“ - Dimmi che è solo me che vuoi. Che è a me che pensi quando è notte e sei nel tuo letto. Che sono le mie braccia che vorresti quando hai freddo e i miei baci quando sei triste. Dimmi che è solo il mio volto che cerchi fra la folla e che sono solo i miei occhi a farti battere il cuore. Dimmi che c’è solo il mio nome inciso nella tua anima e che niente e nessuno può toglierlo da lì. Dimmelo, Hermione! Dimmelo e io troverò la forza di fare quello che sto per fare, perché, anche dopo, io sappia sempre che tu sei stata mia. -
Ma Hermione non riusciva a rispondere. Il suo corpo era scosso dai singulti e il suo volto brillava alla luce della luna come se fosse cosparso da tanti piccoli diamanti.
Con la sua voce flebile riuscì solo a dire tre parole – Ti amo, Draco. –
A lui sembrò bastare, perché chiuse gli occhi e, con infinito dolore, disse la parola che più di ogni altra non voleva far uscire dalle sue labbra.
- Oblivion! –”

Dal primo capitolo: “Eravamo d’accordo, avevi acconsentito ed ora non puoi tirarti indietro, abbiamo deciso insieme e insieme dobbiamo farlo. Non posso andare avanti se tu non sei con me, non posso farti questo se tu non acconsenti.”
Hermione annuì lentamente, si allontanò dall’alto corpo che la sovrastava e tirò su il mento.
“Avanti, fallo”
Spero di avervi incuriosito con questa piccola parte. Non ho ancora un trama ben precisa, diciamo solo una bozza che deve essere ampliata. Grazie a tutti coloro che leggeranno, ogni critica è, ovviamente, ben accetta.

«Draco…»
Lui si alzò per educazione e le porse la mano «Piacere di conoscerti…sono Draco Malfoy»
Sia lei che Blaise lo guardarono accigliati «Che avete?»
«Draco, davvero non ti ricordi di lei?» disse Blaise. Era chiaro che aveva fatto una grossa figuraccia.
Draco la guardò di nuovo «Scusami…io non mi ricordo proprio di te…dove ti ho già conosciuta?»
«No. Sta scherzando…non è possibile…» fece Blaise a lei.
La ragazza fece cadere la penna ed il blocchetto di fogli che aveva in mano «Blaise…» fece una pausa e poi riprese «C’è altro che non ricorda?»
«Cosa? In che senso?» chiese lui confuso.
«Da quando me ne sono andata da Hogwarts, hai notato che ha dimenticato qualcos’altro oltre me?»
Blaise guardò lui poi tornò su di lei «No»
Hogwarts? Era stata ad Hogwarts e se n’era andata? Perché non la ricordava affatto?
«Che succede?» chiese lui.

--Oblivion.--
L’incantesimo è preciso, ma il tono è amaro. Un tono che porta in sé le note di un’addio.
Ora vattene.
Ho voluto dare a Hermione un po' di spazio, quello che il PoV di Harry non le concede nel settimo libro. Mi sono ispirata anche un po' al film, è il momento in cui Hermione cancella la memoria ai suoi.

Un uomo nascosto, due giovani mangiamorte che lo cercano, un amore segreto... cosa potrà accadere mescolando tutte queste cose insieme? - Attenzione è presente un accenno Slash... chi è il protagonista non ve lo dico... oltretutto non ho trovato il nome nell'elenco!

[..]
Mi accorsi che avevo dedicato molti anni alla danza, tralasciando la maggior parte delle cose che i miei amici – o qualunque ragazzo della mia età – facevano. Mi lasciai andare e cominciai a bere, fumare e partecipavo alle feste solo per il piacere di uscire di casa. Se mi fossi fermato anche solo un attimo a pensare, tutti i ricordi sarebbero venuti a galla, facendomi affogare nel passato. Semplicemente, dimenticai. Mi dedicai ai tatuaggi, ai piercing, ai viaggi e la mia arte.
[..]

Ascolta non posso prometterti che tornerà tutto come prima,che riotterrai la stima che hai sempre avuto o che ti amerò per sempre...seguite in tanti oblivion!

Fan Fiction ambientata prima della saga di Majin Bu incentrata sui pensieri di Gohan dopo la morte di Goku.
Che dire, buona lettura e recensite, anche critiche sono bene accette!

La Battaglia di Hogwarts è appena finita.
I vincitori piangono i loro morti.
I corpi dei Mangiamorte e di Voldemort sono a terra.
Molly Weasley si aggira silenziosa per il castello. La maledizione senza perdono uscita dalla sua bacchetta poco tempo prima e indirizzata a Bellatrix Lestrange non è stata scagliata con la necessaria volontà. La Mangiamorte più fedele a Voldemort è ancora viva.
Bellamione, BellatrixHermione. Femslash. What if?

Draco e Hermione per l'intero anno prima che il male li dividesse si sono amati.
Lui è diventato Mangiamorte, lei ha cercato di aiutarlo a lasciar perdere ma non le ha dato retta.
Quando Silente muore i due si dividono e si rincontrano dopo diciannove anni alla Stazione di King's Cross, come finirà?

Tutto comincia con un processo. Le battaglie di ego sono sempre le più dure da affrontare, specialmente se i protagonisti sono due persone testarde ed orgogliose: un uomo privato di tutto in un istante, dovrà ripartire da zero e sanare gli squarci, quelle ferite profonde nell'anima per andare avanti mentre una donna è in continua competizione con il proprio passato.
Ma questo è solo l'inizio della mia storia... E, come molto spesso avviene, si comincia da una fine.
La Grande Mela vi aspetta!

-Draco…- sussurri a voce troppo bassa perché l’uomo possa sentirti.
Come sempre quando sei con un cliente pensi a lui.
Pensi a quello che avreste potuto fare insieme ma poi, come al solito, ti dici che hai fatto la cosa giusta perché hai evitato che Draco, il tuo Draco, soffrisse.
Ma, quando senti che il rapporto con quell’uomo sta per finire, pensi che vorresti tornare indietro e non pronunciare mai quell’Oblivion.

"Ogni giorno si convinceva sempre di più che tutto quello era soltanto un sogno, da cui si sarebbe risvegliata presto...Ma non lo era. Quello non era un sogno, era pura realtà. Il suo Lèon era morto, era morto cavolo. Lei non ci credeva ancora..."
Flaschfic Leonetta dedicata al gruppo di Watsaap.
Sonrisa_Ruggero

"Ti rigiri nel letto, piangi dentro. Harry non c’è più.
Chiudi gli occhi e speri che l’oblio venga ad inghiottirti, almeno per un po, perché sei così dannatamente stanco. "
Una storia sui Larry nata così per caso, una storia in cui c'è la mia anima.

Ero stanca.
Stanca di quell'uomo che veniva definito mio padre, che invece era il contrario, un uomo senza cuore, un mostro, che ogni giorno commetteva uno dei più grandi errori che ci siano al mondo: picchiare la figlia.
**
'Cos-cos'è quella pistola Liam?' sussurrai mentre con la mano sinistra chiusi il cassetto e nella destra avevo la pistola.
Lui stava zitto, non rispondeva. Guardava con occhi vuoti un punto impreciso della stanza. Con coraggio, spostai il suo sguardo su di me, e i nostri occhi entrarono in contatto.
Mi stavo preoccupando, ma non avevo paura, lui una brava persona, lo sapevo.
'Me l'ha regalata papà per il mio 16 compleanno.' rispose mentre prese quell'oggetto dalla mia mano e lo rimise nella custodia, dentro il cassetto.
Mi rilassai.