Eravamo una storia raccontata con un finale inaspettato.
siamo stati come quei racconti che un lieto fine ce l'hanno, siamo stati rapiti dalla realtà e dalla forza dell’amore, desideravamo restarci affianco per tutta la vita come in una bella fiaba, eh ci siamo riusciti. Le nostre sofferenze passate ormai non contano più nulla, esistiamo solo io e te.
Mi hai portato via da una vita di merda, e te ne sono per sempre grata.
Ho imparato tanto con te. ad esempio, di smettere di esistere ed incominciare a vivere.
Un’amore a rating rosso, una storia piena di emozioni e di sorprese. Una fan fiction un po’ incasinata e piena di problemi, ma con un lieto fine.
Questa è la storia di Mar e Justin.

-Ovviamente ho fatto molti errori, non sono arrivato fino a qui senza cadere. -E quale errori avresti fatto, sentiamo.- dico ridendo. -Ho commesso l’errore di amarti. Dedicata a Herm90, per avermi appassionato a questa coppia. ^^

- Invece di scorrazzare in giro con quell'allegra prostituta avresti dovuto comprare il latte. -
One shot assolutamente nosense ambientata dopo la 2x01.

Questa è la storia di Bonnie Caulfield.Una di quelle ragazze che odiano il paese in cui vivono e passano il tempo a fare a pugni con il mondo.
Bonnie è una ragazza insicura e spaventata dai giudizi della gente.
Ma un giorno qualcosa cambia. Dal giorno in cui Jesus Of Suburbia le rimbomberà nelle orecchie per la prima volta,nulla sarà più come prima.

Non volevo tornare, davvero.
Per la prima volta in vita mia mi sono trovata a temere per la mia esistenza.
Ho fatto di tutto a Punk Hazard. Ho assistito quello scienziato pazzo da quattro soldi, l’ho assecondato, spiato, controllato, sostenuto, protetto, ho fatto tutto quello che mi era stato ordinato, tutto nel migliore dei modi, calcolando ogni mossa nei minimi particolari per assicurarmi che nulla sfuggisse al mio occhio indagatore e mi scombinasse i piani.
Ho fatto tutto.
Ma non é bastato.
Doflamingo/Monet.
See you soon, guys.

ho conosciuto la verità,
e di essa mi sono fidata,
ho conosciuto le stelle,
che da sempre lottano contro il buio,
ho conosciuto gli abissi,
e dinnanzi alla loro maestosità ho tremato

'Mi sto abituando a tutto questo, non l'avrei mai detto. Penso che potrei affidarti la mia vita: sono sicura che sarebbe in buone mani'.
Rimasi colpito da quelle parole; nessuno mi aveva mai dato una dimostrazione di fiducia così grande.
'Lo faresti sul serio?'
'Senza ombra di dubbio'.
'Allora fallo. Affidati completamente a me: voglio prendermi cura di te in tutto e per tutto'.

Ogni mattina mi siedo infondo all'autobus vicino al finestrino. Aspetto lui, aspetto solo di perdermi nei suoi occhi color oceano. Mi accontento solo di quello, di guardarlo ridere con i suoi amici pochi sedili più avanti di me. Lo aspetto tutte le mattine, quando lo vedo entrare il mio cuore inizia a battere, spero tanto si sieda vicino a me, ma non succede mai. Mi accontento di incrociare il suo sguardo qualche volta, mi basta.
Ogni mattina vedo lei, se ne sta lì seduta da sola a guardare il panorama dietro quel vetro, ma poi si accorge di me, i nostri sguardi si incrociano e ogni volta credo di morire.
Tantissime volte ho desiderato sedermi affianco a lei, ma non ci sono mai riuscito. Fottuta timidezza. Così la guardo da lontano, o meglio l'ammiro. A volte ci scambiamo timidi sorrisini, ma quanto vorrei vederla ridere, quanto vorrei che ridesse per causa mia. Nel frattempo il mio cuore continua a battere.

Ellison, una semplice ragazza che viveva in una piccola campagna. Viveva con i genitori che di lì a poco, si sarebbero separati per diverse ragioni. Sarà combattuta nel scegliere con chi andare, se con il padre o con la madre. Ad affiancarla, ci sarà Salvatore il suo futuro migliore amico.

{ one-shot | giallo | gamma x oc | disturbi mentali della oc | dedicata a vanigliah_ a.k.a mia mogliah a.k.a fra }
scusami, ti ho dedicato uno schifo. voglio solo che tutti coloro che leggerano, devono sapere che lei è una grandissima amica, e siete fortunati se minimo vi recensisce o vi rivolge la parola.
tratto dalla fic:: Incominci a ridere, guardando il cielo. Ridi, come una folle. Ridi e ridi, e il dolore quasi non lo senti più.
La risata incomincia a scendere di volume, ma continua ancora, fino a quando non prendi un ultimo sospiro e dici «Arrivederci Gamma, ci rivedremo presto.»

Neville è un ragazzo alto, pieno di graffi, graffi che grattano dentro di lui e sulla sua pelle da una vita, mentre ride beffardo alle parole dei Carrow.
“Ti prego, non ribellarti.”
La voce di Hannah è un sussurro angosciato, ma lui le sorride. Sempre.
Quando i Carrow smettono d’infierire sul suo corpo torna da lei e nasconde il terrore. Ha il labbro spaccato, la fissa come se volesse dirle “Non ascoltarmi quando grido” e il suo sorriso somiglia più a una smorfia.
Ma sua madre gli ha insegnato che il sorriso non si cancella con le maledizioni.
La flash partecipa al contest "Dimmi che canzone vuoi e ti dirò chi sei (quasi) indetto da Iamamorgenstern sul forum di EFP.

Amare è anche riporre nell'altro le proprie speranze, come le stelle sono disposte nel corpo del cielo. Ma il sentimento non è così chiaro come lo è la natura...

Un altra poesia che mi hanno fatto scrivere.Tratta sempre di solitudine e della voglia di trovare qualcosa in più,magari se stessi.

[WARNING: MYSTRADE]
Mycroft è all'estero, Greg lo chiama per chiedergli scusa della litigata fatta prima che l'altro partisse.
#prompt suggerito per il Drabble Weekend sulla pagina Facebook 'We are out for prompt'.
Dal testo:
-Non volevo cacciarti. E nemmeno arrabbiarmi per la tua assistente... Cioè, quello sì, perchè non la sopporto. Voglio che stiamo insieme, senza di lei, senza il tuo lavoro e senza il mio lavoro, da soli con noi due. Puoi anche lavorare, ma per favore, non lei. E' una donna, ed è bella, e ti vede tutto il giorno... E poi ci sono io, cretino davanti alla finestra della cucina, che so che non ci sei solo per un biglietto firmato.- continuò, accartocciandolo e buttandolo senza grazia nel lavandino della cucina. Si stropicciò gli occhi, sospirando. Ancora silenzio, si diede un contegno e tirò su col naso, mentre cercava di immaginarsi la reazione di Mycroft: troppo difficile, e in quel momento si rese conto di quanto gli mancasse guardarlo.