I suoi passi sul selciato che intonano la sua marcia funebre. O, più propriamente, quella delle persone a lui più care. Non ha perso solo lei. Ha perso Sirius, Lily, James... per colpa sua.

Je te voyais courir sur des terrasses,
Je te voyais lutter contre le vent,
Le froid saignait sur tes lèvres.
Et je t’ai vue te rompre et jouir d’être morte ô plus belle
Que la foudre, quand elle tache les vitres blanches de ton sang.
Yves Bonnefoy
Buon Birthday-A a Kia85 e a KekkaP10

Un pò di faccia tosta e coraggio per farsi notare da lui, il miglior batterista del mondo.
E’ il tuo sguardo che mi ha permesso di avvicinarmi a te e chiederti: «Ciao, scusa il disturbo. Posso parlarti?» e dopo aver accennato con uno sguardo ai tuoi due compagni, ho aggiunto un: «Da soli».
Mi hai seguito senza esitazioni, un sorriso a piegarti le labbra piene che trattengono una sigaretta quasi finita.
Un respiro profondo e le parole mi sono uscite di getto.
«Non mi interessa cosa potrai pensare di me, ma voglio passare la notte con te. Solo una volta, poi non ti disturberò più. Me ne andrò non appena si sarà concluso tutto, senza chiederti più niente».

Aveva più volte desiderato di essere un mortale.
Di poter metter fine alle sue sofferenze così semplicemente, come gli uomini che tanto lo affascinano, che tanto gli fanno invidia.
Si era ferito, aveva gridato, imprecato, bestemmiato quel Dio lontano, che era impassibile alla sua sofferenza, a cui non importava quanto una sua creatura desiderasse morire, piuttosto che vivere da solo quell'inferno.
Solo.
Sì, Francis credeva di esserlo.
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WWII!FrUK, song-fic scritta sulle note di "Je vais t'aimer" di cui ho tradotto il testo perché risultasse comprensibile). Spero vi piaccia.

La ragazza si voltò verso di lui inclinando il viso verso di lui che lo allungò di poco distruggendo quella scarsa di distanza che ancora c'era tra loro. Assaporò le sue labbra, percependo un sapore di vaniglia e crema chantilly, e staccandosi piano da lui gli sorrise facendo cozzare le loro fronti.
"le tue labbra sanno sempre di buono, sembrano le merendine che mamma mi comprava quando ero piccola." confessò lei, trascinandolo sul divano e stendendosi tra le sue gambe, godendo del contatto fresco con il corpo del ragazzo che con le braccia dietro la testa la fissava con un accenno di sorriso sulle labbra.

Aprile 1199. Una tragedia piomba sulla Normandia, e molte altre ancora la seguiranno. Rebecca si trova straniera, sola, indifesa. Dapprima la paura, poi la prudenza guideranno i suoi passi: ma in gioco c'è un bene più grande...
*
*
Dopo il mio sequel di Ivanhoe, "Paix entre Nous", pubblico ora il primo capitolo di "Je veux t'attendre", ulteriore prosecuzione della storia. Visto che sto ancora scrivendo, avviso da subito che pubblicherò i capitoli con intervalli piuttosto lunghi.

L’ologramma si avvicina e tocca il bracciale nero. Una piccola luce lampeggiante appare sulla superficie altrimenti scura.
“È un segnale. È in grado di attraversare il multiverso e arrivare a… beh, a chiunque ci sia in ascolto.”
Steve guarda la luce con una stretta al cuore.
“E se arriva a te, di sicuro troverai il modo di raggiungermi.”
* * *
Stony
Post-Endgame
Fix-it (sort of)
Parliamo di multiverso, rimpianti, la linea sottile tra amore e ossessione, e scelte sbagliate che a volte portano alle giuste conseguenze.

[SPOILER Burial at Sea Episode 2] "Era la sua canzone preferita, una di quelle che aveva ascoltato di più quando era confinata nella statua-torre di Columbia. Le ricordava il suo sogno impossibile, quello di scappare e andare a Parigi. Passeggiare per le strade con un croissant in mano, e osservare la Tour Eiffel dalla riva della Senna."

Combatte. Combatte come un uomo, per salvare la Francia.
Per salvare TE, Francis, dalla tua disperazione. Disperazione creata da decenni, secoli di guerre, sanguinose e brutali.
«Jeanne! »
«Monsieur France, perché siete qui? Siamo in guerra, potreste venire ferito…»
La guardi sorridendo, felice di poterla vedere ancora
{Premetto: è la mia prima fanfiction su Hetalia, siate clementi. Buona Lettura!

Hai infranto le barriere
Che dividevano le mie follie dalla realtà

[Cyrano de Bergerac]
Cyrano lo sa, che non potrà mai averla.
Ma questo non gli impedisce di desiderarla.

"Fallo"disse una vocina nella mia testa. La distanza fra noi si accorciò. Eccolo, il momento che avevo sempre sognato.
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Mi baciò dolcemente e appassionatamente allo stesso tempo. Il mio cuore rischiava di avere un'infarto di felicità.

Isabeau de Montmayeur e i suoi pensieri e sentimenti mentre aspetta che Ian si svegli nel monastero di Saint Michel dopo il supplizio di Cairs (I libro). Come si è sentita?
Spero vi piaccia.

troppa noia può portare a fare conoscenze interessanti. a volte fin troppo.
rinchiuso in una prigione di carta, prigioniero della tua stessa debolezza.
quanto ci metterai a rendertene conto?
è la mia prima storia fantasy! abbiate pietà! ^^'
Silvia Galassi

Jè, per quanto ancora sarai la mia Jè?