DAL SECONDO CAPITOLO:
"Diede il via libera alla sua fantasia, inquadrò una coppia di bambini che giocavano nel prato tenendosi per mano, si guardavano così intensamente che parevano due innamorati, ma a quell'età probabilmente non sapevano nemmeno cosa fosse l'amore; poi fotografò due anziani che passeggiavano lungo il marciapiede. Continuò a guardarsi attorno fino a che non vide una figura famigliare; quei ricci raccolti da una bandana; teneva in braccio la piccola Lux. Sorrise scattandogli un paio di foto, quando la mise giù continuò a scattare e scattare, prendendolo in qualsiasi posa, era così bello.
Ad un tratto alzò la testa e la notò, sorrise muovendo la mano in segno di saluto; lei imbarazzata mise giù la macchinetta e lo salutò coprendosi il viso. Lui a tutta risposta scosse la testa ridendo e si avvicinò alla finestra, bussando e facendo i peggio versi, linguacce, baci al vetro, scritte e quant'altro, mentre lei se la rideva come una stupida, poi decise di aprirgli:
"ma ciao Charlotte".
Tantissimi brividi invasero il suo corpo non appena pronunciò il suo nome, con così tanta calma e profondità..."

Molte volte le faccende in sospeso non riusciamo a sbrigarle da soli.
Bè..parte tutto da questo.
Una faccenda in sospeso che porta un'anima in pace e unisce due cuori. Lascio a voi scoprire il resto !

La bambina col morbido caschetto biondo pareva un angelo nel suo vestito turchese pieno di merletti; seduta sulla comoda poltrona in pelle del salotto di casa, lasciava le gambe a penzoloni a dondolare, mentre guardava con occhi attenti il grande schermo del televisore.
Erano rimasti in pochi nell'Arena ed il giovane dai ricci scuri e gli occhi grigi ne era ben a conoscenza. La bambina non distoglieva un attimo gli occhi dal ragazzo, come affascinata, vedeva in lui le migliori qualità: la forza, l'intelligenza, la determinazione, la furbizia. Tutte caratteristiche che l'avevano colpita sin dal primo momento, ma che ora sembravano sempre più evidenti visto che oramai i Giochi stavano per finire e le vittime crescevano.
Capitolina e tributo. Accompagnatrice e mentore. E qualcosa che resterà per sempre celato.

È la mia prima fanfiction e sono una scrittrice ancora immatura.
L'ispirazione mi è venuta mentre riguardavo l'addio tra Ichigo e Rukia, i loro sguardi, principalmente.
Ho cercato di esprimere ciò che prova Rukia, ma mi rendo conto che è parecchio difficile cercare di rimanere IC.
Oh, probabile nonsense.
È tutto incentrato sull'orgoglio, perchè penso che sia ciò che esprime meglio Rukia, ma allo stesso tempo la fa soffrire terribilmente.
Ad ogni modo, mi è piaciuto scrivere la fanfiction, nonostante fossero le 3 di notte...
Vi chiedo solo di non smontarmi completamente, e se possibile farmi tante tante critiche costruttive :D

"«Sherlock, si sta-»
«Dicevo – era valido solo fino alle dieci meno un qua-»
«Sherlock!»
«Che c'è, Jo-» sentì qualcuno spingerlo verso il basso, e si ritrovò con le ginocchia nel fango."
Drabble meme, promptato da minnow.

Ad opera compiuta, feci qualche passo indietro leggendo quei due nomi dentro un cuore, soddisfatta.
Louis mi affiancò, storcendo le labbra in una smorfia. Non gli piaceva?
"Cosa c'è?" Chiesi confusa.
Lui si avvicinò al disegno, cancellando il mio nome. Il mio cuore perse un battito.
Affondò anche lui due dita nella vernice e si avvicinò nuovamente alla parete, scrivendo qualcosa.
'LOUIS + PIZZA'
Ma che...?

Come aveva potuto solamente pensare che Harry Styles fosse veramente interessato a lei?
Che illusa.

Perché sebbene non fosse nato ieri, e sapesse come girava il mondo, non aveva calcolato che forse, nell’altro emisfero, Hinata Shouyou non si era dedicato proprio solo al volley (come invece aveva fatto lui) e che forse non era così una buona idea continuare a curiosare nelle gallerie altrui. E soprattutto che certe cose, una volta viste, non potevano più essere cancellate.
E ormai Tobio le aveva viste. Eccome se le aveva viste.
» Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» Day 3, prompt: I can’t explain and I won’t even try
» Day 5, prompt: Sinners

*MOMENTANEAMENTE SOSPESA ,PER CONTROLLARE E CORREGGERE I CAPITOLI, RIPRENDERA' DOPO NATALE*
Hope era una ragazza forte, aveva passato momenti davvero terribili, come la morte dei suoi genitori. Da quando era piccola, lei si doveva comportare da persona matura. Lei diceva che i suoi genitori si erano suicidati ,perche’ non la sopportavano piu’, ma non era vero. Loro le avevano nascosto un segreto molto grosso. Suo padre era entrato in un brutto giro di droga, un giorno pero’ non aveva i soldi necessari per pagare i suoi debiti e allora uccisero lui e la moglie.
Lei scappo’ via da quella casa, con uno zaino mezzo rotto, non lasciando tracce, ma solo una lettera.
Ma i poliziotti che lavoravano a questo caso da quasi un anno , non sapevano una cosa, prima o poi
Styles si doveva vendicare ancora di una componente della famiglia, la loro adorata e innocente figliuola. Ma se Lui non fosse d’accordo di ucciderla subito , ma bensi’ di procurarle dolore fino alla morte?
Ma se il giorno del ‘rapimento’ Styles si accorge che di Hope, non c’e’ traccia ,ma c’e’ solo un manichino sotto il letto ,come reagirebbe?
Styles trovera’ Hope o Lei sara’ piu’ furba?

Slash Ramsay/Theon
Theon viene invitato nella camera del suo signore per fare un "gioco" ma di che si tratterà? Leggete per scoprirlo.. Ma posso dirvi che da subito dopo quel gioco le cose non saranno più le stesse.

Harry ha un grandissimo problema con il cibo. Anzi, con le persone.
Si, perché le persone non fanno altro che parlare e parlare, non dando peso alle parole che dicono.
Ma non sanno, che anche solo una sillaba detta leggera come il venticello, può scatenare un uragano dentro la testa delle persone. Magari anche solo una parola detta nel modo sbagliato.

{Sousuke Yamazaki x Rin Matsuoka}
Essere il capitano della squadra di nuoto dava diritto ad indubbi vantaggi, come, ad esempio, poter chiudere a chiave il padiglione della piscina. Così, nessuno poteva entrare e fu allora che Rin fece una singolare richiesta a Sousuke.
“Nuota per me… nudo.”

Usciva pochissimo sangue, presi un tovagliolo e lo asciugai.
-Che imbranata- dissi a bassa voce, maledicendomi per la figura appena fatta.
Guardai Harry, aspettandomi una delle sue battutine di scherno.
Invece no, mi fissava.
Era teso, le mani strette in due pugni.
Ed i suoi occhi, Dio, sembravano..rossi.
Indietreggiai.
-Harry..cosa..-
Il suo respiro era pesante, lo sguardo puntato su quell’innocuo graffietto.
Sembrava volesse divorare quel dito da un momento all’altro.
-Va in camera tua- disse, dopo aver preso un respiro profondo.
Chiuse gli occhi, per poi riaprirli dopo qualche secondo.
Erano tornati del solito verde.
-Ho detto di andare, sei sorda?- disse, scontrosamente.
--
-E’ da due settimane che non dai segni di vita-
Puntai il mio sguardo su di lui, cercando di trasmettergli la mia irritazione.
-Ho avuto di meglio da fare- si congedò freddo, scrollando a sua volta spalle.
Incassai l’ennesima batosta, l’ennesima conferma che per lui non rappresentavo nulla.

In quanto detective, gli uomini del 12 distretto della polizia di New York sono votati alla giustizia, al rispetto del loro distintivo e all'integrità. Eppure, anche loro sono umani e, in quanto tali, a volte sono prede di istinti e impulsi animaleschi...
Mi sono innamorata di un mostro, e non me ne sono nemmeno accorta.

Rimane a guardare il suo assassino avvicinarsi, il lupo, lottando contro la vista che si appanna. L'ultima cosa che vede sono gli occhi dell'altro proprio sopra di sé - sa, inconsciamente, che deve esserci anche un viso ed un corpo, ma ormai vede solo quelli e pensa che siano davvero molto belli. Simili al cielo che può ammirare dalla vallata, vicino al ghiacciaio, quando la notte è più buia e non ci sono nuvole.
Sorride, rincuorato almeno in parte di poter vedere ancora un'ultima volta un pezzo di cielo, anche se così.
Poi tutto si fa buio.
[AoKi]