Da più o meno un mese lo conoscevo. Era americano, ed era venuto a Parigi per studiare giornalismo. E lavorava come cameriere per pagare l'affitto del suo minuscolo appartamento, come lo definiva lui.
Il suo sogno era quello di diventare un giornalista per il New York Times, ritornare nei suoi amati Stati Uniti ed essere il testimone di nozze di suo fratello.
Era un ragazzo semplice, non voleva molto, ed era l'unico che riusciva a portare un pò di allegria nella mia vita.
Ma in fondo, che cosa gliene poteva importare di me? Una semplice francese di diciannove anni, con un fratellino di undici anni e un padre del tutto assente.
Chiusi un attimo gli occhi, provando a scacciare i miei pensieri,quando sentii la sua voce e un dolce aroma al cioccolato.
"Ehi, dreamer, apri gli occhi e fai colazione. C'è tempo per dormire''