Harry ha 22 anni, vive a Los Angeles e lavora su Hollywood Boulevard. Ogni sera è alla ricerca di nuovi clienti che, in cambio del suo corpo, gli diano i soldi necessari per vivere. Sì, Harry fa la prostituta e non aspetta nient'altro che la Città degli Angeli gli mandi un angelo a salvarlo da quella vita. Forse quell'angelo è rappresentato da un ragazzo dagli occhi azzurri che per un malinteso incontra una sera.
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Dal testo:
Stava riponendo il cellulare nel portaoggetti quando sentì bussare sul tettuccio dell'auto. Un ragazzo giovane e sorridente si era affacciato all'interno del finestrino del passeggero «Cerchi compagnia, amore?» [...] «No, guarda stavo solo rispondendo al telefono. Adesso devo - » «Non ti devi vergognare. E poi con una macchina del genere non puoi fermarti e poi ripensarci».
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Prostitute!Harry - Rich!Louis
Mini-long in due parti.
Con questo scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo offendere nessuno. I personaggi non mi appartengono.

Doveva essere una serata normale, quella.
Un'amichevole di beneficenza, una rinfrescata veloce a casa, tutti tirati a lucido a festeggiare in un pub da quattro soldi lontani dalla decenza generale.
Atsumu avrebbe voluto bere un drink, ballare qualcosa, riuscire a vedere se poteva convincere il suo ragazzo a strusciarsi con lui in pista ma, ecco, quello svolgimento degli eventi non se l'aspettava.
Atsumu scopre nel modo più duro di avere una dignità.
Sakusa ... Sakusa no.

Ogni volta che ti guardo è come vestirmi di spine.
-Michael non puoi prendermi mentre sono ubriaca e fottermi soltanto per divertirti, credevo fossi il mio migliore amico!- scoppiai a piangere, asciugandomi le lacrime con la felpa -non sono più riuscita a parlare con nessuno, capisci cosa significa vivere senza volerlo fare? Pensando ogni giorno al suicidio?Cristo Michael, vattene, vattene e non parlarmi mai più.-

Inghilterra ubriaco ed America disperato!
Piccolo esperimento hetaliano, spero vi faccia fare due risate!! :D

Quante ragazze sognano di essere diverse dalle altre e fare grandi cose?
Chocolat sperava di riuscire a trovare qualcosa in lei che l'avrebbe resa felice e appagata, voleva avere un talento fuori dal comune ma...

‘L’unica cosa di cui ero certa, era che stavo riscrivendo il passato e facendo innamorare di me una futura superstar’

Hakuryuu x Shuu
Inazuma eleven go

"Questa loro perfezione però li aveva resi arroganti, e Zeus decise di punirli. E allora ZAC!" continuò lei, e con una mano colpì piano il marito sul naso, fingendo di tagliare il suo viso a metà. Quello tentò di morderle la mano e lei la ritrasse, riprendendo il racconto con quella sua risata cristallina: "Li divise in due parti. E da quel giorno l'uomo cominciò a cercare la sua metà, perché senza di lei si sentiva infelice... incompleto".
Storia partecipante al contest "Di Fluff/Angst e AU", indetto da ArabellaStark e _grey sul forum di EFP.

i pensieri di Kurt e Blaine dopo essersi incontrati nella 6x02

Aziraphale si aggiusta il papillon di tartan, cercando di sedere con una postura il più possibile autorevole e celeste. Ora che è subentrato a Gabriele deve gestire i suoi impegni diplomatici, tra cui il censimento dei dannati, impegno che il precedente arcangelo svolgeva ogni sette anni terrestri. Aziraphale sospira: con tutte le trasferte che potevano assegnare al reggente del Paradiso in persona, non poteva mancare un colloquio con Lucifero! Inspira, cercando di reprimere nel panciotto l’agitazione, continuando a guardare l’ora. Lucifero è in ritardo, o forse vuole solo prendere in giro il nuovo arcangelo, magari lo sta osservando, nascosto e trasmutato nella sala del trono, tra lugubri arredamenti gotici e stendardi infernali. Aziraphale aggiusta la sua posizione sulla sedia, preziosamente intarsiata di tormalina nera, e guarda con un sospiro il vassoio di uramaki posto proprio sul tavolo in pietra innanzi a lui. Una tentazione. Mordendosi le labbra guarda altrove: non può insozzare il suo corpo celeste con quella roba, nemmeno se i suddetti uramaki hanno un coronamento di panna e fragola! Il cibo terrestre gli manca estremamente!

"Ti amo Harry" disse il più grande. Mai, mai quelle parole gli erano sembrate più sbagliate e fuori luogo, mai furono più dolorose. "Ma stiamo cadendo a pezzi, tutti e due" aggiunse alzando lo sguardo. Le gemme già circondate di rosso di Harry si incatenarono all'azzurro cielo e si incendiarono. Si incendiarono di odio, risentimento, tradimento..d'amore, quell'amore che non riusciva più a sentire corrisposto. "A quanto pare non è abbastanza, Louis" disse gelido.

Era una fresca serata di metà settembre.
Il vento soffiava fra le fragili foglie morte e giallognole degli alberi lì intorno.
Un ragazzo camminava sul terreno umido e ricoperto di fiori calpestati ed erbacce.
Con le mani in tasca e gli occhi velati di lacrime, le uniche che avessero mai solcato quelle guance, si fermò di fronte ad una lapide di marmo ben tenuta e circondata da garofani bianchi.
Rilesse per la milionesima volta le parole incise sulla pietra fredda.

Finn, da ovunque si trovi adesso, scrive una lettera a Rachel, pur sapendo che lei non la riceverà mai.
"Potrò anche stare tutta l’eternità in questo posto così luminoso, tra le piante e i fiori che mi ricordano il tuo profumo, questo potrà anche essere il paradiso, ma io non faccio che dannarmi in ogni singolo momento"

"Hai letto questo articolo?"
"Cos- ah, quella stronzata che stiamo insieme? Sì, me l'hanno detto."
"E non ti disturba?"
"Beh, è vero."
"Ah sì?" ride Chris, strofinandogli il pollice con forza sulla fronte, cercando di rimuovere qualche traccia residua della vernice fluorescente con cui si è lasciato dipingere pazientemente.

Louis non conosceva affatto l’amore né tantomeno il famoso colpo di fulmine, era troppo giovane e inesperto: era uscito solo con un paio di ragazze, e ad entrambe era riuscito a strappare solo un semplice bacio.
Ma quando i suoi occhi azzurri si posarono in quelli scuri di Savannah, qualcosa dentro di lui si mosse, si gonfiò inevitabilmente, facendogli cedere le gambe e girare la testa.
Aveva attribuito quella sensazione alla fame, o al caldo, ma dentro di se sapeva molto bene che probabilmente c’era qualcos’altro sotto.

"Now my baby is dancing, but she's dancing with another man."