Vagava una meteora nell’iperspazio: il suo nome era 42. Il numero era inciso sul suo dorso e con questa etichetta vagava senza meta in attesa di diventar stella cometa. Risplendeva fra le stelle col suo alone blu elettrico e solcava le galassie, stanca di quella monotonia, di quella che non si poteva chiamare vita, ma sopravvivenza. Per qualche strana coincidenza o costellazione di effetto farfalla, lungo il suo viaggio incontrò il sole, e come lacrime di commozione, allo sfiorare della cresta della stella, la meteora iniziò a spargere frammenti di sé nello spazio, (sperando di non essere di disagio per qualche autostoppista galattico...). S’affrettò sulla terra verde e blu, straripante di gioia, scoppiando in una magnifica aurora boreale smeraldina. Si divise in 42 cristalli roventi che caddero su un rigoglioso prato verde e formarono una nuova costellazione in terra. Da ogni frammento nacque un alto fiore dalla corolla gialla di 42 petali esatti e cuore nero: sin dalla sua nascita si voltò costantemente verso il sole, così lo si chiamò “eliotropo”.
E quella notte, guardando le stelle cadenti, mi venne la folle idea, come tutte le persone tristi o innamorate, di scrivere poesie.
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Rhymesketcher | Pubblicata: 19/12/18 | 21/12/18 Rating: Giallo | Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Capitoli: | Completa
Note: Raccolta | Avvertimenti:
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