Partecipa al contest "I colori uniscono" sul forum di EFP.
"Ginny lo può vedere dalle piccole cose: il modo in cui gli si illuminano gli occhi quando compie una marachella, alcuni tratti del carattere più dolci di quelli di George e perfino quella risata cristallina e scanzonata che lei proprio non potrebbe mai dimenticare."

Capitolo 1, Canada - "Pensavo tu fossi mio amico" "Non è colpa mia se mi sono innamorato!" "Non di mio figlio, lurido verme!"
Capitolo 2, America - "Dad? Stai cucinando?" "Per accogliere i tuo fidanzato" "Appunto daddy, accoglierlo non mandarlo in terapia intensiva" "Se non stai zitto mando te in terapia intensiva, a suon di wokkate"
Allora, la mia voglia di scrivere si intensifica, sono in ferie, non so che fare e siete voi a pagarne le conseguenze.
Questa storia si concentra su Matthew e Alfred ed i rispettivi fidanzati. Le reazioni che hanno papa Francis e daddy Arthur.
Spero che vi piaccia!!!!

"È come quando sei un aspirante pittore ma non riesci a distinguere i colori. Come quando ti dai da fare per diventare un produttore musicale ma sei nato sordo. Come quando provi a correre ma sei paralizzato. L'unica volta in cui mi sono innamorato è quando stavo tecnicamente morendo."
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Traduzione della storia di @Hyeonhee, originariamente pubblicata su asianfanfics✿

Normali. Se così si possono definire i ragazzi che frequentano il liceo St. Xavier di New York. Clary e Simon sono sfigati. Magnus è l'organizzatore di feste per eccellenza. Jace, Isabelle e Alec sono i capi indiscussi della scuola. Me è davvero questa la realtà?
Alto contenuto di clichè americani e di glitter.

[FF partecipante al 1° contest indetto dal GdR One Piece Caffè - Cambia la scena]
IO RIVOGLIO KIDD, OK? Ok?!
Quindi nel mio cambio di scena ho immaginato l'arrivo di un pirata a Whole Cake Island che vada a chiedere a Rufy di liberare il nostro rosso preferito.
ODA RIDAMMI KIDD PORCA MISERIA!!!!
Possibili spoiler per chi non è in pari con i capitoli del manga. Attenzione u.u

[Dalla serie di "Spin"]
«Che stai combinando?»
Il volto di Sirius riemerse dal terreno, sporco e sudato, e lui ghignò, mostrando una serie di dentini candidi «Sto costruendo una galleria sotterranea per arrivare ad Hogwarts!»
James inarcò un sopracciglio scuro e lo fissò diffidente «Hogwarts è in Scozia».
L’altro bambino annuì, uscendo del tutto dalla buca.
«Noi abitiamo nel Devon. Sono chilometri e chilometri e tu vorresti scavare una galleria con… una paletta da spiaggia?!»

Aziraphale e Crawly si incontrano ad Atene negli anni dell'attività di Socrate, fino ad arrivare al fatidico 399 a.C., alla condanna ingiusta che porterà entrambi a riflettere e a confrontarsi con alcuni dei loro fantasmi.
Dal testo: "Crawly si strinse nelle spalle. «È simpatico. Ha in mente una... rivoluzione di pensiero. Te l'ho detto, lo avremo noi: ai Piani Alti queste cose non piacciono»
Aziraphale storse il naso: «Smettila, Crawly. Non è una gara. E a me sembra a posto»
Il demone lo scrutò seriamente, poi gli sorrise. «Come vuoi tu»"

"I told you. I misbehave"
Una liceale. Un professore. Un gioco pericoloso. Molto pericoloso.

Accenni Zarlie; partecipante a The Sprint Run del forum Piume d'Ottone e al Pokémber dello stesso forum.
Perché Zari amava le dita di Charlie, ma molto, molto lontano dalle sue console.

[Sherlock/John]
Una tranquilla giornata di pioggia al 221b di Baker Street

“Ritroveremo i tuoi genitori, Hermione,” disse, guardandola dritto negli occhi. “Ti prometto che li ritroveremo.”
“Mi accompagnerai?”
Ron le strinse la mano con un sorriso.

Perché deve essere sempre un intreccio che non si snoda più?
Cosa c'è che non va mai bene nei rapporti interpersonali?
Un blocco è sempre un'insicurezza o qualcosa di più torbido?
Cos'è l'amore, dopotutto?

[HIATUS]
Una luce accecante avvolgeva un mondo nuovo di colori sbiaditi e surreali, suoni ovattati, profumo di rose. Era inebriato da quel tepore, i fili di erba solleticavano dolcemente le sue tempie, gli occhi faticavano ad aprirsi per il sole abbagliante.
Forse si era lasciato cadere con troppa forza sul prato ed aveva battuto la testa, forse era il cuore che batteva troppo forte e metteva in circolo più sangue del dovuto.
L’unica cosa che sentiva reale era il suo stomaco che faceva a gara con le farfalle per essere sputato dall’ emozione, la sua mano tremante che stringeva quella di Kyungsoo sdraiato accanto a lui e la sua risata dolce che riempiva l’ aria.
“Pensavo che non me ne sarei mai andato da qui”
“Però tornerai, no?”
[KAIDO] [HUNHAN] [BAEKYEOL]

Un momento di silenzio, poi il viso dello zio si distende in un sorriso garbato.
«Scusami.»
Una parola lasciata nel vento, poi l’uomo si allontana nel corridoio. Arianne rimane a guardarlo sparire, atterrita.
Oberyn Martell non chiede mai scusa a nessuno.
La Vipera e la Principessa → 8 drabbles.

Ricorreva l'anno 1932 e vivevano di nascosto a Parigi, nella città dell'amore e anche dell'omofobia. La gente non capiva che l'amore non aveva generi e che l'omosessualità non era una malattia di cui vergognarsi. Lui e Kurt conoscevano molti amici omosessuali che dicevano addio alla splendida Paris per andare in Italia, Svizzera, Germania... Tutto ma non lì. Loro erano più forti dei parigini, ce l'avrebbero fatto, si sarebbero finalmente sposati e chissà, avrebbero adottato tanti bambini.