-Volete vedere cosa desidero fare?- chiese
Tutti annuirono silenziosamente.
-Non muovetevi da qui- li ammonì.

La "notte prima degli esami" di Sam, in bilico tra un futuro felice e la sua famiglia

Skam Italia | Rames
Dal testo:
Uno, due, tre minuti.
Niccolò ripeteva, prima a bassa voce e poi, pian piano, con un tono sempre più alto.
Quattro, cinque, sei minuti.
Sfogliava le pagine del suo libro di testo per assicurarsi di non star dimenticando nulla.
Setto, otto, nove minuti.
Quasi c’era il solco nella sua stanza, continuava ad andava avanti e indietro ininterrottamente senza sosta.
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Surreale.
Proprio come quello che stava per vedere Niccolò. Sentì i passi e le voci di Martino e dei ragazzi, sorridente si alzò dal muretto per andare loro incontro, ma non aveva fatto i conti con la pazzia di questi ultimi. Vide arrivare Giovanni con la chitarra sulla schiena, Martino con una confezione di birre, mentre Luca ed Elia tenevano in mano uno striscione con su scritto “Forza Niccolò”.
“Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra. Seriamente?”

Ciaoo a tutti questa è la prima storia che scrivo quindi spero che mi perdonerete se non sono molto brava. Questa storia parla di Francesca una ragazza come tante che ha rinunciato all'amore per concentrasi sulla studio e sui suoi obbiettivi dimenticando i suoi sogni. E proprio quando si troverà davanti all'esame più importante della sua vita l'amore deciderà di bussare alla sua porta e di sconvolgere tutti i suoi piani. TRATTO DALLA STORIA:
disse la mia migliore amica offrendomi una birra che io afferai perchè in fondo aveva ragione e comincia a bere.
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Baciare uno sconosciuto per una scomessa era l'ultima cosa che avrei fatto se fossi stata sobria ma purtroppo non lo ero e comunque l'indomani non mi sarei ricordata niente quindi perchè non rischiare.
Mi avvia verso l'obbiettivo che avevano scelto le mie amiche lo feci girare e lo baciai sensa pensare a niente se non allo morbidezza delle sua labbra.

Esame di maturità.
La sera prima è sempre difficile, anche per i nostri protagonisti alle prese con lo studio e con le loro vite.
Daphne
Pansy
Neville
Harry
Blaise
Hermione
Ron
Draco (OOC)
Poche, semplici parole per dire quello che sono.

Con un gesto secco, Zoro staccò il telefonino dall’orecchio e imprecò mentre chiudeva la chiamata e lo restituiva a Sanji, sedendosi sui gradini, la testa tra le mani.
Cosa doveva fare?!
Cosa?!
Non poteva perderla!
Sì, ci aveva messo un sacco di tempo a capirlo ma ora che lo sapeva non poteva perdere Nami!
L’idea della mocciosa, la SUA mocciosa, che sorrideva, abbracciava, rimproverava e picchiava qualcun altro lo stava devastando, figuriamoci se fosse successo davvero!
No, no!
Doveva parlarle! Doveva impedire a Robb o chiunque altro di portarla via da lui!
Doveva parlarle entro il mattino dopo e doveva fare sì che Nami credesse alle sue parole senza esitazione.
Ma come?!

“Ti ricordi quando abbiamo rischiato d’incendiare la biblioteca di Central?”

Onestamente, William T. Spears non aveva idea di come fosse finito in quella situazione. Sapeva solo che un istante prima stava battibeccando con il suo compagno d’esame, infastidito dalla sua voce assurdamente alta e dai suoi urletti assurdamente acuti – decisamente sconvenienti, per un uomo, aveva pensato. Aveva desiderato zittirlo con tutte le sue forze, e non importava la maniera, l’importante era che stesse zitto, per l’amor del cielo, e lo lasciasse concentrarsi sul libro che aveva tra le mani. Ma questo era stato prima.
[GrellxWilliam]
In onore del 16 dicembre – ma ci dovrebbero essere più anniversari Grelliam al mondo, parola mia.

[Shika/Ino - One shot]
«Mi chiedi perché, Nara? Perché... certe cose non si possono spiegare, si sentono e basta. Perché voglio aiutare gli altri, certo, perché vorrei non dover contare sempre sugli altri. Perché vorrei dimostrare di poter arrivare fin dove voglio. Perché vorrei che la gente vedesse in me un sogno, non un'illusione. Se capisci cosa intendo, Nara.»
E Shikamaru l'aveva capita, davvero; si riferiva ai suoi genitori, a conti fatti, nonché ai suoi amici. Non aveva mai dubitato dell'intelligenza di Ino, eppure non aveva mai scavato così a fondo nella sua anima come quella serata di mezza estate.
«Ti invidio.»

Il liceo. Quanti momenti passati dietro quel banco, quanti nel corridoio a chiacchierare con i bidelli, quante entrate posticipate o uscite anticipate per studiare, quante sigarette fumate durante il cambio dell'ora, quanta ansia prima di una verifica.

come la passeranno i nostri eroi (?) la loro notte prima degli esami? leggete leggete! così saprete come io l'anno scorso ho passato la mia XD

(...)-Allora?- chiese il ragazzo albino- Da cosa iniziamo?
Il rosso, fece spallucce, poi si alzò anche lui, andò vicino all’amico, e prese direttamente il libro di Algebra. Nagumo sapeva, che Suzuno, moriva dalla voglia di fare quella materia, anche se il rosso, non era proprio al settimo cielo: Odiava l’Algebra, con tutto il suo cuore. Non ne capiva l’utilità, infondo, non gli sarebbe servito a nulla conoscere il valore del “pi greco”, non lo avrebbero scartato dalla nazionale di calcio, solo perché aveva quattro in Matematica.(...)
Spero di avervi incuriositi ^^

Anche se dal titolo questa storia può sembrare una fanfiction dipendente dal film "Notte prima degli esami", non è così; è solo che non avevo ispirazione per il titolo.
Questa storia è il diario di una tredicenne prima del suo esame di licenza media, parte dal primo giorno degli scritti fino alla fine dei suoi orali. Spero che vi piaccia e che recensirete (le critiche e i consigli sono ben accettati), buona lettura!

I protagonisti di questa one-shot sono Questor Light e Geoge Smith, due studenti di Hogwarts. Una Hogwarts diversa per il fatto che ha solo quattro anni di frequenza scolastica. I due personaggi sono tratti da un gioco di ruolo. ( Come suggerisce il mio nickname, solitamente sono io a muovere Questor :P ) Spero vi piacerà.

Piccola shottina per festeggiare la fine della matura… Me lo lasciate un commentino… E’ la mia prima semi lemon… L'ho RIVISTA UN POCHINO, e ho bisogno di pareri. Grazie. E' una narusasunaru e racconta di come abbiano trascorso questa notte particolare e della sensazione strana e dolce che ha accompagnato almeno i miei ultimi giorni da liceale.