Dal primo capitolo:
“L’ultimo ricordo vivido di Wolfgang fu il colore delle peonie, i cui petali erano sbiaditi, pallidi, eppure sembravano esser così vivi. Il volto ormai marmoreo del giovane era più cupo e spento, il suo sguardo vacuo fisso avanti a sé, come perso in una landa desolata. Un rivolo denso e vermiglio scivolò sulle sue vesti, macchiandole irrimediabilmente di rosso, la cui fonte sgorgava da quei due lembi di pelle separati sul torace. Sentì freddo. Né dolore, né paura. Soltanto freddo. Congelato eternamente in quell’attimo nel quale la morte aveva lambito le sue labbra, in un bacio senza tempo. Il giovane Wolfgang era morto, disteso sul prato umido al di fuori della sua dimora, divenuta propria dopo il trapasso dei coniugi Schulz – i suoi genitori.”