''Cerchi qualcosa?'' mi dice uno di loro, moro, occhi indecifrabili a causa della luce fioca dei lampioni. Riesco solo a vedere gli occhi di quel ragazzo seduto sopra la sponda della panchina, con i gomiti sulle sue ginocchia che mi fissa così insistentemente da farmi venire i brividi.
Non riesco a dire nulla, non ho fiato, sono consumata dalla paura. Uno di loro comincia a dire qualcosa agli altri, facendoli smettere di fissarmi, tranne quel ragazzo che mi fissa imperterrito. Cominciano a ridacchiare gli altri quattro, girandosi verso di me e guardandomi maliziosamente. Rabbrividisco, ma non tolgo gli occhi da quelli color miele.
''Vai via.'' mi dice, sempre tenendo fermamente gli occhi nei miei. Non riesco a muovermi, sento come se avessi dei massi pesanti al posto dei miei piedi.
''Andiamo Justin, la preda arriva nella tana e tu la lasci scappare?'' dice uno dei quattro ridacchiando con gli altri.