Sono Sofia, una ragazza di 17 anni. Ora vivo a Londra con mio padre, mia mamma ė in Italia..sì, sono divorziati. Io ho i capelli ricci e castani, lunghi fin sotto le spalle, di statura media e di corporatura normale. Ho gli occhi marroni, molto semplici, color nocciola. Vado in 5ª liceo

non mi giudicate male io non sono una ragazza che infrange i sogni degli altri, ma il modo in cui se n'è andato mi ha fatto davvero male....

Ciao sono Vanessa mi sono trasferita a Londra da poco. La mia storia è molto buffa.
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Tratto dalla storia.
-Come ti sei permesso dopo tutto questo tempo io..io..
-Non è colpa mia lo sai ben..
-Sta zitto non voglio più sentire una parola da te MI FAI SCHIFO.Addio
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-Mi dispiace ma non torneró insieme a quella sottospecie di umano senza cuore
-Fallo per te per lui... Per noi.
-MAI neanche se fosse l'ultimo uomo sulla terra. Gli ho dato troppe possibilità adesso sono stanca.
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Ciao a tutto questa non è la solita fan fiction . Per scoprire come va a finire vi basta leggerla
_VAN3_

Erano nati per diventare l’uno l’amore della vita dell’altro.
Jasper ed Eleanor erano anime gemelle, ma prima d’innamorarsi avrebbero dovuto aspettare e incontrarsi, solo allora, quando l’uno avrebbe sconvolto la vita dell’altro sarebbe avvenuto. Erano destinati a far sì che ciò accadesse.
Non è importante come questo sarebbe accaduto, se la vita li avrebbe divisi, portato su strade lontano e percorso cammini senza via d’uscita, entrambi sapevano che sarebbero finiti proprio dove tutto era iniziato.
Avrebbero lottato contro le etichette, le statistiche che non erano di certo a loro favore, persino il loro amore era una scalata, eppure da tutto questo loro avrebbero ricordato solo l’arrivo, quando mano nella mano, occhi negli occhi si sarebbero promessi amore eterno.
E per i più reticenti loro avrebbero potuto dire che erano i Jaspenor.
Questa raccolta è la loro storia, fatta di attimi, momenti indimenticabili, litigi, lotte, risate e tanto amore.

"..., il mio sguardo era stato rapito da lei, era bellissima, perfetta, non riuscivo a smettere di guardarla … a un certo punto entrambe ci stavamo fissando .. . nessuna delle due smetteva di farlo, si era legato un contatto fortissimo fra di noi… " - questa fanfiction è il sogno di tutti noi fan delle Calzona ... una storia tra Jessica Capshaw e Sara Ramirez

"Ragazzi comuni. Ragazzi diversi. Siamo adolescenti, vuoi incolparci della nostra generazione?" urlò Jack. "Crediamo di essere pazzi anche se siamo totalmente sani, questo ci rende pazzi. Amiamo la musica, le feste, divertirci, l'alcol, la droga, il sesso, amiamo commettere errori, perche siamo adolescenti! siamo morti e vivi allo stesso tempo, siamo il futuro che noi vediamo brillante e voi vedete a pezzi! Siamo tutto cio che decidiamo di essere, questa è la nostra storia...lunga vita ai sognatori senza speranza!". [Featuring: ATL/PTV/OM&M/SWS/AA/WATIC/Skins characters and more...]

Lo scontro in quel negozio cambierà la loro vita.

Questa storia era già stata publicata da me con il nome Desperado's road ma per vari fattori non sono riuscita a portarla a avanti.Ora l'ho risistemata e ho cambiato ciò che non mi convinceva..spero vi piaccia!
-Noi non possiamo amare,è pericoloso,ma soprattutto non possiamo amare quelli come te Edward,perchè ciò significherebbe solo morte; e non la mia.-

Jessie Harries,la più puttana della Elvir school, camminava tranquillamente per i corridoi della sua scuola quando lo vide.
I suoi occhi verdi splendevano sotto la luce a neon della scuola e il suo sorriso malizioso la fece incantare.
Lo sguardo del ragazzo si posù su di lei. La ragazza fece finta di niente e continuò a camminare, ma quando gli passò davanti lui allungò un braccio per fermarla.
-Libera questo pomeriggio?-le chiese.
-Dipende.-disse la ragazza facendo un po' la preziosa.
-Cinema,ti va?
-Alle tre fuori dal cinema.-gli sussurrò lei.
Il ragazzo si morse il labbro e abbassò la testa.
-Hey amico,dove la vuoi portare?-chiese Zayn.
-Al cinema-ripose Harry facendo scoppiare a ridere la compagnia.
-Scopare nel bagno del cinema non è molto comodo,amico.-disse Louis.
-Non me la voglio scopare,è una cosa seria.

Tratto dal primo capitolo:
"Tutto questo è strano, la metà della mia vita troncata con un matrimonio che non è, perché è solo un accordo tra la lui e la mia famiglia. Solo per soldi e dignità, come dice mio padre, anche se io non credo a tutto ciò.

Le strade erano deserte, quasi fosse suonata una sirena, quasi fosse giunta l'ora di rincasare per chissà quale coprifuoco. Non c'era nessuno, tranne lui, ancora intento a fissare la strada, lui con le sue maledette tele sparse per tutto il marciapiede ed illuminate da un paio di lumini. Uno scenario tetro, se non fosse per i quadri stessi, così colorati, accesi e vivi, se non fosse stato per quei colori nessuno si sarebbe avvicinato a quel ragazzo, smunto, bianco e terribilmente tetro, come se avesse donato il suo colore ai quadri rimanendone sprovvisto.
Lui lo guardava sempre quel ragazzo. Quando le strade ed il locale si svuotavano se ne stava seduto al tavolino vicino alla vetrata per guardarlo. Non era uno stalker, soffriva solamente della "sindrome della portinaia", doveva sapere qualsiasi cosa di qualsiasi persona, la loro storia, le loro disavventure, ma non lo faceva per cattiveria, lo faceva per egoismo. Quando ascoltava le sventure altrui riusciva a rimpicciolire, a denigrare le proprie, era una sorta di contentino, una sorta di felicità apparente.
« Dovresti tornare a casa. Non voglio che per colpa mia tu venga nuovamente sospeso o messo in punizione. » il ragazzo gli aveva dato una pacca sulla spalla, incitandolo ad uscire « Qui continuo io. Questo è il bello di non essere più un liceale sfigato e di non avere genitori o insegnanti fra i piedi. »
L'altro gli aveva sorriso, distogliendo lo sguardo dal ragazzo delle tele.

3 donne, più vite in una, come la luna che cambia e da crescente diventa piena per poi calare.
3 flashfic
[ Elizabeth Woodville/Edward IV, Margaret Beaufort/ Jasper Tudor, Anne neville/richard of York]

«Siamo come Timon e Pumba, noi due?» mi chiese quella bambina dai capelli castani e gli occhioni cioccolato.
«Sì, noi siamo come Timon e Pumba, ma tu sei Pumba, perché io non faccio puzzette» canzonai io, fiero di me stesso.
«Neanche io faccio puzzette» I suoi occhi cominciavano a farsi lucidi.
«Non ho mica detto che le fai» mi difesi io, avvicinandomi al suo bel visino.
«Mamma» urlò lei, con le lacrime che le scendevano copiosamente.
«Io l'ho sempre detto che le bambine non le capirò mai» posai le mie mani intorno alla mia vita, scuotendo la testa.
Sembravo un uomo d'affari, mentre avevo appena sei anni.

- 11| Dopo 2 lunghissimi anni l'attesa per la seconda stagione ormai è quasi finita :')
E tutta questa ansia mi ha messo ispirazione per questa brevissima one-shots.
Buona lettura!
[[Gabriel/Claudia]]