Celeste e Paolino vagavano giocondi in lune, mondi, stelle e galassie, trasportati dalla medesima Colomba che, al solo tocco
dei due fanciulli, li trasportava ovunque essi desideravano.
In uno di questi mondi, chiamato Pitagora, che era forse il più bello, vi erano orizzonti senza fine, con
vegetazione disposta ovunque; alberi e promontori che si rincorrevano congiungendosi in alture dove erano presenti cascate di acqua di un azzurro intenso, il cui fruscio era accarezzato dai venti che sussurravano, come flauti magici, frasi piene di dolcezza armonia e sintonia cosmica.
Orsi bianchi acciuffavano salmoni color rosa carezza che saltavano e schizzavano acqua di tanti pigmenti.
Poi come per magia ecco comparire un arcobaleno di mille colori.
Il cielo era di un colore intenso e vivace, con nuvole soffici e di un bianco candido
sospinte da lievi brezze ; oltre questi orizzonti vi erano tre lune con crateri argentati e due soli che emanavano tiepidi raggi che scaldavano i cuori dei nostri fanciulli.
Vi era pure un laghetto con fontane che facevano volteggiare spumeggianti schizzi di acqua, mentre nella superficie dorata, papere e anatre gironzolavano felici. Tutto è solo e toltamente frutto d'immaginazione la stroria non è pertanto reale ma solo dedicata a tutti.
Autore:
Paolo Ciraolo | Pubblicata: 17/02/11 | 17/02/11 Rating: Verde | Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Capitoli: | Completa
Note: Raccolta | Avvertimenti:
Categoria:
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