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Always.
“Un giorno o
l’altro mi verrà un infarto.”
Sospirò Louis per poi strofinarsi con insistenza gli occhi con due dita per
tentare di spezzare quello stato di dormiveglia in cui credeva di trovarsi. Perché
non era la prima volta che sognava il suo migliore amico nudo, e si era detto
che era dovuto al fatto che il suddetto amico gironzolasse per casa
costantemente senza vestiti.
“E io che pensavo sarebbe stato un ottimo risveglio.” Ribattè
Harry, stranamente nudo, e con solo un
grembiule blu addosso che lasciava inevitabilmente scoperto il fondoschiena
chiaro.
“Sei un bastardo.” Louis rise tra sé, poi disse: “Diamine, me l’hai fatto
venire più duro di quanto già non fosse.”
“Davvero?” e Harry voltò il capo e mostrò gli occhi chiari e furbi al
coinquilino, che si sedette al tavolo, proprio davanti alla figura nuda dell’altro.
“Certo, Hazza.”
Harry fece una risata maliziosa e dolce allo stesso tempo, poi mollò un piatto
di uova e bacon sotto il naso di Louis.
“Dovremmo fare sesso uno di questi giorni.” Disse, buttandola sullo scherzo.
“Io ti scopo già con gli occhi.”
E Harry rimase un attimo pietrificato, poi arrivò la risata cristallina e
sconnessa di Louis che gli provocò brividi lungo la spina dorsale. Si andò a
sedere con finta naturalezza accanto a lui e si schiarì la voce tentando di
sembrare serio.
“Ti odio.”
“E io ti amo. Come sempre.” Ribattè Louis molto tranquillamente mentre assaggiava la
sua colazione. “Mmh. Buone queste uova. Come sempre.”
Ed Harry era convinto che lo stesse prendendo per i fondelli. Era lì lì per dire un ‘Ti amo anch’io’, ma se lo impedì bevendo
velocemente un bicchiere di spremuta. Perché sapeva che nel pronunciarlo, la
sua voce sarebbe tremata e i suoi occhi si sarebbero fatti lucidi, e Louis
avrebbe riso, perché l’avrebbe creduto uno scherzo, un gioco. Ed era stanco di
considerare un gioco le farfalle che gli infestavano lo stomaco quando Louis
era nei dintorni.
Eppure avrebbe giocato per sempre con lui.
E forse lo stava fissando da un po’ mentre consumava la propria colazione, e mentre lui si
consumava il labbro a forza di morderlo. Louis se n’era accorto da un pezzo e aveva
allargato le labbra in uno dei suoi sorrisi calorosi.
“Sei bellissimo, stamattina. Come sempre.”
Disse poggiandogli una mano sul braccio. “Credo che oggi chiamerò mamma Styles per complimentarmi ancora una volta di aver
partorito l’ottava meraviglia del mondo.”
“Ti chiuderà il telefono in faccia.”
“Come sempre.” Rise Louis, e mentre
anche Harry scoppiava in una spontanea risata, spostò la mano tra i suoi ricci
e strinse leggermente e lo guardò con due occhi che lo pregavano di essere suo
per sempre.
Come sempre.
§
Li amo così tanto che credo potrei
buttarmi dalla finestra. E’ stato bello.
*si butta*
Mirokia