In lingua navajo, il nome Yashal vuol dire: "Evviva la vita".
E pure nei periodi più oscuri, in quei rari attimi di lucidità mi ripeto questo nome. "Yashal".
Perché nonostante i pensieri più terribili, gli incubi, l'angoscia che mi sovrasta ogni giorno, io sono pronta per vivere.

Post Hades e Pre Omega, anni dopo l'ultima battaglia e prima dell'incontro fra i cavalieri dopo la guerra contro Ares.
I pensieri di un malinconico Hyoga, alle prese con i ricordi di un amore taciuto e mai scordato.
[NOTA: Questa storia si ispira alla canzone "Yashal" di Elisa, da cui trae il titolo; "Yashal" parla di rimpianti, di un qualcosa che abbiamo vissuto e che ormai non c'è più. Qualcosa che, tuttavia, è destinato a vivere in eterno grazie ai ricordi.]

Sono di nuovo qui.
Non so spiegarmi nemmeno bene perché.
Forse è masochismo, forse bisogno di sentire di nuovo quel dolore intenso e pulsante bruciarmi la pelle, come un maglio incandescente.
Gli esseri umani muoiono, giusto Bill?
Credo di si.

< Bauglir però non ha mandato nessuno a cercarlo… perché?> si morse le labbra guardando distrattamente per terra mentre il ragazzo le stringeva le mani in silenzio.
All’improvviso la verità le piombò in testa con tutta la sua ovvietà.
< Ma certo!> disse fissando l’amico < Non era lui che voleva! Lui era solo un espediente per arrivare a qualcun altro>.
I suoi occhi lo scrutarono con intensità. Amlach divenne rosso, poi pallido infine, con la faccia più neutra che in quel momento poté comporre, mormorò:
< Intendi me? Perché mai preferirebbe il figlio minore di un re vassallo al legittimo erede al trono dei Dieci Regni?>.
< Lo sappiamo benissimo entrambi Amlach> gli rispose lasciandogli le mani.

Il mio primo scritto, non so se continuerà o se smetterà all'istate. Vedrò.

Raccolta di trabble, Flash-fic e One shot sul rapporto Yato/Yukine.
In teoria non ne faccio una coppia, ma potrei cambiare idea strada facendo. ;)
Anzi ho già cambiato idea, saranno un po' e un po'. Indicherò il ratings ad ogni capitolo.

[Noragami]
"Un antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite so destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai."
Jake Bohm (David Mazouz), Touch
citazione per il primo capitolino XP

Una poesia su Yattaran?... Beh, io ci ho provato. Apprezzate se non altro il mio coraggio!!

Dedicata a Sky-Shindou
Flashfic Gaara-centric
Suna è conosciuto come il villaggio ninja più caldo e secco, come si può dedurre anche dal nome.
Ma anche sul luogo più torrido il cielo scuro talvolta rovescia le sue lacrime.
In quei momenti solo gli shinobi in missione escono, chi può resta a casa, al riparo da quello strano e insolito fenomeno che è per loro la pioggia.
Durante quelle notti forse più uniche che rare, persino il bambino dai capelli rossi manca al suo appuntamento notturno sul tetto con le stelle e la luna.
[Terza classificata al contest "2weeks" indetto da Kurenai88]

Un attimo, ma lei ha detto che non dovrei ricordare nulla di precedente alla Trasformazione.
Eppure molte cose mi sembrano fin troppo familiari.
Come se le avessi già sentite.
Quasi mi fossero state narrate mentre ero un bambino che le credeva semplici leggende.
Com'è possibile che questo accada?

Tratto dal secondo capitolo: "Le vetrate erano gigantesche, allungate, simili a quelle che Earine aveva visto molte volte nelle chiese. Al centro assoluto della sala stava uno strano leggio in legno. Earine attraversò cautamente la sala, sentendosi intimorita ed affascinata da quanto la circondava. Più si avvicinava al leggio più si rendeva conto che era una sorta di appoggio per qualcosa di tondo. Si accostò e posò una mano sul freddo e liscio legno scuro, color ebano. Sopra di esso c’era qualcosa ricoperto da un sottile panno bianco, e la fanciulla per un attimo si chiese se scostarlo o meno. Piena di incertezza passò la mano sotto il panno, sfiorando l’oggetto che vi era sotto. Era liscio al tatto, quasi scivoloso. Dopo un ultimo istante di indecisione, Earine scostò il velo.

Cara. Cassandra. Calliope. Corona.
Quattro gemelle.
Quattro caratteri diversi.
Quattro Case diverse.

Nick e Selena sono sposati. La coppia del momento. Ma sembra che uno dei due non veda futuro per il matrimonio. Pensa solamente all'amante.

"C’era solo una cosa che bramava nella notte: Yayo.
Niente sesso, né amore, né soldi.
Yayo."
Alla ricerca dell'appagamento, tra le vie buie di una città desolata. In cerca di Yayo.

Da quassù la città è calma. Le macchine si muovono come un formicaio nero, rallentate dal traffico. Le luci dei lampioni si incrociano formando colori sfocati ed abbaglianti. E’ sera, tutto tranquillo.