Harry era disteso sul suo letto, tra le lenzuola candide e morbide della loro casa di Londra.
Si svegliò grazie all'accecante luce del sole che proveniva dalla piccola finestra alla loro destra, ricoperta solo prr metà da una tenda chiara che non aveva mai fatto un buon lavore per filtrare quella luce.
Dovevano cambiarla, se lo ripetevano sempre.
Strizzò gli occhi per abituarsi alla luce e , nonappena lo fece, fu la visione di un angelo ad accecarlo nuovamente.
I suoi capelli rossicci erano illuminati dalla luce del sole, che lo circondava facendolo apparire come una qualche visione extraterrena; i lineamenti delicati, incorniciati dal bianco dell'ammasso di cuscuni e lenzuola, gli davano un'area cosí innocente che Harry quasi si sentì in colpa per quello che avevano fatto la notte scorsa; gli occhi, dello stesso colore del cielo, stupendi e bellissimi, sembrano essere lì per ribadire la sua provenienza celeste.
E quando parlo, con la sua voce acuta, ma molto più calda del solito, fu Harry a sentirsi in paradiso.
"Buongiorno" lo salutò con un sorriso, uno dei suoi più belli. Harry amava anche quello di lui, non poteva fare a meno che amare qualsiasi cosa di lui.
"Buongiorno,