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Autore: vul95    24/03/2012    2 recensioni
Cosa succede quando si ascoltano a loop le ultime tre canzoni messe sul cellulare? Bhè, viene voglia di scrivere tre Flash Fic su diversi Crack Pairings, ovviamente!
*
[First- Someoka/ Fubuki]
Era successo inaspettatamente. Il ragazzo l’aveva chiamato, Someoka si era girato, aveva incontrato il suo sguardo, ed ogni cosa attorno a lui aveva acquistato un colore assolutamente vivo. E al centro di tutto questo colore c’era Shirou.
A Ryuugo girava la testa.

[Second- Miura/ Maki]
Miura non voleva sentire. Non era successo niente. Stava bene. Poteva stare con lei senza alcun problema.
Le labbra di Nozomi però erano fredde.
Schiuse gli occhi che aveva chiuso.

Quelle di Maki erano sempre calde, e non erano così sottili.
[Third- Natsumi/ Aki]
-Però se mai dovesse fare una scelta, come pensi ce ne accorgeremmo?- domandò la ragazza di fianco a lei, continuando a torturarsi la stoffa verde della gonna.
L’altra scosse la testa incredula –Bhè, ci si scambia un bacio, no?- chiese ovvia, avvampando.
-Non credo sia così semplice…- biascicò Aki, stringendo le labbra. Si chiese perché il pensiero di Endou e Natsumi che si baciavano la infastidisse.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Kevin/Ryuugo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-S-Someoka-kun

Cosa ho fatto?

Presto detto. Tra ieri e oggi ho messo tre nuove canzoni sul mio cellulare e, ascoltandole a ripetizione, mi è venuta in mente la pazza idea di scrivere per ognuna una flashfic.

Ecco quindi le tre Flash che ne sono uscite fuori, tutte e tre con Crack Pairing come protagonisti *inchino*

 

.Little Madness, Missing Lovers and Hidden Feelings

 

Wham!- Wake Me Up Before You Go Go

Pairing: Someoka/ Fubuki

 

-S-Someoka-kun? E’… tutto ok?- vide la mano di Fubuki sventolargli davanti al viso.

Sbattè le palpebre un paio di volte e boccheggiò, lo sguardo fisso sull’albino di fronte a lui. Poi alzò l’indice. Strinse le labbra. Abbassò il dito. Si guardò attorno confuso. Avvampò.

Era strano. Si sentiva strano.

Ok, era capitato spesso che guardando Shirou qualcosa gli si rimestasse nello stomaco ed un fastidioso groppo in gola gli impedisse di spiccicare parola. Ma mai, mai, aveva visto tutto così… luminoso.

Era successo inaspettatamente. Il ragazzo l’aveva chiamato, Someoka si era girato, aveva incontrato il suo sguardo, ed ogni cosa attorno a lui aveva acquistato un colore assolutamente vivo. E al centro di tutto questo colore c’era Shirou.
A Ryuugo girava la testa.

-Someoka!- chiamò il più basso, scuotendolo appena per la manica della maglia.

Quello abbassò lo sguardo nero su di lui e una specie di rantolo gli uscì dalle labbra.

-Ti senti male?- inarcò le sopracciglia Fubuki, facendo un passo in avanti per avvicinarsi. L’altro indietreggiò di conseguenza –N-No.- balbettò, paonazzo, portando le mani davanti al petto come a volersi dividere dal compagno –U-Un po’ di mal di testa.- si giustificò, annuendo con veemenza. Si portò una mano al volto, respirando a fatica, e chiuse gli occhi.

Se li avesse riaperti sarebbe stata la fine, e lo sapeva.

Tutta quella luminosità, nonostante gli ferisse gli occhi, lo attirava come una falena con la luce. E non voleva bruciarsi contro la lampadina.

Si sentì un idiota ad aver pensato a Shirou come una lampadina.

-Someoka-kun…- sentì chiaramente le dita fredde di Fubuki stringergli il polso, e colto alla sprovvista spalancò gli occhi, incrociando nuovamente il suo sguardo.

Così dannatamente luminoso seppur grigio.

-…- rimasero a fissarsi per qualche secondo, poi con uno strattone Ryuugo si liberò dalla presa dell’altro –Sto bene.- dichiarò, di spalle, voltandosi appena per mostrare al compagno un mezzo sorriso –Non ti preoccupare.- ridacchiò appena, tornando a dare la schiena a Fubuki per non mostrargli le guance simili a tizzoni ardenti.

Shirou sorrise appena e scrollò le spalle –Come vuoi.- socchiuse gli occhi. Ormai lo conosceva abbastanza: ne avrebbero riparlato in un altro momento –Vado al campo, ci vediamo dopo, Someoka-kun.- salutò e tornò dagli altri.

-Eh.- si lasciò sfuggire il più grande quando l’altro si fu allontanato –Eh. Eh.- si coprì il volto con le mani, scuotendo nuovamente la testa con violenza.

Ecco.

La lampadina l’aveva toccata.

Strusciò le dita sulle guance e poi vi battè i palmi per riprendersi.

Si guardò attorno. Tutto pareva così smorto, al confronto di come era prima, con Shirou vicino a lui.

Perché?

Si passò una mano tra i capelli e decise che quel ragionamento l’avrebbe fatto più avanti, cominciando a camminare verso il campo d’allenamento. Si sarebbe distratto con il calcio.

Perché la lampadina l’aveva toccata, ed anche troppo. Si era bruciato.

Irrimediabilmente.

 

Nek- Laura Non C’è

Pairing: Hiromu/ Maki

Nozomi spesso arrivava dal nulla, gli sfiorava la spalla e gli sorrideva.

Lo guardava spesso, e spesso la ritrovava affianco a sé.

Midorikawa gli diceva che con tutta probabilità si era presa una bella cotta per lui.

Che devo fare, quindi?” gli aveva chiesto Miura, grattandosi il capo. “Prova a darle una possibilità, che dici?” gli aveva risposto l’amico, arrossendo e voltandosi. Detto da lui che rifiutava ogni invito di un certo tipo dai capelli rossi suonava strano. Ma Miura aveva deciso di provare, e si era convinto che potesse andare. Perché ne aveva bisogno, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

-C’è una panchina.- la voce della ragazza dai capelli viola, che quel giorno aveva slegato dal solito chignon, irruppe nei suoi pensieri. Indicava una panchina poco lontano, e prendendogli le mani ce lo portò, facendolo sedere. Si voltò e gli sorrise –Grazie.- disse.

-Mh?- Hiromu si voltò a guardarla, interrogativo.

-Sei qui con me.- lei posò le mani sul sedile della panchina e buttò il capo all’indietro –Nonostante sia successo quello che è successo, e…- non riuscì a concludere che si ritrovò le labbra del castano sulle proprie.

Miura non voleva sentire. Non era successo niente. Stava bene. Poteva stare con lei senza alcun problema.

Le labbra di Nozomi però erano fredde.

Schiuse gli occhi che aveva chiuso.

Quelle di Maki erano sempre calde, e non erano così sottili. E quando si baciavano sentiva sempre lo stomaco sottosopra. Poi lei si staccava e gli accarezzava distrattamente la guancia, appena appena rossa.

“I ventilatori potrebbero cominciare a girare per quanto sei agitata. gli aveva detto una volta Hiromu, ridacchiando piano, scherzoso, mentre nascosti agli altri dietro un muro intrecciavano le loro mani e facevano combaciare le loro labbra.

Perché era meglio che nessuno sapesse.

Lei aveva fatto la finta offesa e gli aveva mollato una schicchera sul naso “Non sono ventilatori!” aveva sbuffato, socchiudendo gli occhi “E n-non sono agitata!” aveva mosso i pugni, avvampando. Quindi Miura aveva riso e cingendole i fianchi aveva riavvicinato i loro volti.

Sentì le mani di Nozomi spingerlo indietro. Abbassò lo sguardo.

Quello di Maki lo cercava sempre. Ed era lei ad abbassarlo.

-Hiromu.- mormorò la ragazza dai capelli viola, gli occhi semichiusi. La vide sorridere triste con la coda dell’occhio –Non devi farlo se non vuoi.- biascicò, portandosi il polso alle labbra.

Non era arrossita tanto.

Maki a volte invece diventava paonazza. E balbettava.

-Ma io voglio.- si giustificò il castano, passandosi una mano tra i capelli. Ma non ci credeva nemmeno lui.

Con Maki aveva voluto. Voleva. Ma Maki non era con lui. Non più.

Nozomi scosse la testa –Non devi dimostrare niente.-

-Io…-

-Né a me né a te.- gli mise una mano sulla spalla.

Miura si arrese –Scusami. Scusami, Nozomi.- biascicò, scuotendo la testa.

-Non è niente.- rispose lei piatta. La sentì alzarsi dalla panchina e allontanarsi.

Attese qualche minuto, poi alzò lo sguardo. Era andata via.

Poi si coprì il volto con le mani e strinse i denti.

Perché sapeva che Maki sarebbe tornata indietro, al posto di Nozomi. Sarebbe tornata per chiarire anche se non avrebbe voluto darlo a vedere.

E perché Nozomi non era Maki.

E non lo sarebbe mai stata.

 

Queen- Crazy Little Thing Called Love

Pairing: Natsumi/ Aki

 

-Secondo te chi sceglierà?- se ne uscì così una mattina Natsumi, a bordo campo, durante l’allenamento dell’Inazuma Japan.

Aki sbattè le palpebre perplessa e si voltò, arrossendo appena –Di cosa parli?- chiese, non sicura di aver capito.

-Parlo di Endou.- la ragazza di fianco a lei voltò lo sguardo, le guance appena imporporate –Tra me e te, intendo. Non che mi interessi.- precisò con tono vagamente piccato.

Per qualche secondo Aki rimase in silenzio. Poi sorrise appena, stringendosi la gonna con le dita –Sei così sicura che sceglierà tra noi due?- mormorò, portando lo sguardo ai ragazzi che si allenavano.

La figlia del preside della Raimon ammutolì, colta alla sprovvista. Accavallò le gambe e abbassò lo sguardo a terra –B-Bhè.- balbettò. Poi si voltò a guardarla –Tu che dici?- chiese, alzando il mento.

-Non lo so.- scrollò le spalle in risposta, arrossendo ancora –Però…- abbassò a sua volta lo sguardo. Era da un po’ di tempo che aveva realizzato di non guardare più Endou come lo aveva guardato per tantissimo tempo. Non tentennava più davanti ai suoi enormi occhi, non arrossiva più quando le parlava. Non sentiva più quell’intenso groviglio di emozioni quando le si avvicinava. Ma Natsumi pareva così immersa in quella strana competizione che proprio non se la sentiva di deluderla.

Non voleva deludere Natsumi.

-Però?- incalzò la manager inarcando un sopracciglio, guardandola con gli occhi color nocciola appena socchiusi.

-Però se mai dovesse fare una scelta, come pensi ce ne accorgeremmo?- domandò tutto d’un fiato la ragazza di fianco a lei, continuando a torturarsi la stoffa verde della gonna.

L’altra scosse la testa incredula –Bhè, ci si scambia un bacio, no?- chiese ovvia, avvampando.

-Non credo sia così semplice…- biascicò Aki, stringendo le labbra. Si chiese perché il pensiero di Endou e Natsumi che si baciavano la infastidisse.

-Come no?- quella sgranò gli occhi -E’ la cosa più logica!- esclamò, ovvia.

Aki si lasciò scappare un risolino –Il bacio non è l’unico modo per dimostrare amore.- spiegò –Ed Endou non è proprio il tipo, non credi?- la guardò e le sorrise.

-…- la castana prese a torturarsi una ciocca di capelli ed altezzosa tornò con lo sguardo agli allenamenti –E quali altri modi esistono, scusa?- chiese dopo un po’, secca, con malcelata curiosità.

-B-Bhè…- Aki avvampò –Le parole? Piccoli gesti, un sorriso…- balbettò, bordeaux –N-Non saprei esattamente, n-non ho mai provato a… Nessuno ha mai…- ammutolì quando sentì le dita di Natsumi sulla propria mano, appoggiata alla panchina.

-Prendere la mano di qualcuno vale?- chiese, concentrata a non arrossire, guardando le loro dita intrecciate.

Aki spalancò le labbra in una “O” perfetta, poi le strinse ed annuì lentamente, stringendo di riflesso un poco la presa. Spostò lo sguardo in cerca di quello di Natsumi, che lo aveva nuovamente spostato sui ragazzi che si allenavano.

-Bene.- la vide poggiare la mano libera sul ginocchio accavallato e arrossire appena –Lo terrò a mente per Endou.- proclamò balbettando appena, ricambiando piano la stretta.

-S-Si.- mormorò Aki, nascondendo un piccolo sorriso.

Poi anche lei tornò a seguire l’allenamento.

*

Salve!

Piaciute le Flashfic? Spero di si.

Mi sono divertita molto a scriverle *w*

Per quanto riguarda i pairings, shonen-ai, etero e shoujo-ai, bhè, andiamo con ordine: il Someoka/ Fubuki è uno dei miei preferiti, quindi non potevo non metterlo u.u; il Miura (Diam)/ Maki è nato dal nulla. E’ da un mesetto che mi sono fissata con questi due. Si, lo so, non hanno niente a che vedere l’uno con l’altra, ma li trovo carinissimi assieme!; l’ultimo, Natsumi/ Aki. Ammetto che come coppia non mi dispiace. Considerando poi (e qui le Tsunami/ Touko mi ammazzano xD) che Endou io lo vedo benissimo con Touko in una coppia etero (ovviamente Kazemaru è il suo ragazzo, di solit- coff u.u), per me è perfetto! Ahah, a parte questo, davvero, non le vedo poi così male assieme xDD

Piccola precisazione per chi non lo sapesse: Nozomi è il vero nome di Pandora, membro della Gemini Storm.

Detto questo, vorrei ringraziare infinitamente tutti coloro che hanno letto, recensito e messo tra le preferite/ ricordate la mia precedente One Shot Come Fanno i Compagni di Squadra. Grazie davvero *inchino*

Per quanto riguarda la long Il Piccolo Spirito Dai Capelli Rossi, tra domani e dopodomani posterò il terzo capitolo *annuisce*

Ma non voglio annoiarvi oltre, quindi, augurandomi che le Flash vi siano piaciute, vi saluto!

Alla prossima fic!

 

Greta.

  
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