“Non puoi piangere per lui.” Mi ripetevo, mentre l’aria invernale di Londra raffreddava le lacrime che solcavano la mia guancia. Ma più me lo ripetevo, più pensavo a tutto quello che stavo passando con Lui. A tutti quei “ti amo” soffocati sotto le lenzuola, dopo un lungo bacio; a tutti quegli abbracci in pubblico interrotti; ai piani che ogni giorno, davanti al tavolo in salotto, ci promettevamo di realizzare insieme.
Era “insieme” la parola d’ordine. E quella parola non significava né “solo Harry” né “Louis e Eleanor, e se vuole anche Harry”. Significava “Harry e Louis, per sempre”.