“Elementare, Watson!” esclamò fiero di sé, mentre la ragazza accanto a lui lo guardava seccata e col capo appoggiato alla mano destra.
4 maggio, ennesimo compleanno dimenticato dallo stesso festeggiato, ormai sedicenne.
Molte volte si chiedeva come una persona possa dimenticare il proprio compleanno, e la risposta?
Nessuna.
Semplicemente, uno dei tanti misteri che avvolgevano il detective.
Quella giornata, si erano ritrovati nella biblioteca di casa Kudo a leggere –per l’ennesima volta- il libro preferito del detective: Il segno dei quattro, di Conan Doyle.
Dedicata a Pad ^^
Beh, spero vi piaccia!

Inuyasha e kagome si incontrano in un mondo dove demoni e umani convivono insieme. Si innamoreranno tra pregiudizi e una società perbenista che vieta le unioni miste.

Dal prologo:
Quando la risata dei due ragazzi si interruppe, si guardarono negli occhi, con l'allegria che hanno gli amici quando sono insieme.
"Mia" disse il ragazzo "qualunque cosa accada, noi non ci separeremo mai, vero?". Mia rise ancora, poi sussurrò: "Ma certo che no, hai forse qualche dubbio?".

Una bellissima donna, forte e decisa, Tomiko. Contro gli avversari più temibili non aveva paura se il suo Shindo era al suo fianco, anche se per fare lei umana l’energia del suo amato viene meno e consumato diventava un vecchio.
Lei si voltò a lui e sorrise, arrossì come una ragazzina innamorata a quell’anziano signore, andando oltre il suo aspetto.
[308 parole]

In giapponese koi no yokan 恋の予感 significa letteralmente "premonizione d'amore" e rappresenta la consapevolezza interiore profondissima che ti innamorerai perdutamente della persona che hai di fronte. Ed è proprio quello che prova Akiko non appena incrocia lo sguardo di Daisuke.

“Io l’ho già capito” inizia a canticchiare Sasuke.
“Cosa?” gli va dietro Naruto.
“Ma loro ancora no!”
“Chi?”
“Si stanno innamorando! Il nostro trio, diventerà un duo”
“Oh”
“Fra stelli e pleniluni, c’è aria di magia! È un attimo così romantico, vedrai la porta via…”
“Smettetela subito, idioti” sbotta Sakura arrossendo vistosamente. Poi, molto coraggiosamente, si dà alla fuga chiudendosi in bagno.
Naruto sospira pesantemente. “La nostra bambina è cresciuta davvero”
|SAKUHINA|NARUSASU| GRUNGE!AU|

Koi No Yokan, parola giapponese che indica la sensazione provata da due persone al loro primo incontro che i due finiranno per innamorarsi. Se il progetto mew non fosse mai esistito, Ryo e Ichigo avrebbero mai potuto incontrarsi?
"Iniziarono a spogliarsi, era come una sorta di danza, una danza nel sole dell'alba.
Era come ritrovarsi.
Come ritornare a casa.
Come rivedersi dopo tanti anni.
Ichigo non aveva paura.
Ryo non aveva più paura."

(Dedicata ad InsaneMonkey)
Due personalità affini.
Due combattenti nati.

Attimi di vita quotidiana. Un Kyo abbastanza diverso da come lo si vede sul palcoscenico, forse il vero Kyo? Ciò che è certo è che è innamorato follemente del suo bassista.

Soulmate!AU
- Raccolta di one-shot scritte per il Writober 2022 indetto da Fanwriter.it -
Koi no Yokan, letteralmente: "premonizione d'amore. La sensazione che una tra due persone può avere al loro primo incontro finendo, inevitabilmente, per innamorarsi", non è solo il classico colpo di fulmine.
È quasi un'emozione che si espone allo stato più profondo della coscienza; è la consapevolezza, la certezza che quella persona incontrata per caso sia "quella giusta": l'anima gemella del proprio destino.

"Koi no Yokan", letteralmente "presagio di un amore", è quella sensazione che si avverte quando incontrando una persona per la prima volta si capisce che, prima o poi, con essa nascerà un amore.
-
Dal primo capitolo: "Ichi Nichi Isshou"
"Io sono Naruto Namikaze e lui è Sasuke Uchiha" rispose indicando il moro che osservava la scena ad un paio di metri di distanza, scocciato. Inutile dirlo.
E se lui non avesse voluto far sapere il proprio nome? E perchè cavolo quel dobe doveva sempre fare le presentazioni per lui?
"Tanto piacere!" sorrise guardandoli entrambi "Ora scusate ma devo raggiungere una mia amica, sennò si arrabbia!" spiegò congedandosi.
L'altra bambina la seguì di corsa.
"Sasuke-kun!" lo chiamò "Ma hai visto? Quella è la più bella e più forte bambina che abbia mai visto!" affermò gioioso e con aria sognante, attendendo la sua approvazione.
L'Uchiha cercò di ignorarlo per quanto gli fu possibile ma alla fine, dopo le continue insistenze di Naruto, fu costretto almeno ad ammettere che come femmina quella Haruno non era poi così malaccio. Ma si premurò di chiarire che, per quanto a lui non piacessero le persone in generale, continuava comunque a preferire i maschi.

Gattonò sul letto, mettendosi sotto le coperte, al suo fianco. Si voltò verso di lui e gli sorrise. Si sporse e gli baciò l’angolo della bocca.
«È stata proprio una bellissima giornata». Disse, battendo le mani.
«Normale». Rispose il marito, spegnendo il Kindle ed appoggiandolo sul comodino.
{Missing moment di Thinking out Loud, post diciannovesimo capitolo}

Koi no yokan: modo di dire giapponese; la sensazione, quando si incontra qualcuno per la prima volta, che innamorarsi di costui sia inevitabile.
Scegliere il Signore Oscuro era scegliere se stessa, ogni singola volta. Era scegliere la libertà, la distruzione di tutte le sue catene.
[Tre collisioni casuali tra Bellatrix e il suo Signore - e una quarta, voluta, sperata, cercata.]

[Marionetta]
{ sentimentale, slice of life, introspettivo, missing moments, what if? | Julia/Sahed, personaggi vari | Raccolta mista – principalmente drabbles | Le drabble O2, O3 e O4 partecipano a La Corsa delle 24 ore - Speciale X Edizione del forum La Torre di Carta }
#O1. ꒰ ͜͡➸ Cielo (Sahed!centric)
#O2 ꒰ ͜͡➸ Schiena (SaheJul)
#O3 ꒰ ͜͡➸ Mani (SaheJul)
#O4 ꒰ ͜͡➸ Sogno (SaheJul)
#O5 ꒰ ͜͡➸ ???

"Voleva semplicemente stare da solo, da solo con lui, ecco.
Pretendere che restasse al suo fianco, e sapere che non l'avrebbe fatto.
[...]
Non se ne era neanche meravigliato quando l'aveva visto lì, in attesa ed il respiro ansante, la mano artigliata al reticolato metallico in cerca di un supporto fisico e morale.
Quello era uno dei motivi per cui Katsuki invidiasse Deku: perché Izuku era un ipocrita, sapeva mentire a se stesso con una consapevolezza fuori dal comune, disposto a vivere in una realtà avvolta da quella patina di falsità.
E invece Bakugou affogava in quella stessa consapevolezza sin da subito, affrontava faccia a faccia i fatti e lottava contro di essi finché non si ritrovava sporco di terra e sangue.
Ma poi li superava, a tempo debito, a differenza dell'altro che risentiva delle conseguenze di quelle scelte sbagliate a distanza di giorni, mesi, anni.
No, forse non lo invidiava affatto, ma quella di sicuro non era da considerarsi felicità."