:-Vieni con me, Saga-:
:-Chi sei tu? Che cosa vuoi da me?-:
A volte un aiuto viene da chi meno te lo aspetti

È la storia di una ragazza italiana: lei si chiama Maria, ha 19 anni e vive a Roma con i genitori. Ha i capelli biondi lunghi, gli occhi castano chiaro e delle piccole labbra a cuoricino. È una ragazza un po’ introversa, dolce e sensibile ma allo stesso tempo pazza e simpatica, ma soprattutto è una sognatrice… Ama sognare ad occhi aperti, ma senza mai illudersi… La musica è la sua passione; è fan di diversi cantanti: i Jonas Brothers che ama da quando aveva quasi 15 anni, Demi Lovato, una vera fonte di ispirazione per lei e infine, ci sono loro, gli One Direction. Li ha conosciuti da qualche mesetto e se n’è subito innamorata, o meglio è diventata pazza per loro! Di quei 5 ragazzi che l’hanno ‘’stregata’’ quello che l’ha più colpita è Louis Tomlinson, un ragazzo molto simpatico, bello e con una bellissima voce…
La sua vita cambierà quando gli 1D andranno a Roma per promuovere il loro libro “Dare To Dream” e lei ci andrà insieme alla sua inseparabile migliore amica Emanuela, una ragazza simpaticissima, più pazza di lei, e con gli stessi gusti musicali.

-Vieni con me... - una voce continua a rimbombare nella testa di Merlino. - Io ti condurrò in salvo-
Il ragazzo pensa che sia solo una sua fantasia, eppure è così reale... A chi appartiene questa misteriosa voce? Ad uno spettro? O forse ad un angelo? Emrys è intenzionato a scoprirlo...
Spero di avervi incuriositi!

Beckett dovrà affrontare una missione sotto copertura molto particolare durante la quale impedisce a Castle di seguirla. Ma noi sappiamo che lui non si darà per vinto e quello che succederà dopo è tutto da leggere...

Ti manca il suo sorriso bianco e perfetto come la luna che sta per spuntare davanti a te, i suoi capelli biondi come il granoturco e come l'oro che l'aveva spinto a recarsi fino a qui, ma ti manca soprattutto il suo sguardo, blu e profondo come l'oceano sotto di te.
Chiudi gli occhi, sapendo inconsciamente che è arrivato il momento di affrontare quella domanda alla quale finora non hai avuto la forza di pensare una risposta.

"Il cimitero era buio, ma le lapidi erano ben visibili una accanto all’altra, una serie infinita di ombre dalle forme regolari. Un po’ più indietro i mausolei delle grandi famiglie sembravano vegliare imperturbati da secoli.
Il suo cappello era lì, fermo contro una delle porte."
Una storia scritta per l'iniziativa “Nightmare Before Femslash” del gruppo “LongLiveToTheFemslash”, con la partecipazione speciale di una canzone riadattata per la storia da Earwen82.

Male. Male dappertutto.
Le sue labbra sembravano saldate l’una all’altra.
La testa gli pulsava lenta, sangue caldo scorreva dalla tempia per infrangersi con pesanti gocce a terra.
Pezzi di vetro e asfalto gli avevano lacerato la pelle in più punti: le ginocchia, i palmi delle mani, i gomiti. La carne viva doleva al contatto con l’aria fredda e pungente di quella notte di fine gennaio.
Cos’era successo?
Più cercava di dare una forma a ciò che lo circondava più il cerchio che aveva alla testa aumentava.
Fanculo.
All’improvviso un canto squarciò l’oscurità del silenzio.
Un canto di donna.
Una donna dalla voce melodiosa, tanto angelica quanto letale.
*
Storia ispirata da questo messaggio:
E perché sono come le donne sui servizi online di ricerca dell'anima gemella
Sparano cazzate, ti ammaliano e poi scopri che son cozze
(Ognuno ha la sua musa...)

Questa dovrebbe essere l'ultima^^ è per Yoi! naturalmente è sulla tua coppia preferita: Inu Taisho e Izayoi! spero che ti piaccia^^ ciao^^

Una flashfic dove troviamo tutta l'ingenuità di Naruto sull'argomento bambini. Cosa farà Sasuke?

"- Che ci fai qui… così? –
Lo spettacolo che mi si presenta davanti è proprio questo.
Uno spettacolo!
Ad un metro e mezzo da me, appoggiato allo stipite della porta, con le braccia strette su sé stesso e tremante più che mai, sta Spencer completamente bianco di neve e bagnato. I capelli biondi gli stanno attaccati intorno al viso e qualche ciocca appesantita gli finisce sugli occhi arrossati che sembrano liquidi!
Un pulcino sorpreso da una tempesta che l’ha inzuppato e congelato. "
Mai rottura di auto nel mezzo di una nevicata storica è stata più provvidenziale!

“No, no, sto bene Karen! È tutto okay." Si costrinse quelle parole a denti stretti, che però si erano rivelate inutili, poiché l'IA andò offline a metà delle sue proteste. Doveva aver danneggiato la tuta molto più di quanto avesse pensato. Evitando il senso di colpa per aver perso il partner, si obbligò ad alzarsi sui gomiti e non poté trattenere quel piagnucolio che gli separò le labbra.
Bé, forse Peter non era del tutto a posto.
[ Tony & Peter - H/C - IronDad - Traduzione ]

Il loro tempo è giunto. Il loro compito è portare l'inferno sulla terra. I quattro Cavalieri stanno per risvegliarsi e dare inizio all'Apocalisse.

I Quattro Cavalieri stanno portando l'Apocalisse sulla terra...ma qualcuno non sembra essere d'accordo.

Uffa, ma perché io devo essere così incasinata? Stavo così bene, così in pace con m stessa, col mondo e con il mio ragazzo, prima di essere costretta a lasciare il Parioli per questa sottospecie di quartiere… Non potevano lasciarmi nel mio brodo, dico? CArlottaxWalter

disdetta mi scontrai con qualcosa, o meglio contro qualcuno, un ragazzo moro con gli occhi verdi.
«scusa » dissi imbarazzata
«tranquilla, però la prossima volta guarda dove vai»
«sisi, certo» balbettai, e se ne ando così un occasione al vento.
passarono delle settimane e quel ragazzo era nei miei pensieri, non sapevo nemmeno come si chiamava eppure, mi era rimasto impresso, dopo una settimana, eccolo, era davanti ai miei occhi, non contando che era tra le braccia di una ragazza,erano vicino al entrata della scuola, non mi distrassi, entrai dalla porta, che era davanti a me, stretti la borsa con i libri, e feci qualche passo..
nell corridoio, distratta dai miei pensieri, faccio cadere la mia borsa con i libri,senza che io me ne accorga, qualcuno mi aiuta a raccogliere i miei libri, misti ai quaderni.
«grazie mille»dissi balbettando, era lui, il ragazzo che era sempre, e costantemente nei miei pensieri, anche se non sapevo come si chiamava.
«sei nuova? » mi disse il moretto
«si-si » risposi, con un filo di voce.