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Autore: SonSara    31/12/2007    9 recensioni
-Guarda guarda...-
-Cosa vuoi, Jiraya?-
-Cosa ci fa qui un libro con in copertina un kappa, sulla tua scrivania?-
[...]
-Il Racconto del Galante Jiraya... ehi, ma sono io!- e si indicò stupito.
[Tsunade center] [TsunadeJiraya] [TsunadeDan] [SPOILER!]
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jiraya, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Se la favola avesse ragione, Jiraya e Tsunade sarebbe felicemente sposati, e Orochimaru morto.
Peccato, che la vita non sia una favola.

-Le favole non esistono, Tsunade-

Jiraya Goketsu Monogatari



-Jiraiya, letteralmente “Giovane Tuono”, era il rampollo di un potente clan dell’isola di Kyushu. Fu iniziato all’arte del rospo da un immortale che risiedeva sul Monte Myoko.
Jiraiya si innamorò e sposò Tsunade, una giovane e bellissima donna che era esperta nella magia della lumaca.
-Successivamente, uno dei seguaci di Jiraiya, fu sopraffatto dal fascino di un serpente e divenne esperto nella magia del serpente. Egli prese il nome di Orochimaru, da Orochi: serpente mostruoso, e attaccò Jiraya.
-Questo, insieme a sua moglie, diede battaglia a Orochimaru, ma fu infettato dal veleno del serpente e cadde privo di conoscenza.
Fortunatamente un altro dei seguaci di Jiraiya venne in suo soccorso.
-Capito, Tsunade? Alla fine, la tua omonima sposa il suo bel rampollo, e sconfigge il serpente cattivo- Shodai chiuse con uno tonfo il polveroso libro delle leggende, fissando la nipote sotto le coperte del futon.

-Cosa significa omonima, nonnino?-

-Vuol dire colei che ha il tuo stesso nome, piccola mia. Adesso dormi, io devo andare a riempire alcune scartoffie-

-Nonnino?-

-Sì, tesoro mio?-

-Non mi hai dato il bacio della buona notte!-

-Rimediamo subito, allora!-

Shodai si lanciò sopra la nipotina, facendole il solletico. La bambina rise di una risata infantile e stridula, ma all’orecchie dell’Hokage diventava la più dolce melodia al mondo. Poi scoprì la fronte da alcuni ciuffi dorati, e la baciò.

-Nanna ora-

-Ti voglio bene, nonnino!-

-Anch’io piccola-

[-Oh, siete voi, piccola Tsunade!-

-Perché c’è tutta questa gente a casa del mio nonnino?-

-Ecco, piccola Tsunade...-

-Perché piangono? Dov’è il mio nonnino?-

-Suo nonno era molto vecchio...-]

-Tsunade...-

-Dimmi Nawaki-

-Mi rileggi ancora una volta Il Racconto del Galante Jiraya?- domandò timidamente.

-Nawaki, l’ho appena letta!-

-Sì, ma è così bella... e poi non ti rivedi un po’ in questa storia? Insomma, anche tu ti chiami Tsunade, e i tuoi compagni Jiraya e Orochimaru!-

-Piccola differenza, io non potrei mai sposare un tipo come Jiraya! Che schifo, quel porco !-

Nawaki rise, scuotendo la testa.

-E uccidere Orochimaru, addirittura...- continuò la sorella maggiore, attorcigliandosi una ciocca di capelli biondi -non sarà il massimo per le feste, ma non è malvagio, dai!-

Suo fratello la guardò sorridendo -sorellona, sai se c’è mica una fiaba sugli Hokage?-

-Perché?-

-Bè, perchè se sarò il terzo Hokage, e lo sarò, dovrò sapere tutte le leggende sul mio conto!-

-Bè, farò una ricerca-

-Sei la sorella migliore del mondo!-

-Ora dormi! Ti voglio bene, fratellino-

-Anch’io, sorellona!-

[-Orochimaru, dov’è Nawaki?

-Tsunade...-

-DOV'È NAWAKI!-

-Lui è in questo vicolo, Tsunade, ma è meglio che non lo vedi-

-Perché!-

-Non lo riconosceresti. È molto sfigurato-]

-Vieni! Guarda cosa ho trovato!-

-Cosa, Dan?-

Una Tsunade ormai cresciuta si avvicinò a un bel ragazzo, che teneva un pesante libro polveroso in mano, e con l’altra si reggeva alla scala a pioli poggiata alla parete della biblioteca.

-Un libro di leggende!-

-Oh... mio nonno amava leggermene una ogni sera. Mi pare... si, credo abbia ancora questo libro da qualche parte, in casa-

Dan aprì una pagina a caso, e sfogliò qualche pagina, alla ricerca di qualche storia interessante.

-Guarda, storie sui kappa... erano anni che non nel leggevo una!-

-Non credo che quei adorabili mostricciatoli che succhiano sangue ci aiuteranno nella nostra ricerca- lo informò ironicamente -se vogliamo convincere l’Hokage a imporre un medico in ogni team ninja, ci servirà più di questo!- Tsunade fece per baciarlo, ma l’occhio del ragazzo cadde sulla pagina appena girata.

-Ehi, guarda! Il Racconto del Galante Jiraya. Il tuo compagno di squadra non si chiama così?-

-Sì, ma lui è tutto meno che galante-

Dan sorrise, ma smise subito vedendo l’espressione affranta di Tsunade.

-Sai, mio fratello amava quella storia-

-Oh, piccola...-

Il ragazzo circondò con fare protettivo le spalle della bionda, e la strinse forte. Questa nascose il viso sotto il suo braccio, come un uccellino.

-Non so come farei senza di te-

-Tsunade, per te ci sarò sempre. Sei la mia vita!-

[-Dan, Dan! Combatti, ti prego!-

-Mi... mi dispia... ce-

-Dan, non puoi andartene! Guarirai!-

-Tsu... nade... mi dispiac... e-

-Dan, puoi farcela! Dan! Dan!-]

-Guarda guarda... -

-Cosa vuoi, Jiraya?-

-Cosa ci fa qui un libro con in copertina un kappa, sulla tua scrivania?-

-Mettiamo in chiaro due cose: tu non puoi venire nel mio ufficio quando vuoi solo perché ‘non avevi niente da fare ’ e, soprattutto, non puoi mettere mano fra le mie cose!- urlò Tsunade, saltando dalla sedia e stravaccandosi quasi sulla scrivania per abbracciare tutti i suoi documenti e grossi tomi.

Jiraya riuscì a salvare il libro che aveva adocchiato, e la bionda gli rivolse un occhiata furiosa.

-Un libro di leggende... tu, il quinto Hokage, che leggi fiabe?-

Jiraya esplose in una risata di cuore, poi notò un orecchietta sull’angolo superiore di una pagina -e questo cos’è...-

Riconosciuta la fiaba, Tsunade saltò sopra la scrivania con un balzo per strappargli il libro dalle mani, ma Jiraya fu più veloce di lei e la scansò.

-Il Racconto del Galante Jiraya... ehi, ma sono io!- e si indicò stupito.

-Tu sei tutto meno che galante!- ma la donna si maledì subito dopo per aver riusato quella battuta che aveva un sapore amaro in bocca.

-Qui dice che uccidiamo un tale Orochimaru, che coincidenza! E che io e te ci sposiamo- la voce di Jiraya si affievolì sempre più finchè l’ultima parola fu poco più che un sussurro.
Schiarendosi la gola, tornò quello di sempre -bè, allora bisogna proprio seguire la favola!- le disse, sporgendo le labbra come un pesce.
L’unica cosa che ricevette fu solo un sonoro pugno sulla bocca.

-Lo so che in fondo mi vuoi bene- mormorò massaggiandosi la mascella.

Tsunade sorrise, notando dalla finestra che bella giornata fosse -può essere, Galante Jiraya, può essere...- ridacchiò.

[-Vedi, Jiraya, il libro dice che mi sposi, e che guarisci dal veleno di Orochimaru!-

-Ma non è stato Orochimaru a mordermi, Tsunade-

-Ma il succo è che sopravvivi, no? E la favola dice anche che...-

-Tsunade!-

-Sì? Non ti affaticare, Jiraya...-

-Tsunade, la vita non è una favola-]

E Tsunde continuò a inondare il corpo di Jiraya di chacka azzurrino anche quando questo la invitò a smettere, per non consumare inutili ernegie.

E Tsunade evitò di guardalo negli occhi, quando lui li chiuse per sempre.

E Tsunade continuò a trasmettergli il proprio chakra, anche quando il suo corpo smise di reagire.

E Tsunade non lo alzò nemmeno dal freddo terreno, dandogli anche l’anima sotto forma di vapore celeste.

E Tsunade desiderava soltanto che riaprisse gli occhi, per specchiarsi in quel bruno scuro, e le sorridesse malizioso.

Ma dentro sé, aveva sempre saputo che non sarebbe andata come nella fiaba, quella fiaba che le portava così sfortuna.

Sapeva che non sarebbe andata così perché, diciamolo, lei sapeva che la vita non è una favola.

Ma sotto, sotto continuava a sperarci.

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Lo so, lo so: non è andata affatto così, ho letto il manga è ho deturpato la scena *me chiede perdono a Kishimoto* ma questa ff mi ha preso all'improvviso, e all'ispirazion non si comanda...

Lo spoiler comunque è minimo, visto che impiastro cosa è successo e non nomino chi ha ucciso il grande eroe Jiraya. Mi sono messa a riflettere su Tsunade [non chiedetemi perchè, non lo so] e quanto è stato triste il suo passato... così è spuntata fuori 'sta roba. Non sono neanche sicura del finale, ma è tardi e voglio andare a dormire xD

Il titolo è la traduzione giapponese di "Il Racconto del Galante Jiraya".

Ringrazio chi ha commentato Christmas at home Nara! Un bacio! E buon 2008;)

Dalla vostra SonSara!

  
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