoi polmoni ad incamerare aria ad un ritmo più umano.
“So che sei un ragazzo tenace. Non fanno che parlare tutti di te, sai? La caposquadra Hange è entusiasta dei tuoi progressi.”
Lo osserva ancora un paio di secondi, prima che il suo stesso fiato gli chieda di scegliere tra il respirare e il restare a guardarlo.
“E Jean, il tuo amico: lui è il ritratto della gioia ogni qualvolta sente che stai migliorando…”
Jean.
Cerca di ricordare che forma ha la gioia sul volto di Jean, ma la sua mente è capace di mettere insieme solo immagini fumose, sbiadite, confuse. Si arrende.
Jean piange soltanto, negli ultimi tempi.
.
[What-If: Alive!Marco] [Hurt/Comfort a palate]

“Ma non vedevi nulla.
Sopra di te non c'era già più nulla se non il cielo: un cielo alto, non sereno ma pure infinitamente alto, con grigie nuvole che vi strisciavano sopra dolcemente.
Lo senti il grido, soldato?” […]
[Questa storia parteciapa a Nelle botti piccole c’è il vino buono contest di fravgolina]

{Questa storia fa parte della Elder Futhark Challenge e la runa scelta è Hagalaz}
- Ho avuto paura che accettando il suo potere mi sarei perduto... invece non mi sono mai sentito meglio di così.-
Riaprì gli occhi, guardando quelli di Yuma, e la sua espressione si addolcì.
- Grazie a questo nuovo potere potrò capirti meglio, Yuma... tutto quello che tu hai provato a spiegarmi... ora potrò finalmente comprendere l'essere umano.-
Yuma avrebbe voluto esserne felice. La voce del suo amico non era mai stata così colorata, la sua espressione non aveva mai avuto così tante sfumature, ma quello... sentiva che non era lui.

Dilettanti - pensa il generale guardando i ragazzi di Hoorai che si preparano alla battaglia. Ci vuole ben altro per forgiare una spada... (ambientata nella fase preparatoria dello scontro, Ep.23)

Può un vampiro mettere fine al conflitto interiore dei suoi sentimenti, se non è altro che un mostro?
[Saya/Hagi - Manga]